
“NON È UNA QUESTIONE DI RICCHI O DI POVERI, MA DI DECORO” - I DEBOLI TEOREMI DI MATTEO VIACAVA, SINDACO DI CENTRODESTRA DI PORTOFINO CHE, PER GIUSTIFICARE IL DIVIETO DI ACCATTONAGGIO IMPOSTO IN CITTA', PARLA DI “DECORO”. QUINDI ESSERE POVERI È INDECOROSO? CHIEDERE DUE SPICCI PER UN PANINO INFASTIDISCE I RICCONI? - NEL COMUNE PIÙ RICCO D’ITALIA ORMAI È TUTTO UN DIVIETO: NON CI SI PUÒ SEDERE SU UN GRADINO PER MANGIARE, NON CI SI PUÒ FERMARE PER UN SELFIE - E' EVIDENTE CHE, OLTRE AI MEDICANTI, A PORTOFINO NON VOGLIONO TURISTI SPROVVISTI DI CORPOSO CONTO IN BANCA…
Estratto dell’articolo di Niccolò Zancan per “la Stampa”
Cose che si possono fare a Portofino. Per esempio, mangiare un'insalata di quinoa con olive da 22 euro sorseggiando un calice di Franciacorta da 25 euro, comodamente seduti al tavolino del Caffè Excelsior di Dolce & Gabbana.
«Scusi, quanto costa una bottiglietta d'acqua?». «Sei euro». Un caffè espresso? «Cinque euro».
Volendo, c'è anche una coppa di gelato alla fragola a 16 euro. Parcheggio per arrivarci: 8 euro l'ora. Mentre per l'unico bagno pubblico, in cima alla salita, basta un euro a pipì.
Cose che, in compenso, non si possono più fare a Portofino. Mangiare un pezzo di focaccia seduti su un gradino della piazzetta, girare a torso nudo davanti al porticciolo. Vietato intasare l'orizzonte intasato dagli yacht per fare un selfie da instagrammare rallentando così il flusso dei turisti in arrivo per farsi un altro selfie.
«Avanti! Non ingolfiamo», urla la guida della comitiva di croceristi alzando la paletta con il numero 3. Vietato bivaccare. Vietato camminare scalzi.
Vietato sdraiarsi. Vietato sedersi davanti alla gelateria Gepi - hanno messo dei cartelli di divieto identici a quelli per le auto in sosta. E poi, ancora, vietato bere birre portate da casa e vietato chiedere l'elemosina sempre e in ogni caso, anche con metodi gentili e «non molesti». Vietato essere poveri?
«Non ci sto. Basta con queste cazzate! Non è una questione di ricchi o di poveri, ma di decoro, soltanto di decoro», dice il sindaco Matteo Viacava al quindicesimo giornalista interessato alla sua nuova ordinanza.
[…] Portofino non è più soltanto quello con il reddito medio più alto d'Italia, il più ricco, grazie al residente Pier Silvio Berlusconi, adesso è anche il comune con il maggior numero di divieti.
«Voi giornalisti avete sempre voglia di esagerare!», dice Viacava. «Io non ho nulla contro i poveri, anzi. Abbiamo appena risistemato le case popolari e aperto un supermarket comunale. E poi, spesso, i comportamenti peggiori sono quelli di certi ricchi. Per esempio, l'altro giorno ho visto due persone sdraiate in piazzetta con una bottiglia di champagne. Non c'entra quanti soldi hai, questo paese è aperto a tutti quelli che lo rispettano […] ».
[…] l'accattonaggio? […] non si è mai visto un mendicante a Portofino. Forse per il fatto che ogni persona viene controllata dalla polizia municipale lungo l'unica strada d'accesso e di mendicanti via mare, bè…
«È un provvedimento preventivo, solo per evitare che certe cose possano succedere in futuro anche qui», dice ancora il sindaco Viacava.
[…] Pare che il comune di Camogli voglia copiare di sana pianta l'ordinanza del comune di Portofino. L'unica regola che manca è quella sulla gentilezza di certi esercenti di questa riviera, ma purtroppo nessuno può prescriverla per legge. Eppure, diceva il saggio: «Se vuoi aprire un negozio, prima impara a sorridere».
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