
FRATELLI D’ITALIA SCIPPA ALLA LEGA ANCHE LA BATTAGLIA CONTRO L’ISLAM – IL PARTITO DI GIORGIA MELON, CAVALCANDO IL TEMA CALDO DELLA SICUREZZA, PROPONE MULTE FINO A TREMILA EURO PER CHI INDOSSA IL VELO INTEGRALE NEI LUOGHI PUBBLICI, UNA STRETTA AI FINANZIAMENTI ALLE MOSCHEE (CON IL TRACCIAMENTO DEI FONDI) E PENE PIÙ SEVERE IN CASO DI MATRIMONI MUSULMANI FORZATI. IL CARROCCIO NON LA PRENDE BENE E RIVENDICA LA PRIMOGENITURA NELLA BATTAGLIA “NO VELO” – IL PD CONTRO FDI: “UNA BRUTTA ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA…”
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”
Quando Fratelli d'Italia presenta la sua proposta di legge per vietare il velo integrale che copre il volto in luoghi pubblici, uffici, scuole e università, la Lega con tono polemico ne rivendica la primogenitura.
Adesso anche il partito di Giorgia Meloni cavalca il fronte Islam e sicurezza proponendo, oltre appunto a multe fino a tremila euro per chi indossa il velo, anche la regolamentazione dei finanziamenti alle moschee (con il tracciamento dei fondi) e pene più severe per il reato di induzione al matrimonio mediante l'inganno.
giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse
E poi viene introdotto un nuovo reato, punito fino a 5 anni di carcere, per chi costringe una persona a sottoporsi a un esame di verginità, fatta eccezione per il medico che lo fa per ragioni sanitarie.
Prima firmataria di questa proposta di legge, che data la portata Fratelli d'Italia ha deciso di presentare nella sala Tatarella del palazzo dei gruppi di Montecitorio, è la responsabile immigrazione, Sara Kelany.
L'obiettivo è contrastare «il separatismo islamico, ossia la creazione di quelle "contro-società" in cui non si applicano le norme dell'ordinamento, ma sostanzialmente la legge della Sharia». Con Kelany ci sono il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami, il deputato Francesco Filini e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro [...]
Vietare il velo significa «affrontare due necessità — secondo Kelany — quella di sicurezza dei cittadini che devono poter sapere con chi hanno a che fare e quella di non mortificare la dignità delle donne, perché cancellare il volto della donna vuol dire mortificarne la dignità».
Ma fa notare il responsabile immigrazione del Pd, Pierfrancesco Majorino, che «la legge per impedire la copertura totale del volto esiste già, questa mi pare una brutta arma di distrazione di massa. Odiosetta sul piano del messaggio che trasmette».
Tuttavia Fratelli d'Italia e Lega sono su questa scia. A gennaio scorso il partito di Salvini, a prima firma del capogruppo in commissione Affari costituzionali alla Camera Igor Iezzi, aveva presentato una proposta di legge molto simile che mirava a impedire di indossare «atti a celare il volto, come nel caso del burqa o del niqab».
E proprio per questo Iezzi ha subito commentato la proposta dei meloniani rivendicando la paternità dell'iniziativa: «Ci fa molto piacere che FdI abbia accolto due nostre proposte di legge sulle moschee e sul velo, presentate a mia prima firma a settembre 2023 e a gennaio 2025, e di cui abbiamo chiesto la calendarizzazione prima dell'estate».
Per poi lanciare una frecciata agli alleati: «Speriamo ora che l'iter, anche grazie al sostegno arrivato da FdI, possa procedere speditamente». [...]