valerio cirillo 3

"MI MASSACRAVA DI BOTTE, MI PRENDEVA ANCHE A MORSI. COSI' HO PERSO IL BAMBINO..." - LA GIOVANE VITTIMA DI VALERIO CIRILLO, RAPPRESENTANTE DI LISTA PER LA LEGA, HA RACCONTATO IL SUO INCUBO - "DOPO IL PRIMO INCONTRO, IN POCHI GIORNI SI ERA TRASFERITO A CASA MIA. UN MESE DOPO ERO INCINTA. DICEVA CHE MENTIVO E LO TRADIVO. MI HA LANCIATO UNA STUFA, TIRATO PUGNI E CALCI IN TESTA. DICEVA CHE DOVEVO LAVARGLI LE MUTANDE..." - "QUANDO HO PERSO IL BAMBINO MI HA ACCUSATA DI AVERLO UCCISO" - "LA NOTTE PRIMA DELL'INTERVENTO MI SONO SVEGLIATA CON LE SUE MANI AL COLLO E..."

Romina Manerca per "la Repubblica"
 

Valerio Cirillo

Marta parla con un filo di voce: «Sono ancora fragile, uscire mi mette ansia ma adesso sono a casa mia, a Roma. Lui non si fa più sentire». Sembrano lontani i giorni in cui lui, Valerio Cirillo, rappresentante di lista per la Lega nel 2021 e nel 2016 candidato con Forza Italia, abusava di lei, la schiaffeggiava, la prendeva a morsi e a pugni. Cirillo adesso indossa il braccialetto elettronico su disposizione del giudice, deve stare a una distanza di 200 metri da Marta e non può più contattarla.
 
Come l'ha conosciuto?
«Era settembre 2021. Facevo parte della segreteria politica del candidato Domenico Naso. Cirillo andava negli istituti a raccogliere i voti. Mi affascinò perché era un uomo maturo, ha 8 anni in più di me. Io avevo 25 anni e lui 33».
 

Valerio Cirillo 2

Quando inizia l'incubo?
«Dopo il primo incontro, in pochi giorni si è trasferito a casa mia. Un mese dopo ero incinta. Lui non aveva un lavoro, diceva che faceva parte della Lega ma non aveva alcuno stipendio. Le prime violenze sono state psicologiche. Sono insegnante elementare e mi accompagnava ogni giorno a scuola. Squadrava chiunque mi parlasse. Ha iniziato a tempestarmi di domande quando mi ha vista con un collega. Poi, una notte, mentre dormivo ha sbloccato il mio cellulare con il mio dito. Mi ha svegliata e mi ha detto che aveva trovato delle conversazioni con il collega».
 
Da lì il gioco con la moneta di plastica.

Valerio Cirillo 3

«Ridevo, mi sembrava una cosa assurda. Lui mi ripeteva: "Questa moneta mi dirà la verità". Rispondevo in modo sbagliato apposta e lui mi diceva che ero un demone, che avevo 18 anni e che il mio nome era un altro. Mi ha detto di recitare il Padre nostro, mi ha bloccato le braccia. Ero nel panico, allora ho sbagliato e mi sono fermata. Lui è impazzito: "Hai avuto una relazione col collega". E mi ha chiuso in bagno».
 

Valerio Cirillo 4

Poi cosa è successo?
«Mi ha lanciato contro una stufa, mi ha picchiata e stuprata più volte. "Tu devi dimostrarmi di essere mia", mi ripeteva. E anche mentre dormivo mi spogliava e abusava di me. Mi ha picchiata anche davanti a sua madre, mi ha fatto tagliare i ponti con tutti gli amici. Io non raccontavo nulla ai miei genitori ma loro avevano capito. Durante le scenate di gelosia mi spaccava il telefono sulle ginocchia o in testa, io urlavo. Ero disperata».
 
Lei ha perso il bambino che portava in grembo.

Valerio Cirillo 5

«È successo nel dicembre scorso, a sei settimane di gestazione. Di botte ne prendevo tante e ho le foto dei lividi dappertutto. Una mattina ho avuto perdite, sono andata subito in ospedale. Avevo paura della sua reazione. E infatti appena ha saputo che il bambino non c'era più mi ha accusata di averlo ucciso perché "ti occupi della lavatrice". La notte prima dell'intervento ginecologico mi sono svegliata con le sue mani al collo. Ho cominciato a urlare e mi ha dato un pugno alla schiena. Poi, è intervenuta sua madre, alla quale avevo chiesto di restare in casa con noi. Avevo troppa paura ormai».
 
Ma quella donna non ha cercato di aiutarla?
«No. Una sera Valerio mi ha preso a calci e pugni in testa, in strada. Sua madre invece di denunciare tutto mi ha costretta a prendere delle pillole che ha sciolto in una camomilla.
Quella sera ho capito che ero sola. Ho pensato di abbandonarmi a quel sonno altrimenti l'altra soluzione sarebbe stata quella di buttarmi giù da una finestra per scappare da quell'uomo».
 

Valerio Cirillo 6

Quando ha trovato la forza di scappare?
«Lui mi prendeva anche a morsi. Continuava a ripetermi: "Tu devi cucinare per me, lavare le mie mutande. Io mi occupo di te gestendo i soldi". Ero in un vicolo cieco. Ho deciso di andare dai miei, ho messo le mie cose in un sacchetto di plastica e dopo quattro giorni ho raccontato tutto a mia madre. L'ho denunciato il 2 aprile scorso. Lui ha continuato a stalkerizzarmi e a chiedermi soldi».
 
Adesso?
«Lui mette storie su Instagram dove racconta la sua verità, io sto cercando di riprendere in mano la mia vita. Sto seguendo un percorso con lo psicologo di "bon't worry", la onlus che mi assiste. Sono certa che ce la farò».

valerio cirillo con antonio tajanivalerio cirillo candidato di forza italia accusato di stupro 1valerio cirillo candidato di forza italia accusato di stupro 5valerio cirillo con gianluca vacchi

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