casamonica

“DA DOMANI SARÀ GUERRA” – I CASAMONICA AGGREDISCONO I VIGILI: UNA VENTINA DI MEMBRI DEL CLAN HA CERCATO DI FORZARE A SPINTA L’AREA DI SICUREZZA. DUE ARRESTI E UNA DENUNCIA – "AI NERI GLI AVETE DATO LA WI-FI, AI MUSSULMANI GL'AVETE FATTO TOGLIE ER CROCEFISSO DALLE SCUOLE, SIAMO CAZZI DI ITALIANI, C' È UN INVALIDO, CI SONO I BAMBINI, NON HO MAI VISTO STI PEZZI DE MERDA CHE SI COMPORTANO COSÌ" - LA MOGLIE PENTITA DI RAFFALE (CUGINO DEL “RE” VITTORIO): “ERO UNA SCHIAVA, LA FAMIGLIA MI CONTROLLAVA E MI SEGUIVA” - ECCO CHE FINE FARANNO QUEI MERAVIGLIOSI MOBILI ULTRA-KITSCH

1 – I CASAMONICA SGOMBERATI AGGREDISCONO I VIGILI

Beatrice Nencha per “Libero Quotidiano”

 

raggi alla demolizione delle ville dei casamonica 5

Far West Casamonica. «Da domani sarà guerra, porteremo qui duemila persone e inizieremo a sparare», sono alcune delle minacce indirizzate, nel tardo pomeriggio di ieri, contro gli agenti della polizia di Roma capitale, impegnati da domenica nello sgombero di otto villini abusivi del clan Casamonica.

 

giuseppe conte a casa casamonica

Il bilancio della quarta, tesissima, giornata di ripristino della legalità al Quadraro - zona periferica della capitale dove duemila metri quadri sono occupati, da anni e in barba a tutti i vincoli, da Casamonica e affini - conta due arresti e un denunciato a piede libero durante il tentativo di forzare le transenne che impediscono agli inquilini di rientrare nelle loro case.

 

la demolizione delle ville dei casamonica 6

Dove, durante le operazioni di trasloco a cui presiedono cento agenti per turno, la polizia locale ha scovato dei veri e propri covi, sotto le mattonelle e dietro ai mobili, «usati probabilmente per nascondere droga o refurtiva» spiegano le divise impegnate h24 nell' intervento, che proseguirà nonostante l' escalation di tensione.

 

Tensione che si è tramutata in tafferugli quando una ventina di membri del clan malavitoso più temuto della capitale hanno cercato di forzare l' area di sicurezza in via Selinunte e aggredito alcuni vigili, spintonandoli e buttandoli a terra.

la demolizione delle ville dei casamonica 16

 

Ma già prima dello scontro, dai Rom sono volate parole pesantissime. Contro i caschi bianchi, contro il governo con in testa il ministro Salvini («È venuto a rompe il cazzo a Roma») e oscenità contro la sindaca Virginia Raggi, in prima fila all' avvio del maxi-blitz. Insulti e minacce ripresi in diretta video dagli stessi nomadi e postati sui loro profili Facebook, con spavaldo autocompiacimento.

 

Spintoni, urla, provocazioni, alternati a veri e propri "stand up" di alcuni giovanissimi del clan, uomini e donne, asserragliati dall' alba di domenica in quello che è stato ribattezzato "il borghetto Casamonica".

 

raggi alla demolizione delle ville dei casamonica 7

Uno dei primi video a rimbalzare sui social è quello sul profilo di Marco Spinelli. «Stanno a indietreggià per la vergogna, perché sanno che sono delle persone de' merda. Ai neri gli avete dato la wi-fi, ai mussulmani gl' avete fatto toglie er crocefisso dalle scuole, siamo cazzi di italiani, c' è un invalido, ci sono i bambini, non ho mai visto sti pezzi de merda che si comportano così» è l' inizio del video di 20 minuti, girato da dietro le transenne, dove una trentina di nomadi si accalcano cercando la provocazione e lo scontro.

la demolizione delle ville dei casamonica 14

 

Non è un dialogo, quello ripreso dal cellulare di un esponente del clan, piuttosto una sequela di insulti e volgarità, a cui la polizia locale rimane stoicamente indifferente. Ma i commenti al video sono ancora più violenti: «Infami demmerda», «So da ammazzà», «Mettetegli una bomba sotto il culo» è l' ultimo postato da Liliana De Silvio.

 

Intanto, lunedì, sarà proprio Salvini a capitanare le ruspe che abbatteranno un' altra megavilla abusiva, confiscata dalla Procura di Roma a uno dei capi clan alla Romanina. La pacchia è finita, ma non sarà una passeggiata.

 

2 – ANGELA, LA MOGLIE PENTITA DEL BOSS: «BOTTE E SOPRUSI, ERO UNA SCHIAVA»

Alessia Marani Camilla Mozzetti per “il Messaggero”

gli interni delle ville dei casamonica 14

 

«Mi ero rassegnata a questa vita perché non vedevo via di uscita, se non fossi più andata a trovarlo in carcere lui una volta fuori si sarebbe preso le mie figlie perché, diceva, appartengono ai Casamonica». Angela, la chiameremo così, oggi 30enne, le violenze e i soprusi verbali e fisici li ha subiti per anni, ogni giorno, spesso sotto lo sguardo terrorizzato delle sue due bimbe piccole. È grazie a loro che ha trovato la forza di reagire: «Dovevo strapparle all' inferno di una vita scelta da altri», ha detto agli agenti della Squadra Mobile con cui si è confidata.

 

irruzione nelle villette dei casamonica gli agenti arrivano in autobus 2

Se cucinava male, giù botte e schiaffi. Se non sistemava la casa ecco i pugni. Una sedia fuori posto o la richiesta di andare a trovare i suoi genitori e il marito, Raffaele Casamonica, 47 anni, la scaraventava in terra. Aveva anche iniziato a violentarla ripetutamente. Lei doveva restare in silenzio, muta e sottomessa.

 

Proibito lavorare perché il suo unico compito era servire la famiglia, la suocera in primis. «Io non valevo niente», ha detto la donna agli inquirenti una volta trovato il coraggio di scappare con le figlie da quella casa-prigione in cui era stata rinchiusa a Vermicino, a due passi dalla Romanina, roccaforte dei rom abruzzesi nella Capitale.

blitz contro i casamonica 7

 

Cancellate altissime e palme hollywoodiane, in perfetto stile Casamonica: ciò che accadeva là dentro non doveva uscire fuori. Le dichiarazioni di un' altra donna vessata dal clan, Debora, ex moglie di Massimiliano Casamonica, a luglio, avevano fatto scattare i 37 arresti dei carabinieri nell' enclave di Porta Furba. Un pericolo da evitare.

 

Era questo il destino di Angela che mai avrebbe immaginato quando, nel 2004 vicino Praga, 17enne, incontra Raffaele Casamonica all' epoca latitante in fuga con i due figli portati via all' ex compagna , che si finge commerciante di vetri, si fa chiamare Massimo Meridio come il protagonista del film Il gladiatore e la seduce. Angela se ne innamora: è affascinata da quell' uomo più grande che le dona rose e le sussurra parole gentili, che gira con rotoli di banconote in tasca sfoggiando ricchezza.

gli interni delle ville dei casamonica 15

 

Parte per l' Italia con lui e lo sposa benché già dal primo anno di convivenza inizia a essere picchiata. Lavora anche in un supermercato da cui però viene licenziata perché i Casamonica la controllano e la seguono. Ora l' incubo è finito.

 

Raffaele, già in carcere dal 2015 per usura, ricettazione, lesione, rapina, è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Emanuela Attura, per maltrattamenti anche in danno alle due figlie e violenza sessuale, dopo un' attenta indagine della IV sezione della Squadra Mobile coordinata dal procuratore aggiunto Maria Monteleone.

GIUSEPPE CONTE NELLE VILLE CASAMONICA

 

Era il 2006 quando gli stessi agenti lo arrestarono per la sottrazione dei figli all' ex. Ragazzi che oggi hanno cambiato cognome e che portano indelebili i segni di altri maltrattamenti: tornarono in Italia analfabeti, sul corpo avevano bruciature di sigaretta e da ferro da stiro.

 

LE INDAGINI

IL TRONO DEI CASAMONICA

L' ultima inchiesta risale ai primi di gennaio quando Angela scappa di notte con le figlie e si ripara in un centro anti-violenza. «Quella vita all' inizio l' avevo scelta, ma mi sono resa conto di chi fossero i Casamonica troppo tardi», racconta agli investigatori. Raffaele decideva se e quando poteva uscire, mai da sola.

 

Le imponeva, con i familiari, cosa indossare gonne lunghe e mai pantaloni e come portare i capelli, che non doveva mai tagliare. Il clan glielo ripeteva: «Siamo così, adeguati». Quando il marito viene arrestato lei intravede una via di riscatto, ma la famiglia la obbliga ad andarlo a trovare in carcere. Più volte chiede la separazione ma viene aggredita e minacciata: «Se te ne vai, ti ammazzo».

la demolizione delle ville dei casamonica 7

 

Raffaele, figlio di Ferruccio Casamonica, è cugino di primo grado del fu Vittorio. Sua madre, Gelsomina Di Silvio, (detta Silvana) è stata arrestata mercoledì dai carabinieri di Castel Gandolfo per estorsione continuata a danno di molti commercianti, mentre il fratello, Guido, è in carcere dal 2015 per i medesimi reati dopo la denuncia di una delle sue vittime: il marmista iraniano Mehdi Denhavi.

 

3 – MOBILI KITSCH MADE IN CAMPANIA: I DIVANI D' ORO FINIRANNO AL MACERO

Alessia Marani per “il Messaggero”

 

la culla d'oro del piccolo casamonica

I mobili tanto sfarzosi quanto kitsch dei Casamonica sfollati dal Quadraro sono sistemati in 18 container allestiti al Centro Carni, ognuno con la distinta della villetta da cui sono stati rimossi e la fotocopia della bolla di accompagnamento data ai proprietari che avranno venti giorni di tempo per reclamarli tramite pec agli uffici del VII Municipio.

 

gli interni delle ville dei casamonica 2

Dopodiché, se non richiesti, saranno destinati al macero o dati in beneficenza. Il via vai dei furgoni delle ditte di traslochi è continuato anche per tutta la giornata di ieri: via le tigri e i cavalli di porcellana, i sontuosi divani a foglia d' oro, le vetrine con i cristalli e le cornici d' argento, le statue con i capitelli, le rubinetterie e le poltrone regali stile Luigi XV declinati in chiave zigana.

 

gli interni delle ville dei casamonica 1

Tutto ben imballato e inscatolato, compreso il trono rosso e dorato che Palazzo Chigi vorrebbe esporre come monito e messaggio di legalità a Roma. I Casamonica, gli Spinelli, gli Spada, che occupavano le otto villette abusive che il Campidoglio sta demolendo, una quarantina di persone con diversi minori, sono asserragliati al di là dello sbarramento imposto dai vigili sulla strada, all' incrocio con via Selinunte.

 

ELICOTTERO PETALI ROSA FUNERALE CASAMONICA 1

Chiedono di poter vedere le foto scattate alle prime ville demolite, vogliono sapere quali stanno ancora in piedi perché sperano che l' impugnazione dell' avvocato arrivi a bloccare sul tempo l' azione delle ruspe. «Quel trono è mio dice Vera questa è bella, non lo sapevo che il governo se lo vuole prendere. Se lo tenessero pure, parlano di sfarzo, di lusso, ma vale sì e no 100 euro».

 

L' ORO DI NAPOLI

I Casamonica mostrano su Facebook il loro discount dei mobili. «Voi andate a comprare all' Ikea dice Vincenzo a noi, invece, piacciono l' oro e le statue, sono gusti. Ma quanto pensato che ci spendiamo? Poco. È tutta roba presa a Napoli, ordiniamo in blocco così ci fanno la consegna gratis».

gli interni delle ville dei casamonica 5

 

E con la moglie mostra le pagine Fb dei fornitori partenopei, che incassano i like e l' amicizia di centinaia tra Casamonica, Spinelli, Di Silvio, Di Guglielmo e famiglie rom di tutta Italia. La più gettonata è quella di Jack Aprano. In bella vista un trono del tutto simile a quello rinvenuto in via del Quadraro, ma verniciato in argento.

 

Poi statue di tutti i tipi, testate di letti in barocco spinto. I prezzi? Cento, duecento, seicento euro. Vincenzo mostra un intero salotto, con tanto di tavolino sulla pagina della Veronflex di Afragola: «Appena 776 euro trasporto compreso». Più che un mobilificio sembra un set cinematografico. Accanto a mobili con linea più classica ecco spuntare cucine merlettate a 2500 euro.

blitz contro i casamonica

 

«La lavastoviglie non è compresa, perché noi i piatti li laviamo a mano, è più igienico». La qualità? Tutta apparenza o quasi. «Perché poi sta roba è napoletana, si rompe presto», dice Laura. Sui telefonini dei Casamonica scorrono le immagini delle rubinetterie d' oro: «Sono finte, eccole: dieci euro a pezzo». C' è di tutto: lampadari e applique, porte e fioriere. Eppure la Dda ha quantificato l' impero immobiliare dei Casamonica in 90 milioni di euro.

 

blitz contro i casamonica 2

Ma quelli del Quadraro sbattuti per la strada urlano: «Dateci una casa». Ieri pomeriggio la tensione è sfociata in un' aggressione ai caschi bianchi e tre fermati. Qualcuno queste notti ha dormito in macchina, chi si è appoggiato a delle sedie di plastiche sul marciapiede, «alcuni bambini li abbiamo mandati dai parenti, ma dove andiamo? Una casa a noi non l' affitta nessuno», dice una donna.

funerali vittorio casamonica 7messa per vittorio casamonica 26funerali vittorio casamonica 6CASAMONICAELICOTTERO FUNERALE CASAMONICAfunerali vittorio casamonica 4funerali vittorio casamonica 5ARRESTO DI SALVATORE CASAMONICAblitz contro i casamonica 3irruzione nelle villette dei casamonica gli agenti arrivano in autobus 1blitz contro i casamonica 10gli interni delle ville della casamonica 9gli interni delle ville della casamonica 5la demolizione delle ville dei casamonica 12gli interni delle ville della casamonica 3gli interni delle ville della casamonica 2gli interni delle ville della casamonica 7gli interni delle ville della casamonica 6gli interni delle ville della casamonica 11gli interni delle ville della casamonica 12gli interni delle ville della casamonica 8

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…