pamela mastropietro

IL 29ENNE NIGERIANO INNOCENT OSEGHALE, ACCUSATO DELL’OMICIDIO DELLA 18ENNE PAMELA MASTROPIETRO FATTA A PEZZI E INFILATA IN DUE TROLLEY A MACERATA, E’ UN RICHIEDENTE ASILO COL PERMESSO DI SOGGIORNO SCADUTO NELLA PRIMAVERA DELL'ANNO SCORSO - SALVINI ACCUSA: “COSA CI FACEVA ANCORA IN ITALIA QUESTO VERME? NON SCAPPAVA DALLA GUERRA..."

1 - LA MAMMA: «ERA IN CURA MA NESSUNO HA VIGILATO»

Raffaella Troili per "il Messaggero"

 

PAMELA MASTROPIETRO E LA MADRE ALESSANDRA VERNI

«Erano in due a controllarla. Mi chiedo come hanno fatto a perderla di vista». Il dolore non annebbia nulla, le riflessioni montano con la rabbia. Alessandra Verni ora vuole capire.  «Sì, bisogna far luce sulla scarsa vigilanza: possibile che una ragazza ricoverata, per quanto maggiorenne, sotto cura, sia libera di allontanarsi senza che nessuno se ne accorga?».

 

Era già successo

«Anche allora misi un annuncio su Fb, mi fu d'aiuto. Pamela aveva cominciato un percorso terapeutico, lungo e tortuoso dal punto di vista burocratico. Solo da un po' avevamo chiesto aiuto alle strutture pubbliche per risolvere i suoi problemi di salute».

 

Non guariva mai davvero

LA MORTE DI PAMELA MASTROPIETRO

«Ma se si è allontanata vuol dire che c'era un disagio nella struttura».

 

Non le davano le sigarette

«Ci sono regole: prevedono un massimo di 10 sigarette e non era in possesso del telefono dato che non usciva. Ma c'è da valutare se la comunità terapeutica ha fatto tutti i passi che doveva fare».

 

Quanto accaduto a sua figlia spiazza le paure più recondite con cui convive un genitore

«Sono bestie feroci, siamo distrutti, vogliamo la verità e vogliamo giustizia. Tutti gli autori devono pagare. Sono tanti gli aspetti su cui cercheremo di far luce. Pamela era una ragazza piena di sogni, quello che le hanno fatto è indescrivibile, vorrei vederli soffrire lentamente fino alla morte».

INNOCENT OSEGHALE - LA MORTE DI PAMELA MASTROPIETRO

 

Comprensibile. Una crudeltà troppo grande.

«Non sappiamo darci pace. Prego solo ci sia giustizia. Non voglio la pena di morte, ma da madre penso che se lasciassero i carnefici a me, per quello che hanno fatto a mia figlia farei a loro la stessa identica cosa».

 

Tutti si aspettano giustizia

«Invece accade che chi commette dei delitti esce fuori dopo pochi giorni perché magari è extracomunitario. In alcune zone di Roma le forze dell'ordine sanno benissimo chi sono gli spacciatori ma non possono fare nulla, hanno le mani legate».

 

Anche lei si è sentita impotente?

«Mia figlia da sola non ne usciva. Ma morire così non è giusto per nessuno. I politici facciano qualcosa per fermare questo scempio. Non c'è solo mia figlia che è caduta nella droga o nella dipendenza. Ma migliaia di ragazzi e ragazzini».

 

salvini

2 - SALVINI ATTACCA: «MORTE DI STATO» LA REPLICA: «SCIACALLO»

Da “il Messaggero”

 

«Immigrato nigeriano, permesso di soggiorno scaduto, spacciatore di droga. È questa la risorsa fermata per l'omicidio di una povera ragazza di 18 anni, tagliata a pezzi e abbandonata per strada. Cosa ci faceva ancora in Italia questo verme? Non scappava dalla guerra, la guerra ce l'ha portata in Italia. La sinistra ha le mani sporche di sangue. Altra morte di Stato. Espulsioni, espulsioni, controlli e ancora espulsioni! La Boldrini mi accuserà di razzismo? La razzista (con gli italiani) è lei». Lo ha scritto il segretario della Lega e candidato premier Matteo Salvini a proposito della morte di Pamela Mastropietro. Sulla stessa linea il senatore della Lega, Roberto Calderoli. Che aggiunge: «Diamolo alle autorità nigeriane, ci penseranno loro a fare giustizia per Pamela».

pamela mastropietro

 

A stretto giro la replica della presidente della Camera, Laura Boldrini: «Salvini, invece di rispettare il dolore che provoca una notizia del genere coglie l'occasione per diffondere odio e pensa a lucrare voti con un cinico sciacallaggio, accusando e puntando il dito sulla sinistra e su di me. Almeno di fronte a un orrore come questo bisognerebbe tenere a bada avidità elettorale e ossessioni personali». Per il coordinatore dei Verdi, Angelo Bonelli, Salvini e Calderoli «sono due sciacalli».

 

3- PAMELA, IL PUSHER ACCUSATO DI OMICIDIO

Fa.C. per “il Corriere della Sera

 

pamela mastropietro

«Spero e prego che giustizia sia fatta! Quello che le hanno fatto è indescrivibile e così crudele che spero di vederli soffrire lentamente fino alla morte!». Lo scrive Alessandra Verni, la giovane mamma di Pamela Mastropietro, su Facebook, poco dopo essere uscita dall'obitorio di Macerata dove ha riconosciuto il corpo smembrato di sua figlia.

 

«Ti amo!», scrive disperata sua madre, che nel messaggio usa il plurale quando si rivolge a chi l'ha uccisa. Finora, però, i carabinieri del Comando provinciale di Macerata hanno fermato un solo uomo, Innocent Oseghale, 29 anni, un precedente per spaccio di stupefacenti nei giardini Diaz di Macerata, richiedente asilo col permesso di soggiorno scaduto nella primavera dell'anno scorso.

pamela mastropietro

 

Omicidio volontario e occultamento di cadavere: queste le accuse che gravano su di lui. A casa sua, in via Spalato 124, gli investigatori hanno trovato 70 grammi di hashish, i vestiti della ragazza sporchi di sangue e lo scontrino della vicina farmacia, dove la diciottenne, martedì mattina, aveva comprato una siringa.

 

Una telecamera la riprende qualche ora prima alla stazione dei treni di Macerata. Forse è lì che ha passato la notte dopo la fuga dalla comunità di recupero di Corridonia. L'autopsia non avrebbe rilevato comunque segni evidenti di violenza sessuale. «Non sono stato io, non c'entro niente», si è difeso Oseghale prima di finire in carcere, difeso dall' avvocato Monia Fabiani. Il nigeriano ha fatto il nome di due persone, risultate però estranee.

 

Di certo, ad inchiodarlo, c'è la testimonianza di un uomo del Camerun che è corso in caserma dopo aver saputo delle valigie con i resti umani trovate mercoledì mattina nelle campagne di Pollenza: «Sono stato io - ha detto l'uomo ai carabinieri - a portare là il nigeriano martedì sera, mi ha dato dei soldi, aveva con sé due valigie».

pamela mastropietro

 

Una delle due era quella rossa e blu di Pamela. Nella casa del nigeriano è stato trovato sangue perfino sul balcone eppure i vicini dicono di non aver sentito grida. Uccisa per non aver voluto pagare l'ultima dose? Un'altra ipotesi è che la ragazza fosse già morta per un'overdose, quando l'uomo ha deciso di sezionarne il corpo con l'idea di occultarlo più facilmente. Lo stabiliranno gli esami tossicologici. Gli strumenti per eseguire questo lavoro da macellaio, però, non sono ancora stati trovati.

 

pamela mastropietro

Ieri notte la mamma e i nonni di Pamela sono rientrati a Roma. Con loro anche Marco Valerio Verni, lo zio della ragazza, che è anche il legale della famiglia: «Chiediamo agli inquirenti di continuare a indagare a 360 gradi. Vogliamo capire, ad esempio, se ci son state omissioni da parte della struttura che la ospitava. Come si può fuggire da una comunità senza esser visti?». Gli inquirenti tagliano corto: «Le indagini sulla morte di Pamela non sono concluse».

 

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