milano pro pal scontri con polizia

I PRO-PAL HANNO ROTTO LE PAL! CONFERMATO IL GEMELLAGGIO TRA IL COMUNE DI MILANO E TEL AVIV, SCOPPIA IL CAOS SOTTO IL DUOMO: TENSIONI IN CONSIGLIO COMUNALE E POI SCONTRI TRA POLIZIA E I MANIFESTANTI CHE "PRESIDIAVANO" PALAZZO MARINO (QUALCUNO LI HA AVVERTITI DELLA PACE TRA ISRAELE E HAMAS?) - IL DOCUMENTO CHE PROPONEVA L'AVVIO DI UN GEMELLAGGIO TRA MILANO E GAZA CITY NON È STATO VOTATO E VERRÀ DISCUSSO LA PROSSIMA SETTIMANA. NON È STATA DISCUSSA NEMMENO LA MOZIONE SULLA CITTADINANZA A FRANCESCA ALBANESE – OGGI UDINE BLINDATA PER ITALIA-ISRAELE: PRIMA DELLA PARTITA CI SARA’ UNA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA CON ALMENO 10MILA PARTECIPANTI - VIDEO

 

 

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/tg5/scontri-a-milano-tra-pro-pal-e-polizia_F313645001145D05

 

 

milano pro pal scontri con polizia

(di Lorenzo Padovan) (ANSA) - UDINE, 13 OTT - Viene confermato il gemellaggio con Tel Aviv e a Milano scoppia il caos prima in Consiglio comunale e poi fuori da Palazzo Marino con scontri tra polizia e i manifestanti in presidio.

 

Il Consiglio comunale ha respinto l'ordine del giorno presentato dal consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi che chiedeva, tra l'altro, di bloccare ogni forma di collaborazione con Israele, incluso il gemellaggio con Tel Aviv.

 

Dopo la votazione, in Aula è scoppiato il caos dai banchi del pubblico. I presenti hanno iniziato ad alzare cartelli con scritte in milanese - 'Milano sa da che parte stare' - e hanno cantato slogan come 'Palestina libera dal fiume al mare' attaccando i consiglieri di essere "complici del genocidio". Dopo qualche attimo di tensione, la presidente dell'Aula comunale Elena Buscemi ha chiesto alla Polizia Locale di sgomberare il pubblico mentre i consiglieri del centrodestra urlavano 'fuori fuori'.   

 

milano pro pal scontri con polizia

Nove i voti per la revoca del gemellaggio: sono arrivati dai consiglieri Cucchiara, Gorini, Monguzzi dei Verdi; Fedrighini del Gruppo Misto, Fumagalli della lista Beppe Sala Sindaco e gli esponenti Pd Bottelli, Albiani, Giungi e Pantaleo. Tra le fila dem ci sono stati anche sei astenuti. Contestualmente, il Pd ha presentato un ordine del giorno per chiedere il gemellaggio tra Milano e Gaza City.   

 

 Dopo il voto, fuori Palazzo Marino, i manifestanti presenti in presidio hanno iniziato a spingere contro le transenne a protezione della sede del Consiglio comunale urlando "vergogna". I poliziotti in tenuta antisommossa, a quel punto, li hanno respinti usando anche i manganelli. La maggior parte degli attivisti, dopo i tafferugli, è partita in corteo urlando slogan come 'Palestina libera' e cori contro le forze dell'ordine. Altri manifestanti sono rimasti nella piazza.    

 

Per prevenire altri momenti di tensione, un'altra città è già blindata. E' Udine, dove domani si terrà la sfida tra le Nazionali di calcio di Italia e Israele e una manifestazione Pro Palestina con almeno 10mila partecipanti. Lo stadio Friuli è zona rossa già da oggi: l'accesso all'impianto è completamente interdetto sin dalla più esterna delle aree parcheggio, le forze dell'ordine hanno trasformato la zona in un presidio blindato. Si entra soltanto dopo rigidi controlli antiterrorismo.

milano pro pal scontri con polizia

 

Proteste contro il match sono in programma un po' in tutta Italia: a Roma un presidio è previsto per le 20.45.    

 

Ma è a Udine che il dispositivo di sicurezza messo in campo è mirato e imponente. I tifosi verranno sottoposti al metal detector, ogni zaino sarà ispezionato, ogni accesso filtrato con attenzione. Ci saranno anche unità cinefile anti-esplosivo. Sono attesi sorvoli costanti di velivoli delle forze dell'ordine e droni sopra l'area dello stadio e sul centro città, dove è stata autorizzata una protesta a sostegno della causa palestinese. Come un anno fa, quando la sfida con Israele valeva per la Uefa Nations League, anche stavolta ci saranno tiratori scelti posizionati sul tetto dello stadio.   

 

scontri a palazzo marino a milano 5

In piazza ci saranno anche, in altra zona, il sindaco, Alberto Felice De Toni, con il vescovo, Riccardo Lamba, per una manifestazione non alternativa all'altra ma comunque diversa.    I principali varchi viari cittadini saranno presidiati dal mattino presto e controlli approfonditi sono previsti su tutti i veicoli in ingresso e alla stazione ferroviaria. Misure straordinarie anche per la prevenzione sanitaria. 

 

Rimandato voto in Consiglio su gemellaggio Gaza City-Milano 

(ANSA) - Un documento che propone, tra le altre cose, l'avvio di un gemellaggio tra Milano e Gaza City non è stato votato dal Consiglio comunale e verrà discusso la prossima settimana. L'opposizione ha contestato il fatto che il documento fosse stato troppo modificato rispetto all'originale e si è deciso di ridepositarlo, anche se il testo - a prima firma del consigliere Pd Valerio Pedroni - dovrebbe arrivare in Aula nella stessa forma in cui è stato presentato oggi.   

 

Il documento prevede, inoltre, il sostegno a un piano idrico per Gaza City, con il contributo di MM per l'accesso all'acqua potabile e la condanna dell'attacco alla Global Sumud Flotilla.  

 

scontri a palazzo marino a milano 1

 Oggi in Aula, come sottolinea il consigliere comunale del gruppo Misto Enrico Fedrighini, non è stata nemmeno discussa la mozione che aveva presentato per conferire la cittadinanza onoraria di Milano alla funzionaria Onu Francesca Albanese.   

 

 La proposta era stata sottoscritta anche dai consiglieri D'Amico (Pd) e da Fumagalli, Pontone e Petracca della lista Sala. "Non bisogna discutere di queste cose. Obbedienza continua..." ha commentato Fedrighini. 

 

milano pro pal scontri con polizia

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)