
IN MUTANDE MA VIVO – DOPO I 12 GIORNI DI GUERRA, L’AYATOLLAH ALI KHAMENEI È ANCORA VIVO E, DAL BUNKER SEGRETO IN CUI È NASCOSTO, CANTA VITTORIA, NONOSTANTE L’UMILIAZIONE MILITARE SUBITA: “CHI CONOSCE IL POPOLO IRANIANO SA CHE NON SI ARRENDERÀ” (INTANTO LUI HA FATTO UNA FIGURA DI PALTA: SE L'E' FATTA SOTTO E SI NASCONDE COME UN SORCIO) – L’INTELLIGENCE AMERICANA AVREBBE RECAPITATO ALLA GUIDA SUPREMA UN MESSAGGIO CON LE COORDINATE DEL SUO NASCONDIGLIO: “O ENTRO 24 ORE ACCETTI IL CESSATE IL FUOCO, O TI VENIAMO A PRENDERE” – ISRAELE AMMETTE CHE È “PRESTO PER VALUTARE DANNI AI SITI NUCLEARI IRAN”. E IL REGIME ASSICURA CHE IL PROGRAMMA VA AVANTI – IL PARLAMENTO DI TEHERAN SOSPENDE LA COOPERAZIONE CON L’AGENZIA INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA ATOMICA…
OK PARLAMENTO IRANIANO A SOSPENDERE COOPERAZIONE CON AIEA
(ANSA-AFP) - TEHERAN, 25 GIU - I legislatori iraniani hanno votato a favore della sospensione della cooperazione con l'Aiea, secondo quanto riportato dalla Tv di Stato.
"L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, che si è rifiutata di condannare anche solo marginalmente l'attacco agli impianti nucleari iraniani, ha messo a repentaglio la propria credibilità internazionale", ha dichiarato il presidente del parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf, annunciando che "l'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran sospenderà la sua cooperazione con l'Aiea fino a quando la sicurezza degli impianti nucleari non sarà garantita".
Israele, 'presto per valutare danni ai siti nucleari Iran'
israel katz benjamin netanyahu
(ANSA-AFP) - L'esercito israeliano ha dichiarato che è "ancora presto" per valutare i danni causati ai siti nucleari iraniani. "È ancora presto per valutare i risultati dell'operazione", ha dichiarato il portavoce militare israeliano Effie Defrin in conferenza stampa. Tuttavia, "credo che abbiamo inferto un colpo significativo al programma nucleare e posso anche dire che lo abbiamo ritardato di diversi anni", ha sottolineato, dopo che i servizi segreti statunitensi avrebbero concluso - secondo quanto riportato da Cnn e Nyt - che gli attacchi americani hanno ritardato solo di qualche mese il programma nucleare iraniano.
KHAMENEI RECLAMA LA VITTORIA
Estratto dell’articolo di Greta Privitera per il “Corriere della Sera”
il discorso di ali khamenei dal bunker
L’ avvertimento sarebbe arrivato ieri. L’intelligence americana avrebbe recapitato all’ayatollah Ali Khamenei un messaggio con le coordinate del suo nascondiglio. Gli avrebbero scritto: «O entro 24 ore accetti il cessate il fuoco, o ti veniamo a prendere». Lo racconta al Corriere una fonte interna al regime.
L’ayatollah, che di mestiere deve salvarsi e salvare la sua Repubblica islamica, avrebbe accettato. Non aveva scelta, certo, «ma gli fa anche comodo prendere un po’ di respiro», racconta la fonte. [...]
Da ieri mattina, gli organi di propaganda della dittatura si sono schierati in prima linea per spiegare al popolo iraniano la «Guerra dei 12 giorni». Basta accendere la televisione che va in scena lo spettacolo. In un programma televisivo su Irib , la tv di Stato danneggiata dai raid israeliani, un commentatore con la barba scura annuncia la vittoria: «Siamo i vincitori di questa guerra, non sono riusciti a sconfiggerci».
Secondo le persone in studio, tutto il mondo ha visto gli Stati Uniti implorare i valorosi uomini della Repubblica islamica di fermarsi, fermare i pesanti bombardamenti contro le basi americane — «telefonati», intercettati — e contro Israele. A quel punto, loro, quei valorosi uomini, per pietà, avrebbero accettato il cessate il fuoco di Donald Trump.
«Nulla di nuovo, fanno sempre così», commenta un professore di Teheran, al Corriere , «riconquistano la vittoria a ogni sconfitta. Imbastiscono la narrazione che più gli fa comodo per salvare la faccia. E ci invitano a “festeggiare” in piazza Enghelab».
Sarebbe Ali Khamenei, quindi, il regista di questa (fragile) tregua. Lui, che ancora rimane nascosto in un bunker segreto per paura di fare la fine dei suoi generali, avrebbe fatto capitolare Israele.
Subito dopo l’annuncio americano, infatti, è stata la Guida suprema il primo a reclamare il trionfo. Su X: «Chi conosce il popolo iraniano e la sua storia sa che la Nazione iraniana non si arrende». Poi, a cascata, i pilastri del regime lo hanno seguito con dichiarazioni vittoriose e un mare di bugie.
immagine satellitare del sito nucleare di fordow dopo l attacco usa
[...] L’ex presidente Hassan Rouhani avverte che «il cessate il fuoco non segnala la fine della minaccia. Il cessate il fuoco può essere un’opportunità per l’inganno. Deve essere mantenuta la piena prontezza di intelligence, difesa e sicurezza.
La strategia nazionale deve essere ricostruita».
In questo scenario in continuo movimento, è difficile predire quali saranno le scelte dell’ayatollah sull’arricchimento del nucleare [...]
Accetteranno di risedersi ai tavoli e firmare un accordo dove si impegneranno a rispettare le richieste di Trump e dell’amico Netanyahu che pretendono «arricchimento zero»?
Se ancora non abbiamo risposte, possiamo raccogliere i primi segnali. Come le parole del portavoce dell’Organizzazione per l’energia atomica d’Iran Behrouz Kamalvandi: «L’industria nucleare non si fermerà. Devono sapere che questa industria ha radici nel nostro Paese e non possono estirparla». Più esplicito in serata il ministro degli Esteri Araghchi che su X posta: «Il programma nucleare va avanti».
Gli esperti dicono che per la Repubblica islamica non è una vittoria. Dal punto di vista militare è la più grande umiliazione subita nell’ultimo secolo di Storia. L’unica vittoria è che Khamenei è ancora vivo, e con lui il suo regime. Risentiamo Mina, una ragazza con cui il Corriere aveva parlato nei primi giorni di guerra. [...]
immagine satellitare del sito nucleare di fordow dopo l attacco usa
foto satellitari del sito nucleare di fordow dopo l attacco usa
il discorso di ali khamenei dal bunker