vittime incidente castelmagno-2

"IN UNA NOTTE ABBIAMO PERSO IL 50% DEI NOSTRI GIOVANI" – IL DOLORE DEL SINDACO DI CASTELMAGNO, IN PROVINCIA DI CUNEO, DOVE SONO MORTI I CINQUE GIOVANI A BORDO DEL LAND ROVER DEFENDER PRECIPITATO IN UNA SCARPATA: A DARE L’ALLARME SONO STATI ALTRI RAGAZZI CHE A BORDO DI UNA SECONDO AUTO HANNO ASSISTITO ALLO SPAVENTOSO INCIDENTE – CHI SONO LE VITTIME: IL CONDUCENTE DEL FUORISTRADA 24ENNE, I FRATELLI DI 17 E 14 ANNI E…

Da "Il Messaggero"

 

incidente a castelmagno 1

«È stato un intervento tragico, sia dal punto di vista dello scenario che ci siamo trovati di fronte che della giovane età delle vittime». Vincenzo Bennardo, comandante dei vigili del fuoco di Cuneo, parla così dell'incidente di Castelmagno in cui sono morti cinque giovani. L'allarme è scattato dopo la mezzanotte. A darlo sono stati altri ragazzi che, a bordo di una seconda auto, hanno visto dietro di loro il fuoristrada precipitare lungo i pendii della zona.

 

marco appendino

«Avevamo notizie frammentarie e confuse, sapevamo soltanto di un'auto fuori strada - spiega Bennardo - Quando le nostre squadre sono arrivate sul posto, purtroppo, per cinque di loro non c'era più nulla da fare». I vigili del fuoco sono stati tra i primi a intervenire sul posto dell'incidente con cinque mezzi provenienti da Cuneo e da Busca e una dozzina di uomini.

 

schermata 2020 08 12 alle 13.00.43

«Abbiamo allestito più in basso un posto di comando avanzato - spiega ancora Bennardo - La nostra preoccupazione si è concentrata come ovvio sui feriti, subito trasferiti in ospedale con l'elisoccorso».  Le vittime sono il conducente del fuoristrada Marco Appendino, di 24 anni,i fratelli Nicolò ed Elia Martini di 17 e 14 anni, Camilla Bessone, 16, e Samuele Gribaudo, 14.

 

I ragazzi erano in 9 nel Land Rover Defender. Erano saliti in montagna, all'altezza di 1.900 metri, per vedere le stelle cadenti. Nel ritorno, secondo una prima ricostruzione, l'auto, condotta da un 24enne, morto anche lui, è uscita di strada all'altezza del santuario di San Magno, rotolando a valle.

 

i fratelli nicolo ed elia martini

Quando il veicolo è precipitato sulla strada sottostante i ragazzi sono stati sbalzati fuori dall'auto, che ha continuato a rotolare a valle per molti metri. Oltre ai cinque giovani deceduti, tra cui quattro ragazzini dagli 11 ai 16 anni, altri due di loro sono ricoverati in gravi condizioni: uno è stato portato con l'elicottero del 118 in ospedale a Torino, un altro è grave e si trova in ospedale a Cuneo. Feriti altre due ragazzi, ricoverati in codice verde. 

samuele gribaudo

 

IL SINDACO «In una notte abbiamo perso il 50 dei giovani del nostro comune. Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c'erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla, si può dire che è tagliata in due». Alberto Bianco è il sindaco di Castelmagno, il piccolo paese di 54 abitanti dell'alta Valle Grana, in provincia di Cuneo, sconvolto dall'incidente nel quale stanotte sono morti quattro ragazzi, tutti sotto i 24 anni, tra cui due fratelli.

 

Giovani che Bianco conosceva molto bene: al telefono, fa fatica a trovare le parole. «È una di quelle tragedie che succedono non perché i ragazzi hanno bevuto, ma per una distrazione - dice Bianco all'AdnKronos -. Me lo hanno assicurato i carabinieri. Quel 'defender', su una strada sterrata, forse avrà fatto i 15 chilometri orari: sono strade che loro conoscevano molto bene, che facevano tutti i giorni per portare le mucche al pascolo.

nicolo ed elia martini

 

Quei ragazzi poi li conoscevo personalmente, giovani bravissimi, lavoratori». Bianco si sente in parte responsabile di quello che è accaduto. «Me ne assumo le colpe indirettamente perché io rappresento lo Stato - continua -: mi sento responsabile, ma anche impotente. Non sto scaricando le colpe, ma questo è un comune di 54 abitanti che ha 25-30 chilometri di strade da tenere in ordine con pochissimi trasferimenti dallo Stato e mi rendo conto diverse volte la segnaletica è carente. In questo caso mi sento colpevole, bastava un cartello che segnalasse la curva e forse non sarebbe successo.

 

vittime incidente castelmagno 1

Se fossi ricco, metterei cartelli di tasca mia, ma sono un insegnante, faccio il sindaco gratuitamente così come lo fanno l'assessore e i consiglieri». «Tutti insieme dovremo comunque pensare che spesso si spendono soldi a vanvera per mega ponti - aggiunge Bianco - quando per le strade che si percorrono tutti i giorni non abbiamo neanche i soldi per mettere i cartelli e segnalare le curve.

 

samuele gribaudo copia

Su questo lo Stato è assente e me ne assumo in parte la colpa perché probabilmente se avessi alzato la voce, chiamato i giornalisti, denunciato che siamo in questa drammatica situazione forse qualcosa sarebbe cambiato. Ci vuole una marcia in più, lo Stato dovrebbe dare i soldi per le strade in funzione dell'estensione territoriale e non del numero degli abitanti del paese. È possibile che lo Stato non ha 30mila euro all'anno da poter investire sulle strade? Mandatemeli ogni due anni e io sono contento». 

 

incidente a castelmagno 3

L'immane tragedia di questa notte avvenuta Castelmagno nel cuneese  ci lascia tutti senza parole». Codì il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, esprime il cordoglio suo e dell'Assemblea piemontese.  «Il mio pensiero va alle famiglie dei cinque giovani che hanno perso la vita, comprendendo che nulla può alleviare un dolore così grande, ma in questo momento  è importante stringerci attorno a loro. Di fronte alla morte di giovani vite non si può che restare sgomenti e addolorati».

incidente a castelmagno 4marco appendino 1incidente a castelmagno 2la land rover defender di marco appendino

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...