spionaggio dossier enrico pazzali carmine gallo

SUL CASO EQUALIZE C'È ANCORA TANTO DA SCOPRIRE - GLI INQUIRENTI DEVONO ANCORA TRASCRIVERE OLTRE UN ANNO DI INTERCETTAZIONI DI ENRICO PAZZALI, PRESIDENTE DI FONDAZIONE FIERA MILANO ACCUSATO DI ESSERE LA MENTE DELLA “BANDA DEI DOSSIER" - PAZZALI, SOCIO DI MAGGIORANZA DELLA SOCIETÀ "EQUALIZE" NEGA DI AVER CHIESTO I DOSSIER SU RENZI, SANTANCHÈ E SALVINI E SMENTISCE I RAPPORTI CON I SERVIZI SEGRETI (COME SOSTENUTO DA CARMINE GALLO, MORTO IL 9 MARZO, E DA NUNZIO SAMUELE CALAMUCCI) - DOPO IL DECESSO DI GALLO, CAUSATO DA UN INFARTO, UN INFORMATICO INDAGATO RIVELA: "TEMO PER LA SICUREZZA MIA E DELLA MIA FAMIGLIA. HO PAURA CHE QUALCUNO SI RISENTA..."

'PAZZALI NON CHIESE REPORT SU RENZI, SANTANCHÈ E SALVINI'

samuele calamucci enrico pazzali carmine gallo foto today.it

(ANSA) - MILANO, 19 MAR - Enrico Pazzali, come dimostrano le intercettazioni stesse, non ha richiesto "assolutamente alcun report sui soggetti citati ovverosia su Renzi, Santanché (...) Salvini". Lo scrivono gli avvocati Federico Cecconi e Natascia Foroni in un'altra memoria di 131 pagine depositata agli atti del Tribunale del Riesame di Milano, per chiedere ai giudici di respingere la richiesta dei pm di arresti domiciliari nel caso Equalize.

 

DIFESA, 'FANTASIE I CONTATTI PAZZALI-SERVIZI NEI VERBALI'

ignazio la russa enrico pazzali carmine gallo - lapresse

(ANSA) - MILANO, 19 MAR - Sono "del tutto inattendibili" gli "interrogatori di Gallo e Calamucci", anche nelle parti che hanno "ad oggetto fantasiosi contatti intervenuti tra il Dr. Pazzali e apparati di sicurezza". Lo scrive l'avvocato Federico Cecconi, difensore di Enrico Pazzali, in una memoria depositata al Riesame di Milano.

 

Tra l'altro, fa notare la difesa nella memoria firmata anche dall'avvocata Natascia Forconi, "a prescindere dalla loro (non) credibilità", alcuni passaggi di quei verbali "in ogni caso, riguardano circostanze a ben vedere del tutto irrilevanti penalmente". Ci si riferisce "alle dichiarazioni in ordine alle presunte richieste di accesso allo Sdi avanzate da parte di Pazzali a Gallo su La Russa, cui non è mai seguito alcun accesso abusivo e non certamente per merito dell'ex poliziotto che ha avuto financo il coraggio di affermare di aver ammonito in tal senso Pazzali".

 

enrico pazzali

Pazzali che, "pacificamente non sapendo che Gallo e Calamucci effettuavano gli accessi allo SDI, non lo ha mai richiesto". E si fa riferimento anche "ai passaggi degli interrogatori da cui emerge che Pazzali richiedeva anche, del caso e in ipotesi, numerosi report reputazionali per interessi personali: non sapendo, come dimostrano gli atti, degli accessi allo Sdi" illeciti. Anzi, era "vittima, egli stesso, delle attività di camuffamento dei report". Anche l'operazione di portare una Equalize a Londra non solo non si è mai realizzata, ma era "assolutamente lecita, certamente ai suoi occhi, inconsapevole degli accessi allo Sdi".

 

La circostanza che "gestisse i soli aspetti finanziari o, del tutto, straordinari quali l'apertura di una sede a Londra risulta del tutto coerente con il ruolo di Pazzali quale proprietario al 95% di Equalize". C'è, per la difesa, una "radicale assenza di gravità indiziaria" su Pazzali e sull'accusa di associazione per delinquere finalizzata agli accessi abusivi.

 

I PM INSISTONO, 'DOMICILIARI PER PAZZALI SUL CASO EQUALIZE'

ENRICO PAZZALI

 (ANSA) - MILANO, 19 MAR - I pm Francesco De Tommasi e Antonello Ardituro stanno discutendo, davanti ai giudici del Riesame di Milano, per insistere sulla richiesta di arresti domiciliari per Enrico Pazzali, presidente autosospesosi della Fondazione Fiera Milano, e di misure cautelari tra carcere e domiciliari, come aggravamento o meno, per altre 11 posizioni di indagati nel caso Equalize, dopo le bocciature parziali del gip dello scorso ottobre. La Procura ha deciso di rinunciare a chiedere il carcere per l'hacker Nunzio Samuele Calamucci e per gli altri esperti informatici del gruppo Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, che erano andati ai domiciliari.

 

Per la Dda e la Dna Pazzali sarebbe stato il "vero capo" della presunta fabbrica dei dossieraggi illegali e ne avrebbe ordinati buona parte anche per i suoi interessi privati, per condizionare settori di economia e politica. E avrebbe avuto importanti agganci istituzionali e tra le forze dell'ordine. Per i pm, poi, c'è il "concreto pericolo" che Pazzali, difeso dal legale Federico Cecconi e non presente all'udienza davanti ai giudici Savoia-Nosenzo-Ambrosino, indagato e "a piede libero" possa "acquisire informazioni segrete relative alle indagini", entrando in chat e mail degli investigatori "sulle quali scorrono" dati ed elementi.

ENRICO PAZZALI ATTILIO FONTANA

 

E ciò grazie ai "servizi illeciti offerti" da Gabriele Pegoraro, anche lui indagato e "a piede libero", o da altri hacker. Anche per Pegoraro come per Daniele Sirtori, alto indagato, la Procura chiede i domiciliari. Insiste, invece, per il carcere per Giuliano Schiano (finanziere colpito da interdittiva), Daniele Rovini, Marco Malerba (poliziotto colpito da interdittiva), Samuele Abbadessa, Mattia Coffetti, Vincenzo De Marzio, ex carabiniere del Ros e presunto ex appartenente ai servizi segreti, per l'imprenditore Lorenzo Sbraccia, Luca Cavicchi e Lorenzo Di Iulio. Rinuncia alla richiesta di carcere, invece, per Calamucci, Camponovo e Cornelli, che hanno collaborato con le loro dichiarazioni.

 

carmine gallo

DIFESA, 'PAZZALI RESPINGE ACCUSE, SI FARÀ INTERROGARE DA PM'

 (ANSA) - MILANO, 19 MAR - Enrico Pazzali "rigetta le accuse", è "estraneo ai fatti contestati" e la sua difesa oggi, davanti al Riesame di Milano, ha fornito una "prima ricostruzione e poi ne daremo altre, imputazione per imputazione, oggi abbiamo parlato di fatti precisi e circostanziati". Lo ha spiegato l'avvocato Federico Cecconi, al termine dell'udienza durata oltre due ore. Il legale ha chiarito che "certamente" il titolare di Equalize si farà interrogare dai pm e rispetto a Fondazione Fiera Milano "allo stato è autosospeso e poi adesso valuteremo". La Dda milanese e la Dna chiedono per lui gli arresti domiciliari, istanza che fu respinta dal gip.

 

DIFESA PAZZALI A GIUDICI,'MAI CHIESTI ACCESSI SU LA RUSSA'

carmine gallo

(ANSA) - MILANO, 19 MAR - Enrico Pazzali, "pacificamente non sapendo che Gallo e Calamucci effettuavano gli accessi allo Sdi", ossia alla banca dati delle forze dell'ordine, non ne ha mai "richiesto" alcuno su Ignazio La Russa e familiari. Lo si legge in una memoria difensiva depositata al Riesame di Milano dall'avvocato Federico Cecconi, in cui, tra le altre cose, si parla della "assenza di qualsivoglia riscontro estrinseco" e inattendibilità delle dichiarazioni a verbale di Carmine Gallo e Nunzio Samuele Calamucci sul presidente autosospesosi di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize.

carmine gallo

 

INDAGATO NEL CASO EQUALIZE, 'TEMO PER ME E LA MIA FAMIGLIA'

(ANSA) - MILANO, 19 MAR - "Sì, temo per la sicurezza mia e della mia famiglia, pure per i lavori che ho fatto anche per la polizia giudiziaria, ho paura che qualcuno si risenta, diciamo così...". Lo ha detto, parlando coi cronisti, Gabriele Pegoraro, esperto informatico e presente all'udienza del Riesame di Milano sul caso Equalize. Per lui i pm chiedono gli arresti domiciliari che il gip non aveva dato.

 

Dopo l'udienza di oggi sulle varie posizioni, tra cui Pazzali, il Riesame si riserverà e deciderà nelle prossime settimane. All'udienza, oltre a Pegoraro, erano presenti anche altri due indagati per associazione per delinquere per il caso dei report e dossier illegali, ossia Mattia Coffetti e Massimiliano Camponovo, ai domiciliari e andato via dopo la rinuncia del pm alla richiesta di carcere per lui.

marco malerba giuliano schiano giulio cornelli samuele calamucci massimiliano camponovo carmine gallo

 

L'avvocata Antonella Augimeri, legale di Nunzio Samuele Calamucci e Carmine Gallo, morto il 9 marzo, ha evidenziato come entrambi abbiano collaborato alle indagini. "I pm hanno rinunciato all'aggravamento della misura per Calamucci - ha chiarito - volevano fare lo stesso su Carmine, purtroppo non c'è più". Ora la Procura lavora ai riscontri sulle dichiarazioni. L'avvocata non ha voluto parlare coi cronisti delle intimidazioni subite, da lei e Gallo, e che sarebbero arrivate anche da Vincenzo De Marzio, uno degli indagati.

 

Ci sono accertamenti dei pm in corso. Anche l'avvocato Roberto Pezzi, legale di Massimiliano Camponovo, ha sottolineato come il tecnico informatico abbia "dato delucidazioni sull'attività e la genesi della società" e "speriamo possa vivere i mesi prossimi in modo più sereno". Per Giulio Cornelli, difeso dagli avvocati Giovanni Tarquini e Pierpaolo Astorina Marino, la misura dei domiciliari era già stata revocata.

 

SAMUELE CALAMUCCI CON VINCENZO DE MARZIO NEGLI UFFICI DI EQUALIZE A VIA PATTARI, MILANO

Dopo che i pm hanno chiarito per quali posizioni rinunciavano all'appello e su quali insistevano, i giudici hanno deciso di trattare oggi solo alcune delle impugnazioni della Dda e della Dna, come quella che riguarda Enrico Pazzali. Le udienze sono in corso e quella per Pazzali sarà l'ultima. Le udienze per alcuni indagati, come Pegoraro e Vincenzo De Marzio, ex carabiniere del Ros ed ex presunto appartenente ai servizi segreti in contatto anche con la Cia, secondo un verbale di Calamucci, sono state rinviate, assieme ad altre, ad un'altra data. Anche De Marzio si è presentato in Tribunale a Milano e poi dopo il rinvio se ne è andato.

 

INTERCETTAZIONI DI PAZZALI, ANCORA UN ANNO DA TRASCRIVERE

Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

calamucci gallo

C’è un giacimento di oltre un anno di intercettazioni ancora da trascrivere, pur a cinque mesi dagli arresti del 25 ottobre 2024, per l’inchiesta sulle massicce consultazioni illecite della banca dati delle forze dell’ordine da parte della società Equalize del presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali: lo scrivono i carabinieri di Varese in una informativa di sei giorni fa depositata al Tribunale del Riesame di Milano dal pm Francesco De Tommasi tra migliaia di pagine a sostegno della richiesta di arrestare anche chi, come Pazzali, dal gip Fabrizio Filice non era stato posto ai domiciliari come invece gli «operativi» Carmine Gallo (morto di infarto il 9 marzo) e Samuele Calamucci.

 

I carabinieri danno infatti atto che «si stanno concludendo in questi giorni le attività di riascolto e sintesi generate dalle attività tecniche» avviate sin dal 2022, la cui «mole di dati acquisita ha necessitato ulteriore tempo per il suo esame», e «molte conversazioni sono state ascoltate e riassunte dopo le esecuzioni del 2024» delle misure cautelari, «come nel caso qui analizzato».

 

Carmine Gallo al tribunale di milano

È un colloquio di Pazzali con Gallo negli uffici di Equalize il 31 gennaio 2024, 14 mesi fa, nove mesi prima dell’arresto di Gallo e del non arresto di Pazzali. E per i pm è rilevante invece su Pazzali perché «si dice in contatto con il presidente di Erg, Edoardo Garrone, e gli riferisce gli accertamenti abusivi svolti sui dipendenti del gruppo» petrolifero, e cioè l’hackeraggio delle chat di lavoratori sospettati dall’azienda di lucrare notizie in Borsa, i cui telefoni erano stati hackerati da un software inoculato da Equalize: la frase «Garrone vuole fare l’analisi, il dossieraggio sugli altri tre...», per gli inquirenti mostra che «Pazzali ha ben chiara l’attività svolta da Equalize e la chiama con il suo nome: “dossieraggio”».

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