israele gaza

ALL’UNDICESIMO GIORNO SI RIPOSARONO - ISRAELE E HAMAS HANNO DICHIARATO IL CESSATE IL FUOCO DOPO LE PRESSIONI INTERNAZIONALI: MA QUANTO DURERÀ? L’ORGANIZZAZIONE PALESTINESE RIVENDICA LA VITTORIA, MA LE VITTIME NELLA STRISCIA SONO 227 (SECONDO HAMAS), QUELLE ISRAELIANE 12... - VIDEO

 

 

Da www.ansa.it

 

israele attacca la striscia di gaza 1

All'undicesimo giorno di guerra, Israele e Hamas hanno dichiarato un cessate il fuoco "reciproco e simultaneo" a partire dalle prime ore di venerdì. Le forti pressioni internazionali, a cominciare da quelle del presidente Usa Joe Biden, si sono infine concretizzate portando le parti ad accettare l'iniziativa egiziana.

 

israele attacca la striscia di gaza 8

Varie fonti indicano che lo sforzo di mediazione, condotto dall'Egitto e dall'inviato dell'Onu Tom Wennesland in Qatar, abbia sortito l'effetto sperato e che la calma è destinata a tornare tra Israele e la Striscia.

 

    Il cessate il fuoco è "una vera opportunità" per fare progressi dopo il conflitto israelo-palestinese, ha detto Biden parlando dalla Casa Bianca, mentre il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Medio Oriente "nei prossimi giorni" per incontrare le sue controparti "israeliane, palestinesi e regionali" per "lavorare insieme per costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi".

 

attacchi aerei israeliani a gaza 1

    Un plauso è arrivato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che ha chiesto a "entrambe le parti di osservare la tregua". Hamas intanto ha rivendicato la '"vittoria", come ha detto Khalil al-Hayya, numero due dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza, durante un discorso davanti a migliaia di persone che celebravano a Gaza l'entrata in vigore del cessate. L'alto responsabile del movimento ha inoltre promesso di "ricostruire" le case distrutte dagli attacchi israeliani.

 

    Prima del voto del gabinetto di sicurezza israeliano presieduto da Benyamin Netanyahu, e che all'unanimità ha dato il via libera alla tregua, l'esercito ha presentato ai ministri gli obiettivi militari raggiunti nella Striscia durante l'operazione 'Guardiano delle Mura': alcuni di questi "senza precedenti". Anche Hamas da Gaza ha fatto sapere di aderire al cessate il fuoco a partire dalle 2 di mattina.

bibi netanyahu

 

    Nel mezzo ci sono oltre 4mila razzi lanciati da Gaza su Israele - Gerusalemme e Tel Aviv compresi - che hanno costretto circa un milione e mezzo di abitanti del sud e del centro del Paese a vivere con i rifugi a portata di mano in un'escalation che non trova riscontro neppure nel precedente conflitto del 2014. Le vittime sono state 12 e centinaia i feriti. Un bilancio mitigato dall'Iron Dome, il sistema di difesa antimissili a protezione della popolazione civile che ha intercettato, secondo i militari, il 90% dei razzi. Una Cupola di ferro che anche stavolta ha preservato il Paese.

attacchi aerei israeliani a gaza

 

   Dall'altra parte, in una Gaza dove le condizioni umanitarie sono al collasso, ci sono - secondo il ministero della Sanità di Hamas - 227 vittime, di cui 65 bambini, 39 donne e circa 1.900 feriti. L'esercito israeliano con l'operazione 'Guardiano delle Mura' ha colpito duro in centinaia di attacchi sulla Striscia la 'Metro', ovvero il sistema dei tunnel di Hamas e della Jihad islamica, scavata spesso sotto palazzi civili. Oltre 100 i chilometri distrutti insieme a rampe di razzi, depositi di armi e centri comando. Ma nel mirino israeliano sono finiti anche i comandanti militari e i quadri sia di Hamas che della Jihad. Decine le case distrutte e centinaia gli operativi uccisi, secondo il portavoce militare, compreso il comandante della Jihad del nord della Striscia, Hussam Abu Harbid, mente del lanci contro Israele.

 

israele attacca la striscia di gaza 9

    Hamas, hanno sostenuto molti analisti, ha pagato un prezzo durissimo nel suo arsenale e nella sua organizzazione. Ma ha rivendicato, mettendo in ombra il presidente Abu Mazen, di essere diventata il portabandiera palestinese a difesa della Moschea al-Aqsa di Gerusalemme e dei palestinesi minacciati di sfratto per le case contese nel quartiere di Sheikh Jarrah. Oltre che di una parte degli arabi israeliani, in una sorta di guerra civile che per giorni ha imperversato nelle città miste di Israele con tentati linciaggi da entrambe le parti.

 

fiamme e fumo per i raid israeliani su gaza

   Che la tregua potesse concretizzarsi rapidamente lo indicava il forte pressing internazionale che ha visto anche l'arrivo in Israele del ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas. Da alleato dello Stato ebraico, ha ribadito con forza il sostegno al diritto all'autodifesa di Israele ma ha anche rivolto un appello per una tregua immediata sottolineando che "soltanto nella soluzione a due Stati" c'è una prospettiva di pace. Lo stesso hanno fatto la cancelliera Angela Merkel e Abu Mazen in un colloquio telefonico. Nelle ultime ore c'era stato uno 'stop and go' dei lanci di razzi. Sono ricominciati e si sono intensificati in giornata dopo una lunga tregua di quasi 8 ore durante la nottata. Le zone sud del Paese sono tornate sotto pesante attacco, compreso un missile anti tank che da Gaza ha centrato a ridosso della linea di demarcazione un autobus militare dal quale erano appena scesi i soldati. Lanci ai quali Israele ha risposto bersagliando di nuovo le postazioni militari delle fazioni.

 

israele attacca la striscia di gaza 19

    A schierarsi con l'invito perentorio più volte avanzato da Biden a Netanyahu è stato il leader centrista Yair Lapid, a cui il presidente Reuven Rivlin ha affidato il mandato di formare il nuovo governo. "Un invito che non si può ignorare", ha detto evidenziando che Israele ha anche altri problemi: l'Iran, Hezbollah e l'accordo sul nucleare di Teheran. Non è un caso che Netanyahu abbia mostrato a Maas i resti di un drone esplosivo che proprio l'Iran ha lanciato contro Israele dalla Siria o dall'Iraq. E si è parlato dei razzi che in questi giorni sono arrivati anche dal sud del Libano. Ora bisogna verificare solo che la tregua sia rispettata.

israele attacca la striscia di gaza 24Benjamin Netanyahuisraele attacca la striscia di gaza 18israele attacca la striscia di gaza 20

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)