paolo sorrentino e' stata la mano di dio anteprima napoli

È STATA LA MANO DI SORRENTINO – L’ABBRACCIO DI NAPOLI PER IL REGISTA TORNATO A CASA PER L’EMOZIONANTE ANTEPRIMA DI “È STATA LA MANO DI DIO”, IL CAPOLAVORO CANDIDATO AGLI ACADEMY AWARD 2022 E A 3 EFA: “È COME PARTECIPARE AL MIO MATRIMONIO. PARLARE TANTO DEL FILM HA RESO IL RICORDO DEL MIO DOLORE UN FATTO QUOTIDIANO, QUASI NOIOSO” – LA STOCCATA A “LE FIGARO” CHE HA DEFINITO NAPOLI TERZO MONDO: “LA CITTÀ SE LA CAVA EGREGIAMENTE DA TANTISSIMO TEMPO”. E TONI SERVILLO RINCARA: “SE QUESTO È TERZO MONDO A NOI INTERESSA MOLTO…” - VIDEO

 

1. SORRENTINO TORNA A CASA SOGNANDO LOS ANGELES

Gloria Satta per “Il Messaggero”

 

paolo sorrentino 5

La commozione di Paolo Sorrentino, gli applausi scroscianti degli spettatori, l'abbraccio della città da cui tutto è partito e a cui tutto ora torna. «Rieccomi a casa», dice il regista premio Oscar durante l'emozionante anteprima di Napoli: proiezione al cinema Metropolitan, poi cena di gala nel foyer del Teatro San Carlo, tra gli ospiti anche il Presidente della Camera Roberto Fico e il ministro Dario Franceschini, e inizia il viaggio verso il pubblico di È stata la mano di Dio, il film più personale e più intimo di Paolo, candidato italiano agli Academy Award 2022 e a 3 Efa.

 

e' stata la mano di dio

«Sono molto emozionato, è come partecipare al mio matrimonio», sussurra il regista napoletano, 51, stemperando la commozione nella proverbiale ironia, «proprio qui, nella mia città, il film è destinato ad essere compreso in tutte le sue sfumature».

 

LA COMMOZIONE Occhi lucidi anche per gli attori: il grande Toni Servillo nel ruolo del padre del regista, Teresa Saponangelo che fa la madre, il 21enne Filippo Scotti (è il regista adolescente), Luisa Ranieri nella parte della zia sessualmente disinibita, Massimiliano Gallo, Enzo Decaro, Dora Romano, Cristiana Dell'Anna, Ciro Capano. Un cast corale per raccontare la storia, «molto fedele alla realtà, ma in parte inventata» del giovanissimo Paolo che trovò il suo futuro nel cinema dopo la morte improvvisa dei genitori, portati via dal monossido di carbonio nella casa delle vacanze quando lui aveva appena 16 anni e non li aveva accompagnati per seguire una partita del suo idolo Diego Maradona.

il cast di e' stata la mano di dio

 

«Era venuto, passati i 50, il momento di raccontare la mia vicenda... e ora parlare tanto del film ha reso il ricordo del mio dolore un fatto quotidiano, quasi noioso: è un modo bellissimo per superarlo». Vincitore del Leone d'argento - Gran Premio della Giuria a Venezia, prodotto da Lorenzo Mieli e dallo stesso Sorrentino per The Apartment, società del Gruppo Fremantle, il film sarà in 250 sale il 24 novembre con Lucky Red, poi dal 15 dicembre a disposizione di tutto il mondo su Netflix.

Sorrentino - e' stata la mano di dio

 

Intanto, vigorosamente sostenuto dalla piattaforma, ha imboccato la strada verso la notte delle stelle (in programma il 27 marzo), sperando di entrare il 21 dicembre nella shortlist per avere poi l'8 febbraio la nomination che, a giudicare dall'accoglienza entusiastica dei critici internazionali, potrebbe arrivare addirittura doppia: sia come miglior film internazionale sia nella categoria del Best Picture.

toni servillo

 

I MECCANISMI Si tratta di una lunga marcia che nel 2014 sfociò nel trionfo de La Grande Bellezza: cosa è cambiato oggi? «Ho una maggiore consapevolezza dei meccanismi dell'Oscar: dipende da variabili che non puoi controllare, l'importante è fare il lavoro giusto sperando che queste variabili coincidano», risponde Sorrentino. «Viviamo alla giornata. Il percorso è lungo e difficile, tra l'altro lastricato di bellissimi film». Nelle prossime settimane il regista tornerà in giro per il mondo, anche in America, per accompagnare la campagna-Oscar.

 

Paolo Sorrentino sul set de La Mano di Dio

Nel frattempo tra i momenti più felici della sua storia cinematografica include questa anteprima napoletana. «Ma mi bastava già aver girato il film che, se proprio deve contenere un'indicazione per i giovani, è un messaggio di speranza: mai abdicare all'idea del futuro», spiega. E rivela: «Sul set il mio nume tutelare è stato Massimo Troisi».

 

LA POLEMICA Malgrado il quotidiano francese Le Figaro abbia definito Napoli «città da terzo mondo», il regista non entra nella polemica: «Senza sconfinare in un terreno politico o sociologico, Napoli se la cava egregiamente da tantissimo tempo, non è facile diventare altro da quello che è». Interviene Servillo: «Amo Napoli profondamente, sono in debito costante con questa città, con le sue arti, con il suo spettacolo. Non saprei vivere da nessun'altra parte, amo questo terzo mondo».

 

gaetano manfredi e cettina del piano

2. PAOLO SORRENTINO E TONI SERVILLO: «NAPOLI TERZO MONDO? LE FIGARO SI SBAGLIA, SE LA SA CAVARE BENISSIMO

Valerio Cappelli per www.corriere.it

 

Spensierato, felice, «leggero» e, come sempre, un po’ sornione. «Sono emozionato di presentare E’ stata la mano di Dio a Napoli, è come partecipare al mio matrimonio», dice Paolo Sorrentino. Gli chiedono di Napoli, insistono, pare sia uscita un’inchiesta straniera dov’è definita Terzo mondo, si capisce che teme la retorica, ha due aneddoti fulminanti che della sua città dicono più di un saggio, entrambi su L’uomo in più, il debutto di vent’anni fa che girò da queste parti, uno lo racconta lui, l’altro il suo alter ego Toni Servillo che dice: «Sul set mi avvicinò un ragazzino che mi chiese; come si intitola questo film? Ah, l’aggiu’ già visto».

E? stata la mano di Dio 4

 

E Paolo: «Giravamo in una vecchia auto decappottabile, un ragazzo mi fa: lo chiamate L’uomo in più nel senso che state stretti in macchina? Ecco, se questo è Terzo mondo a noi interessa molto. Napoli si sa difendere da sola». E ora questo film «più vicino a Troisi che a Fellini», nato dai ricordi, dalla voglia di tornare nella sua città: «Era nella mia mente da anni, ho trovato il coraggio di farlo, per ragioni insondabili era giusto ora. Poi ho compiuto 50 anni…».

dario franceschini

 

E ora questo film,« È stata la mano di Dio», nato sui suoi ricordi di città e di famiglia, «era nella mia mente da molti anni, ho trovato il coraggio di farlo, per ragioni insondabili era il momento giusto. Poi ho compiuto 50 anni…». Leone d’argento a Venezia, candidato agli Oscar europei e, per l’Italia, agli Oscar «veri», a Hollywood: esce il suo film più intimo e personale (dal 24 in sala per Lucky Red, dal 15 dicembre su Netflix) che parte dalla condizione di orfano, a 16 anni, quando i genitori morirono nella loro casa in Abruzzo per una fuga di gas.

 

E? stata la mano di Dio 2

Oscar è la parola magica che è difficile pronunciare ora, alla vigilia: «Con La grande bellezza ho capito che c’è una notevole quantità di variabili che devono coincidere e non puoi controllare. Spero si mettano nella direzione giusta». Una storia sulla perdita e la mancanza parla a tutti. «Sì, ha una riconoscibilità immediata dappertutto, è semplice e diretto». Sorride: «Ho cercato di imitare quei colleghi che ottengono molto lavorando poco. Ma all’estero faticano a credere che siano personaggi assolutamente reali e non frutto di una messinscena grottesca. Noi napoletani sappiamo che quel mondo è possibile». Gli chiedono quanto sia vera questa storia. Si fa ironico: «Vuole sapere la percentuale?».

 

anteprima a napoli di e' stata la mano di dio

Una famiglia larga, un padre (Toni Servillo, sesto film insieme) che conosce l’amore e il tradimento; una madre (Teresa Saponangelo) che fa gli scherzi al telefono e accudisce, prepara al figlio la spremuta d’arancia, piccoli gesti che diventano elementi di verità; una zia bella e fuori di testa, lei un po’ inventata (Luisa Ranieri, «l’elemento di disturbo»)…Toni Servillo, come le ha parlato, Paolo, di suo padre? «Non tantissimo, ci ha divertito raccontare un padre come una volta, inadeguato al ruolo, anche nei suoi aspetti simpatici. Come la battuta al figlio sull’educazione sessuale: Levati la prima volta e non andare tanto per il sottile…». Quanto alla parola magica, Oscar, Toni dice che «nemmeno per La grande bellezza avevamo immaginato che arrivasse dov’è arrivato. I piedi per terra è la lezione che la vita ti dà col passare del tempo».

e' stata la mano di dio paolo sorrentino 9

 

Paolo parla della morte dei genitori da settembre, quando andò alla Mostra di Venezia. Nel tempo il racconto quotidiano del lutto si è temperato, si è abituato, pacificato? «Ha fatto sì che diventasse anche noioso, che è un modo per liberarsi del dolore. Annoiarsi è una bella scorciatoia per non occuparsi delle proprie pene». C’è anche l’amore del cinema, il talento che nasce dalla paura, se ne alimenta. Toni Servillo: «C’è lo sguardo di un ragazzo che cerca di governare la paura, quando bisogna scegliere come camminare da soli sulle proprie gambe».

paolo sorrentino e daniela d'antonio

 

Dunque è anche una storia sull’adolescenza che finisce, «e si recide un fiore», dice l’attore pensando a La bohème. E’ stata la mano di Dio è riferita a Maradona, l’idolo che volle vedere in tv («ci parlai in maniera sbrigativa una sola volta a Madrid, veniva da una lite con la fidanzata, c’era la polizia…», e per questo non accompagnò i genitori nel week-end, salvandosi la vita. Ha girato nello stesso palazzo in cui abitava da ragazzo. Questa emozione l’ha assaporata fino in fondo.

paolo sorrentino 1paolo sorrentino 4roberto fico

 

paolo sorrentino sul set di e' stata la mano di dio e' stata la mano di dio paolo sorrentino 14e' stata la mano di dio paolo sorrentino 13E' STATA LA MANO DI DIOe' stata la mano di dioil set di e' stata la mano di dioe' stata la mano di dio paolo sorrentino 15e' stata la mano di dio paolo sorrentino 10e' stata la mano di dio paolo sorrentino 16e' stata la mano di dio paolo sorrentino 17e' stata la mano di dio paolo sorrentino 19e' stata la mano di dio paolo sorrentino 18e' stata la mano di dio paolo sorrentino 22e' stata la mano di dio paolo sorrentino 2e' stata la mano di dio paolo sorrentino 20e' stata la mano di dio paolo sorrentino 21e' stata la mano di dio paolo sorrentino 23e' stata la mano di dio paolo sorrentino 24e' stata la mano di dio paolo sorrentino 25e' stata la mano di dio paolo sorrentino 26e' stata la mano di dio paolo sorrentino 27e' stata la mano di dio paolo sorrentino 29e' stata la mano di dio paolo sorrentino 3e' stata la mano di dio paolo sorrentino 4e' stata la mano di dio paolo sorrentino 5e' stata la mano di dio paolo sorrentino 6e' stata la mano di dio paolo sorrentino 7e' stata la mano di dio paolo sorrentino 8

paolo sorrentino 2paolo sorrentino 3

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...