harvard yale

DOPO L'UBRIACATURA DEL POLITICAMENTE CORRETTO, NEI CAMPUS AMERICANI ARRIVA IL DOPOSBORNIA CON TRUMP - FRASI SESSISTE, RAZZISMO E MACHISMO, DA HARVARD A PRINCETON TRE SQUADRE SOSPESE PER I COMMENTI SULLE RAGAZZE - I PROFESSORI DANNO LA COLPA A DONALD: "I SUOI DISCORSI ELETTORALI NON HANNO AIUTATO"

Giulia Zonca per la Stampa

 

HARVARD SQUADRA SOSPESA 1HARVARD SQUADRA SOSPESA 1

Dentro le università americane l' aria si è fatta viziata: tre squadre sospese in due mesi e tutti in punizione per colpa di commenti sessisti o razzisti fatti circolare liberamente in catene di mail molto poco protette. Sembra che i maschi destinati a eccellere abbiano diversi problemi di affermazione. L' onda anomala parte da una deriva banalissima.

 

Università di Harvard, nome, prestigio e competitività da Ivy League: il campionato degli atenei che contano. I ragazzi del calcio si spediscono l' annuale «scouting report».

Si tratta di una tabella di voti che classifica le caratteristiche della squadra femminile, solo che il ruolo in campo è un pretesto per immaginare, svelare, consigliare il ruolo a letto. Ed è molto meno brillante di quanto sembri detto così.

 

Anche a spremere le nove pagine di pagelle, pare un' usanza in vigore dal 2012, non esce traccia di ironia. Nessuna battuta alla Animal House, se mai alla Porky' s e infatti si regredisce: dalla specializzazione si torna al college. Il livello è quello: posizioni associate alle abilità e volgarità assortite.

HARVARDHARVARD

 

Il tutto sarebbe stato anonimo ma il nome ce lo hanno messo le signore con un atto di lucido coraggio che ha ovviamente annichilito i geniali redattori del rapporto: «Siamo disgustate. Le persone che dovrebbero essere i nostri fratelli, un supporto e una guida si sono comportati da incivili». Gli uomini salteranno l' intero campionato e l' orgoglio dell' università dipende dai risultati delle ragazze.

 

Succede a fine ottobre e sembra l' ennesimo capitolo della vita di confraternita.

Prove di iniziazione, slanci goliardici ben oltre il buon gusto per vincere punti nella corsa allo spirito di appartenenza. La blanda difesa del gruppo strigliato dal rettore è partita dal più classico: «Serviva a fare spogliatoio». Un concetto davvero retrò e tanto diffuso da aver ispirato tutta una letteratura di genere. Solo che il fenomeno muta. Soprattutto si diffonde.

 

Qualche giorno dopo le scuse, pubblicate sull' Harvard Crimson, la squadra di corsa campestre si autodenuncia. Invece di sfidarsi nei momenti gloria, gli uomini di Harvard duellavano per il titolo della squadra più volgare. Se non altro gli atleti si dimostrano un minimo più furbi, evitano le attenuanti e tentano la svolta sincera: «Sarebbe inutile nasconderci o negare. Ci saranno inchieste e verremmo scoperti, tanto vale dire che ci siamo comportati da stupidi». Fermi anche loro. Niente gare ufficiali per questa stagione.

 

HARVARD 1HARVARD 1

Un paio di settimane dopo Columbia si ritrova nella stessa situazione. Stavolta è il team della lotta a scivolare sul commento greve e non c' è neppure bisogno di scoprire il giro della corrispondenza, postavano direttamente su un blog.

 

Qui si inizia ad avere diversi dubbi sull' ipotetica élite educata negli Stati Uniti: se le note trucide sono un passaggio di rito andato a male, la scelta di farle circolare liberamente è il segno della decadenza. Non c' è alcuna percezione del danno collaterale. Il corpo docente va in crisi. Va bene castrare, metaforicamente, i grintosi sportivi privati della possibilità di gareggiare, però serve un cambio di mentalità. Un programma di sviluppo.

 

Neanche il tempo di studiare una strategia ed è Princeton a suonare l' allarme. Si passa al nuoto e si aggiunge pure l' accusa di razzismo e per la squadra della piscina non è il primo richiamo. In passato si sono fatti notare per la band Urban Congo che organizzava spettacoli con coreografie scimmiesche. Si sono sciolti, ma l' idea di fondo deve essere rimasta e giusto un paio di giorni fa è tornata a galla. Altri professori allibiti, uno ha sommessamente detto: «I discorso elettorali di Trump non hanno aiutato».

PRINCETONPRINCETON10   princeton university10 princeton university

 

PRINCETONPRINCETON

Eccesso di preoccupazione per una partita di umorismo scaduto? Non proprio, il commento più inquietante nella collezione di oscenità non è affatto volgare: «Sembra essere forte, è alta, fisicata. Le do tre perché mi fa star male. E non c' è una posizione preferita per lei, lasciamola perdere».

PRINCETON 1PRINCETON 1

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…