
IN TREGUA FORZATA CON L’IRAN, CON GAZA RASA AL SUOLO, NETANYAHU AVEVA BISOGNO SOLO DI UN PRETESTO PER UNA NUOVA GUERRA – ISRAELE BOMBARDA IL PALAZZO PRESIDENZIALE E IL QUARTIER GENERALE MILITARE DI DAMASCO, IN SIRIA. LA SCUSA SONO I MASSACRI VERSO LA COMUNITÀ DEI DRUSI NELLA ZONA DI SUWEYDA, DOVE “BANDE DEL REGIME” DI AL JOLANI SONO INTERVENUTE PER SEDARE GLI SCONTRI TRA LA MINORANZA E I BEDUINI SUNNITI – I DRUSI FANNO PARTE DI UNA SETTA MUSULMANA PRESENTE ANCHE IN ISRAELE (MOLTI SONO CITTADINI DELLO STATO EBRAICO E IN QUANTO TALI SI ARRUOLANO NELL’ESERCITO) – ANCHE IN LIBANO ORA IL JIHADISTA RIPULITO, AL JOLANI, FA PAURA: POTREBBE VOLERSI RIPRENDERE BEIRUT… - VIDEO: IL BOMBARDAMENTO IN DIRETTA TV
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SIRIA: ISRAELE HA ATTACCATO IL PALAZZO PRESIDENZIALE
(AGI) - Israele ha attaccato il palazzo presidenziale di Damasco, noto come il "Palazzo del Popolo" e utilizzato dal presidente siriano Ahmed al-Shara. Lo riferisce l'agenzia di stampa Reuters, citando un testimone oculare. Gli attacchi sono stati confermati dal sito web di notizie siriano Kol HaBira, affiliato all'opposizione, il quale ha riferito che tre raid israeliani sono stati effettuati contro il palazzo presidenziale di Damasco.
SIRIA: IDF ATTACCA QUARTIERE GENERALE MILITARE A DAMASCO
(AGI) - Nel contesto dei violenti scontri a Sweida ai danni dei drusi, Israele ha colpito il cancello d'ingresso del quartier generale militare siriano a Damasco, la capitale. A darne conferma sono le Forze di difesa israeliane (Idf), secondo quanto riferito da Ynet News.
"L'IDF continua a monitorare gli sviluppi e le attivita' contro i civili drusi nella Siria meridionale e, in conformita' con le direttive della leadership politica, gli attacchi nella regione sono preparati a diversi scenari", si legge nella dichiarazione ufficiale. Il portavoce dell'IDF ha precisato che l'obiettivo dell'attacco dell'Aeronautica Militare israeliana a Damasco era il cancello d'ingresso del complesso del quartier generale del regime siriano. Nel contempo, per il secondo giorno consecutivo, dei droni israeliani stanno attaccando Sweida, epicentro delle violenze tra drusi-beduini e forze governative siriane.
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SIRIA: PREMIER NETANYAHU A DRUSI ISRAELIANI, "VI IMPLORO DI NON ATTRAVERSARE IL CONFINE"
(Agenzia_Nova) - Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha implorato la comunita' drusa israeliana, residente nei pressi delle alture del Golan, a non attraversare il confine con la Siria per cercare di portare aiuto ai "loro fratelli della comunita' dei drusi siriani".
Lo riferisce il quotidiano israeliano "Times of Israel", secondo cui Netanyahu ha ribadito in un videomessaggio l'impegno da parte delle Forze di difesa d'Israele (Idf) a proteggere la comunita' drusa in Siria "dalle bande del regime", riferendosi alle truppe dell'esercito di Damasco.
SCONTRI TRA DRUSI E BEDUINI NELLA REGIONE DI SUWAYDA IN SIRIA
"Miei concittadini, la situazione a Suweyda, nella Siria sudoccidentale, e' molto grave", ha affermato Netanyahu, precisando che "le Idf stanno lavorando, insieme all'Aeronautica israeliana per salvare i nostri fratelli drusi ed eliminare la minaccia a loro portata dall'esercito siriano". Il premier ha quindi invitato i cittadini a "tornare a casa" e a lasciare che "le Idf svolgano il loro lavoro".
SIRIA, ISRAELE COLPISCE FORZE ARMATE REGOLARI A SUWAYDA DOPO SCONTRI TRA DRUSI E BEDUINI SUNNITI
(Agenzia_Nova) - La provincia meridionale siriana di Suwayda e' tornata a essere teatro di scontri settari tra gruppi armati drusi e fazioni beduine sunnite locali, che hanno provocato centinaia di morti nelle ultime 48 ore.
benjamin netanyahu a washington foto lapresse
I combattimenti sono scoppiati domenica 13 luglio dopo che uomini armati beduini hanno aggredito e derubato un giovane druso a un posto di blocco improvvisato vicino ad Al Masmiyah.
Per rappresaglia, i combattenti drusi locali hanno arrestato diversi beduini, innescando una serie di rapimenti e scontri violenti. Da parte loro, i ministeri dell'Interno e della Difesa di Damasco hanno inviato le truppe dell'esercito regolare nella provincia del sud del Paese per sedare le tensioni scoppiate nella zona.
mohammed bin salman donald trump al jolani
A partire da ieri, inoltre, Israele ha iniziato ad attaccare diversi obiettivi delle forze armate regolari siriane a Suwayda, affermando di voler proteggere i drusi e prevenire l'eventuale radicamento di gruppi armati al confine settentrionale, compresi quelli appartenenti al nuovo governo instauratosi a Damasco dopo la caduta del regime di Bashar al Assad lo scorso dicembre.
In base a quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), centro di monitoraggio con sede a Londra ma con una vasta rete di contatti sul territorio, almeno 116 persone sono morte nella provincia di Suwayda nelle ultime 48 ore, in particolare: 64 drusi, tra cui due bambini e due donne; e 52 tra beduini di Suwayda e membri del ministero della Difesa siriano e delle forze di sicurezza generali.
SE ORA BEIRUT TEME PIÙ DAMASCO DI ISRAELE
Estratto dell’articolo di Giordano Stabile per “la Stampa”
SCONTRI TRA DRUSI E BEDUINI NELLA REGIONE DI SUWAYDA IN SIRIA
«Avete Israele da una parte, l'Iran dall'altra, e ora la Siria: si sta rialzando così velocemente che se il Libano non si dà una mossa tornerà a essere una parte del Bilad al-Sham», cioè della Siria stessa, come viene definita in arabo classico.
A lanciare l'avvertimento è l'ambasciatore americano in Turchia, e inviato speciale di Donald Trump, Tom Barrak: «I siriani dicono che il Libano è la loro spiaggia», ha chiosato. I libanesi hanno preso le sue parole come una minaccia, vista la luna di miele fra Trump e il nuovo uomo forte siriano, Ahmed al-Sharaa, già conosciuto come Al-Joulani ai tempi della sua militanza in Al-Qaeda.
[…] A Beirut non si sono tranquillizzati. Il Libano è nato dopo secoli di travagliato dominio da parte di imperi sunniti, arabi e poi turchi, di spedizioni punitive che assediavano i monasteri arroccati sulle pareti delle montagne. È nato per il duplice intervento della Francia, nel 1860 e poi nel 1920. Il mandato francese lo divise dalla Siria, fino all'indipendenza nel 1943.
Ma lo spettro siriano aleggiava sempre. Con la guerra civile e il mandato della Lega araba le divisioni di Damasco si sono installate nella Valle della Bekaa fino al 2005, mentre Israele occupava il Sud. E i dirigenti siriani, che si chiamino Assad o Al-Sharaa, non dimenticano che il Bilad al-Sham, il "Paese di Damasco", si estendeva dalle coste del Mediterraneo alle valli dell'Eufrate e del Tigri,e a Sud fino al Golfo di Aqaba. La Grande Siria. Un sogno nel cassetto. Ma chissà, in questo mondo che cambia così in fretta.
siria fosse comuni con i cadaveri degli alawiti massacrati dai ribelli di al jolani 2
L'ambasciatore Barrak ha anche fatto capire che alla nuova Amministrazione Usa non importa della forma del futuro governo siriano, che sia una democrazia o un'autocrazia basata sull'ideologia jihadista e basata sulla sharia. Non appoggia una soluzione federale, nonostante le richieste degli alleati curdi nel Nord-Est. Mentre in Libano continuerà a premere perché Hezbollah consegni le sue armi all'esercito libanese, ma senza ultimatum. Per gli opinionisti sciiti non è un'opzione. Quelle armi servono a difendersi da un eventuale nuovo attacco di Israele. Ma anche «da parte della Siria».
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siria fosse comuni con i cadaveri degli alawiti massacrati dai ribelli di al jolani 1
ANTONIO TAJANI CON AL JOLANI
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