strage di halloween seul calca itaewon

“LE PERSONE ERANO AMMUCCHIATE UNA SOPRA L'ALTRA. ALCUNI STAVANO PERDENDO CONOSCENZA, ALTRI ORMAI SEMBRAVANO GIÀ MORTI” – I TERRIBILI RACCONTI DEI SOPRAVVISSUTI ALLA STRAGE DI HALLOWEEN, A SEUL: “TUTT' ATTORNO A ME C'ERANO RAGAZZI CHE TREMAVANO DI PAURA, ALTRI CADEVANO PER TERRA” – “MI SONO RITROVATO IN MEZZO ALLA CALCA, SCHIACCIATO TRA SCONOSCIUTI. ERANO LE 22.30, NON HO POTUTO MUOVERMI PER ALMENO MEZZ'ORA” – NON È ANCORA CHIARO CHE COSA ABBIA SCATENATO IL PANICO E LA CALCA, STA DI FATTO CHE C’ERANO 100MILA PERSONE NEL QUARTIERE DI ITAEWON. E SECONDO I MEDIA LOCALI, A UN CERTO PUNTO MIGLIAIA DI PERSONE SI SONO PRECIPITATE IN UN BAR DOPO AVER SAPUTO CHE… - VIDEO

 

 

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1 - «NON SI RESPIRAVA UNA GIOVANE È CROLLATA A TERRA VOLEVO AIUTARLA, NON CE L'HO FATTA»

S.Fin. per il “Corriere della Sera”

 

«Era una battaglia tra chi cercava di entrare nel quartiere e chi cercava di uscire», racconta un uomo che dalla piccola strada vicino all'Hamilton Hotel cercava di allontanarsi, mentre attorno a lui si scatenava il panico. Non si trovava lì per festeggiare Halloween. I giovani attorno a lui sì: «Molti erano già in lacrime», dice.

 

Chi parla sottolinea come la sensazione di agitazione e insicurezza aumentasse a ogni minuto. Lo dice anche Choi, vent' anni appena: «Tutt' attorno a me c'erano ragazzi che tremavano di paura, altri cadevano per terra. Qualcuno continuava a spingere me e un mio amico: ci siamo persi di vista, ancora non l'ho ritrovato».

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Né Choi né altri suoi coetanei riescono a spiegare quale scintilla abbia generato il disastro di Seul: «Stavo camminando in una via, ho sentito uno spintone da dietro - spiega ancora terrorizzato Jeon, 31 anni - e mi sono ritrovato in mezzo alla calca, schiacciato tra sconosciuti. Erano circa le 22.30, non ho potuto muovermi per almeno mezz' ora. Mi sono liberato solo dopo le 23».

 

Immobili, mentre di fianco a lui una sua amica e altre dozzine di ragazzi venivano schiacciati, «così vicini l'un l'altro da non riuscire a respirare», e travolti. Scene che ha visto anche Kim, 26 anni: «Una ragazza è caduta davanti a me, l'ho calpestata senza volerlo. Ho cercato di aiutarla ad alzarsi, ma non ce l'ho fatta».

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Perché attorno, nel frattempo, era il panico, molti urlavano «mettiamoci in salvo». In uno dei video poi pubblicati sui social si sente persino una donna urlare in inglese: «Mio Dio, mio Dio, andiamocene da qui». Un altro testimone ha descritto la tragedia che si è trovato davanti agli occhi: «Le persone erano ammucchiate una sopra l'altra. Alcuni stavano perdendo conoscenza, altri ormai sembravano già morti».

 

Assieme ai primi soccorritori si è precipitato sul posto Hosu Lee, un giornalista della Bbc : «Ho visto le facce sconvolte di centinaia di giovani in maschere e costumi. Ho visto decine di ambulanze, poliziotti e medici chini sui corpi di chi è stato travolto. Ho visto i teli blu sui cadaveri. Ho visto mentre li portavano via, uno alla volta».

 

 

 

2 - LA STRAGE DI HALLOWEN

Lorenzo Lamperti per “La Stampa”

yoon suk yeol dopo la strage di halloween

 

Doveva essere la grande festa che avrebbe sancito il ritorno alla normalità. È diventata una delle più grandi tragedie della storia recente della Corea del Sud, con decine di morti schiacciati in una gigantesca e improvvisa calca. Ieri circa centomila persone hanno affollato Itaewon, il distretto più trendy di Seul. Obiettivo: festeggiare Halloween in totale libertà dopo le restrizioni anti Covid degli ultimi due anni.

 

Niente più mascherine, né distanziamento sociale. Ma il sabato notte di Seul è diventato un incubo e i vicoletti di Itaewon una trappola. Quando ancora si parlava solo di feriti, foto e video postati sui social facevano presagire un bilancio tragico. Decine e decine di teli blu ai bordi delle strade, che lasciavano intravedere teste e gambe di persone senza vita.

 

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Tanti feriti senza conoscenza, con gli operatori di emergenza che cercano di rianimarli, praticando disperati massaggi cardiopolmonari. Altri soccorritori provavano a liberare persone intrappolate sotto la calca. Tutto intorno, i superstiti camminavano in stato confusionale con i rispettivi travestimenti di Halloween. Mentre le sirene delle ambulanze suonavano senza sosta.

 

Nel cuore della notte, in una conferenza stampa convocata poco dopo le due del mattino, le autorità ufficializzano 59 vittime e circa 150 feriti, ma chiariscono subito che i numeri potrebbero aumentare. Ed è così: i numeri continuano a crescere fino all'alba. Prima si parla di 80 persone che avrebbero sofferto «arresti cardiaci» o «difficoltà respiratorie». Una formula alla quale in Corea del Sud gli operatori di emergenza si limitano spesso, finché non viene annunciata la morte da un medico legale. Poi il bilancio cresce a 150 morti e 100 feriti.

 

Choi Cheon-sik, funzionario dell'Agenzia nazionale dei vigili del fuoco, spiega che l'incidente è avvenuto quando la folla si è spinta in un vicolo stretto nei pressi dell'Hamilton Hotel, uno dei centri gravitazionali dell'area della movida della capitale sudcoreana.

 

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Non è chiaro che cosa abbia scatenato il panico e la calca, ma di certo il numero dei presenti era molto, troppo elevato. Secondo alcuni media locali, un gran numero di persone si è precipitato in un bar dopo aver saputo che sarebbe stata presente una celebrità non precisata.

 

Voce non confermata, ma di certo negli ultimi anni attori e cantanti plasmati dalla fiorente industria dell'intrattenimento sudcoreana sono diventati fenomeni nazionali e globali. Anche grazie al successo planetario di K-Pop e K-Drama, Itaewon ha conquistato ancora maggiore fama. I suoi vicoletti sono popolatissimi dai più giovani e la vicinanza a una base militare degli Stati Uniti lo rende uno dei quartieri più internazionali di Seul.

 

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Per questo è ormai tradizione celebrare qui Halloween, festività che in Asia orientale è divenuta molto popolare ma che allo stesso tempo suscita preoccupazioni di ordine pubblico. Dopo la tragedia, a tutti i telefoni cellulari del distretto di Yongsan è stato inviato un sms in cui si invitavano i cittadini a tornare a casa il prima possibile a causa di un «incidente», ma c'è chi lamenta una gestione forse troppo «morbida» della folla.

 

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha convocato una riunione d'emergenza e ha esortato i funzionari a rivedere i protocolli di sicurezza per i luoghi delle feste di Halloween. Il presidente ha anche ordinato al ministero della Salute di dispiegare squadre di assistenza medica per i disastri e di assicurare posti letto negli ospedali per i feriti.

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Oltre 400 operatori di emergenza provenienti da tutto il paese sono stati inviati nella capitale. Il sindaco Oh Se-hoon, in visita ufficiale in Europa, ha cancellato il resto del suo viaggio e sta tornando nella capitale alla luce della tragedia. Non un momento fortunato per Seul, che poco più di due mesi fa ha subito una delle peggiori inondazioni dell'ultimo secolo che ha causato 9 morti e la distruzione di decine dei tradizionali appartamenti sotterranei resi celebri dal film premio Oscar Parasite. Ad attendere il sindaco c'è una città sotto choc.

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