
TIRA PIÙ UN PELO DI "FICHES" CHE UN CARRO DI BUOI - I SEGRETI, TRUCCHI E I PERSONAGGI DEI TAVOLI DA POKER DI LAS VEGAS - LUDOPATICI, GIOCATORI PROFESSIONISTI, ATTORI E ALTRI PERSONAGGI LEGGENDARI DEL TAVOLO VERDE: "E' L'ULTIMO LUOGO DOVE L'ETICA DEL CAPITALISMO È MESSA A NUDO SENZA INGANNI E IPOCRISIE E MOSTRATA IN TUTTA LA SUA SFAVILLANTE BANALITÀ" -IL LIBRO "POKER A LAS VEGAS. VIAGGIO NELL’ULTIMO POSTO ONESTO D'AMERICA"
Estratto dell'articolo di Alberto Riva per “il Venerdì di Repubblica” del 10 agosto 2022
«I campionati del mondo di poker sono finiti da qualche giorno ma la città è ancora piena di reduci. Con un po’ di attenzione si potrebbero anche riconoscere. Hanno lo sguardo preoccupato di chi sa che è giunta l'ora di fare due conti. L'esborso economico di due mesi consecutivi di tornei può essere incredibilmente deprimente senza un adeguato ritorno, o l'espressione malinconica di chi è consapevole che il party è finito e che per tornare a festeggiare bisognerà aspettare un altro lunghissimo anno».
POKER A LAS VEGAS. VIAGGIO NELL ULTIMO POSTO ONESTO D AMERICA
Cosi scrive verso la fine del suo libro Giuliano Malatesta e chissà se anche lui tornerà a festeggiare o si accontenterà di questa toccata e fuga a Las Vegas trascorsa, in gran parte, seduto ai tavoli verdi.
[...] il giornalista, scrittore, viaggiatore è solo appassionato di poker («il più bel gioco strategjco di sempre») e in questo suo reportage dalla città del divertimento piantata nel deserto del Nevada ci mostra i segreti, le ossessioni, i trucchi [...] che si agitano dietro le World Series of Poker, i campionati mondiali delle cinque carte.
Si intitola Poker a Las Vegas. Viaggio nell’ultimo posto onesto d'America (66thand2nd) [...]
[...]
parla, indaga, va dietro alle storie di chi siede ai tavoli, siano veri giocatori o semplici muovendosi tra una “mano del morto”, un giro dietro le quinte dei santuari (qui sono gli hotel-casinò) come il Bellagio e il Venetian e tra personaggi leggendari al tavolo come Nate Silver e Tony Parker, ma anche l'attore James Woods, «assiduo frequentatore delle World Series», che «ha sempre una bella faccia, carismatica, espressiva, peccato solo che sembri vestito come un boscaiolo del Montana».
Malatesta però va oltre il gioco e mette il naso anche nella geografia e nella storia circostante (per esempio quella del magnate Sheldon Adelson), tra presente e passato di Vegas, e ci sembra di intravedere. In quel luccichio che si irradia nella notte, una storia poco raccontata dell'America.N
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