cicciolina 4

ARTE E PORNO, L'AMMUCCHIATA NON FA GODERE - GLI UFFIZI DI FIRENZE SI PREPARANO A DARE BATTAGLIA A PORNHUB, CHE HA DEDICATO UNA SEZIONE DEL SUO SITO AI "CLASSIC NUDES", OPERE D'ARTE CHE RITRAGGONO NUDI, ORGE E ALTRO ANCORA - A POSARE COME LA VENERE DI BOTTICELLI PER PRESENTARE LA SEZIONE C'E'  CICCIOLINA - L'ATTACCO DEL MUSEO: "NESSUNO HA CONCESSO AUTORIZZAZIONI ALL'OPERAZIONE"  

Dalla Nazione.it

 

Cicciolina 2

Un colosso del porno online guarda all'arte come mezzo per raccontare il nudo da una prospettiva singolare: quello di una pornostar. Che commenta via audioguida, in una specifica sezione di Pornhub, sito di riferimento del mondo a luci rosse, alcune opere e quadri celebri in cui appunto sono raffigurati nudi. Opere che sono nei musei più importanti del mondo, tra cui gli Uffizi.

 

Ma la struttura museale diretta da Eike Schmidt non ci sta, e potrebbe anche diffidare il portale dell'hard dall'utilizzare i quadri celebri in questa chiave. La sezione di Pornhub "Classic Nudes" è già online ed è anche piuttosto visitata. È la pornostar Asa Akira, ambasciatrice del portale osé nel mondo, a prestare la voce per le audioguide che raccontano i nudi.

 

Classic Nudes_Pornhub

«C'è un tesoro di arte erotica in tutto il mondo, che ritrae nudi, orge e altro ancora, non disponibile su Pornhub: questa arte pre-Internet è custodita nei musei, ora finalmente riaperti con l'allentamento delle restrizioni anti Covid», spiega la stessa Asa Akira.

 

Quando la notizia di Pornhub Classic Nudes è arrivata al grande museo di Firenze la sorpresa è stata massima, perché nessuno ha concesso autorizzazioni all'operazione. In Italia il codice dei beni culturali spiega che per usare a fini commerciali le immagini di un museo (opere comprese) è necessario l'autorizzazione dello stesso museo, che disciplina le modalità, e bisogna pagare un canone. Il tutto ovviamente qualora il museo accordi il permesso. Permesso che, ad esempio, nel caso degli Uffizi non è stato né richiesto né tanto meno accordato.

 

Classic Nudes_Pornhub 2

Da qui l'inoltro a giorni da parte degli Uffizi di una diffida a Pornhub. Analoga diffida o denuncia potrebbe essere promossa da altri musei che a loro insaputa si sono visti inseriti nella piattaforma del sito pornografico.

 

Non solo gli Uffizi: nella sezione Classic Nudes vengono utilizzate opere del Museo del Prado a Madrid, il Museé d'Orsay e il Louvre a Parigi, il Met a New York, la National Gallery di Londra.

 

Da Liberoquotidiano.it

 

Cicciolina

"Pornhub Classic Nudes" è la prima audio guida ai "nudi classici" ideata dal sito a luci rosse per adulti più cliccato in assoluto. Lo slogan è un invito alla scoperta delle immagini erotiche: «Perché il porno potrebbe non essere considerato arte, ma alcune opere d'arte possono sicuramente essere considerate porno».

 

Quindi, ecco che vengono citati e mostrati alcuni capolavori disseminati al Museo d'Orsay e al Louvre di Parigi, al Metropolitan Museum of Modern Art di New York, al Prado di Madrid, alla National Gallery di Londra o agli Uffizi di Firenze.

 

Cicciolina 4

La protagonista di questa iniziativa porno-culturale è un'icona del mondo hard internazionale: Cicciolina, nome d'arte di Ilona Staller, ex moglie di uno dei più grandi artisti contemporanei, Jeff Koons. Per l'iniziativa "Classic Nudes" Cicciolina nel video promozionale posa con una tutina aderente color carne impersonando la Venere di Botticelli degli Uffizi.

 

Ma il problema è che si tratta di "uso improprio di un'opera d'arte" e che ci sono "i diritti di immagine" che sono di proprietà dei musei. Così, quando è arrivata la segnalazione alla Galleria degli Uffizi, il museo ha passato tutto all'ufficio legale per la diffida.

 

Cicciolina 2

"Nessuno ha concesso autorizzazioni all'operazione - si spiega dal museo fiorentino - . In Italia il codice dei beni culturali prevede che per usare a fini commerciali le immagini di un museo, opere compresse, è necessario il permesso dello stesso, che disciplina le modalità e fissa il relativo canone da pagare. Il tutto ovviamente qualora il museo conceda l'autorizzazione che, ad esempio, in questo caso difficilmente sarebbe stata rilasciata. Da qui l'inoltro a giorni da parte degli Uffizi di una diffida a Pornhub".

 

Cicciolina 2

Analoga diffida o denuncia potrebbe essere promossa dagli altri musei che si sono visti inseriti nella piattaforma del sito a luci rosse. La Pornhub Brand Ambassador, Asa Akira, spiega: "C'è un tesoro di arte erotica che ritrae nudi, orge e altro ancora: questa arte pre-Internet è custodita nei musei. Quando le persone si recheranno al Louvre o al Met, possono aprire Classic Nudes, e io sarò la loro guida. È ora di abbandonare quelle noiose audioguide e godersi ogni singola pennellata di questi capolavori erotici assieme a me". 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?