amaduzzi dalema

“D'ALEMA MI HA CHIAMATO IL 19 GENNAIO PER ANNUNCIARMI LA VISITA DI MAZZOTTA E MI HA DETTO: "ADESSO MI OCCUPO DI PROMUOVERE GLI INTERESSI DELLE AZIENDE ITALIANE ALL'ESTERO" - L'AMBASCIATORE ITALIANO IN COLOMBIA, GHERARDO AMADUZZI, SMENTISCE LA DIFESA DI D’ALEMA SULLA COMPRAVENDITA DI ARMI: “MI HA FATTO I NOMI DI LEONARDO E FINCANTIERI. SUBITO DOPO AVER INCONTRATO MAZZOTTA, CHE MI AVEVA FATTO CATTIVA IMPRESSIONE, CONTATTAI SEM FABRIZI DI LEONARDO PER INFORMARE L’AZIENDA. DA LÌ NON HO SAPUTO PIÙ NULLA” - PERCHÉ MALGRADO L’ALERT PROFUMO E GIORDO CONTINUARONO A PORTARE AVANTI LA TRATTATIVA?

GHERARDO AMADUZZI

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

«Quando mi chiamano dall'Italia ho il terrore che sia La Verità». L'ambasciatore a Bogotà Gherardo Amaduzzi, dopo aver risposto al telefonino, sembra commentare con una persona al suo fianco È La Verità ambasciatore (attimi di silenzio) «Beeene, come sta?».

 

Piccolo flashback. L'1 marzo abbiamo pubblicato l'audio in cui Massimo D'Alema discuteva della compravendita di armamenti del valore di 4 miliardi, un affare in cui era coinvolta un'improbabile squadretta di intermediari capitanata da Giancarlo Mazzotta, politico di Forza Italia attualmente sottoposto a tre processi per reati gravissimi come l'estorsione aggravata dal metodo mafioso, l'istigazione alla corruzione e illeciti fiscali. L'ex premier ha sempre dichiarato di aver solo cercato di «sostenere le imprese italiane all'estero».

Giancarlo Mazzotta

 

In questo caso gratis. Ma adesso emerge in maniera clamorosa come abbia provato a utilizzare i canali istituzionali per mandare avanti la trattativa parallela a quella tra governi per la vendita di 2 sommergibili, 2 fregate e 24 caccia da addestramento prodotti da Fincantieri e Leonardo. Un negoziato apparentemente seguito dall'ex leader del Pds con l'ausilio di due professionisti a lui riconducibili (l'avvocato italo-americano Umberto Bonavita e il ragioniere Gherardo Gardo), di Mazzotta e di due broker pugliesi con addentellati tra gli ex paramilitari colombiani. Niente di ufficiale però.

 

il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 19

Se non il nome dello studio Robert Allen Law di Miami da cui sarebbero dovuti passare 80 milioni di euro di provvigioni. Quelli di cui parla D'Alema nel file audio. Oggi, grazie alle dichiarazioni di Amaduzzi, scopriamo che l'ex primo ministro introdusse nella sede diplomatica di Bogotà proprio l'imputato Mazzotta, atterrato nella terra dell'Eldorado con l'obiettivo di rappresentare Leonardo e Fincantieri. L'incontro si è svolto il 25 gennaio e subito dopo Amaduzzi, interdetto, ha avvertito il direttore delle relazioni internazionali di Leonardo, Sem Fabrizi. Non sappiamo poi se quest' ultimo abbia informato i suoi vertici. Infatti Fabrizi non ha voluto rispondere alle nostre domande.

 

UMBERTO BONAVITA

Ma riprendiamo con Amaduzzi. Cosa dice di questa vicenda ambasciatore?

«Io non le posso dire assolutamente nulla».

 

A noi risulta che lei si sia comportato in modo corretto e istituzionale

«Sono qui da tre anni e ovviamente seguiamo Leonardo in quanto è una realtà imprenditoriale importante con anche buone prospettive di sviluppo nel Paese».

 

In Colombia aveva già un altro broker

«A fine 2021 qui c'è stata la ExpoDefensa. Ovviamente c'era Leonardo con un suo stand e sono andato a trovarli [] fa parte del mestiere del diplomatico quello di tenere».

 

A me hanno detto che lei rimase un po' stupito quando venne a bussare da lei Mazzotta

«Uhmmm, non mi sta citando, né intervistando».

 

il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 5

Ma noi queste cose le abbiamo già scoperte da altre fonti, le stiamo solo chiedendo conferma

«Lei può immaginare la persona che mi ha anticipato la venuta di questo signore a Bogotà persona che io non avevo mai incontrato».

 

Sappiamo che a telefonarle è stato D'Alema, l'ex primo ministro

«Eh, che fai? Dice: "Puoi ricevere". Ok. Lei sa anche la data dell'incontro e la mia immediata reazione aggiungo che, avendo io tratto una tale cattiva impressione, dopo averlo accompagnato fuori, ho chiuso la porta e mi sono attaccato al telefono con i vertici istituzionali di Leonardo preposti a curare i rapporti internazionali».

avvocato Robert Allen

 

Fabrizi e Augusto Rubei?

«No, solo Fabrizi. Con Rubei parlai mesi fa, ma non di questo caso specifico. Ho informato Fabrizi e poi non ho saputo più nulla sino a un mese dopo quando sono incominciati a uscire gli articoli».

 

È rimasto stupito?

«Allibito. Sinceramente io, con tutta la buona volontà, poi con la telefonata dell'ex presidente del Consiglio, ex ministro degli Esteri e quant' altro, quello che è emerso dopo, al momento in cui lo ho incontrato il 25 gennaio questo signore, per me era pura fantascienza».

 

Le hanno fatto incontrare un pluri imputato

«È emerso dopo, lì per lì non è che l'ho ricevuto e basta io a questo signore ho detto: "Io mi occupo istituzionalmente sempre di Leonardo; lei chi è? Cosa rappresenta?"».

il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 26

 

Che cosa voleva dall'ambasciata?

«Non si capisce, perché io ho messo subito le mani avanti, perché Leonardo ha il problema di avere troppa gente che gira con i bigliettini con il simbolo rosso e ne ho visti tanti ed è un problema che ho sollevato varie volte con l'azienda, anche quando sono venuti per ExpoDefensa. C'è una certa confusione, troppe persone si occupano non solo della Colombia, ma immagino in generale, per cui con Mazzotta ho parlato del clima, del contesto del Paese»

 

Il politico pugliese inseguiva una sponsorizzazione con il governo colombiano?

VENDITA DI ARMI ALLA COLOMBIA - I DOCUMENTI DI LEONARDO E FINCANTIERI

«No, nulla di specifico, però, siccome l'ho messo a posto subito, dicendo che un mese prima c'era stata una delegazione di venti persone di Leonardo a ExpoDefensa, gli ho chiesto: "Lei chi rappresenta?". È rimasto molto sul vago, senza dire nulla di specifico. Gli ho parlato io del mercato degli armamenti che è falsato anche per le donazioni continue da parte del governo americano»

 

Si è definito rappresentante di Leonardo?

«Rappresentante di Leonardo e di Fincantieri. Dopo di che gli ho detto: "A proposito di Fincantieri sono tre anni che sono qua e non ho mai sentito volare mosca, in Leonardo ho rapporti istituzionali con chi di dovere, costanti, ma lei chi è?" ho ridomandato».

MASSIMO DALEMA

 

Quanto è durato l'incontro?

«Boh, mezz' ora tra l'altro ho un testimone se dovesse servire»

 

I due broker sono venuti da lei?

«Mai visti»

 

E l'avvocato Bonavita e il ragionier Gardo?

«Mai mai mai»

 

Mazzotta era da solo o con qualcuno?

«Da solissimo»

 

Lei ha scritto a Fabrizi?

MASSIMO DALEMA - LA PROPOSTA DI CONTRATTO DA COMMISSIONE MILIONARIA

«Per la precisione gli ho telefonato. Ma non so che seguiti sono stati dati. Quando ho messo giù il telefono non ne ho più saputo nulla fino a quando sono incominciate a uscire le cose sul giornale. Non ho idea di che cosa abbia fatto Leonardo al suo interno»

 

Il pluri imputato Mazzotta si è presentato come rappresentante di Leonardo e Fincantieri?

«Sì rappresentante tra virgolette e infatti la mia prima domanda è stata sul suo ruolo»

 

E lui che cosa ha replicato?

«Cose evasive, cioè non ha risposto».

 

Come ha introdotto il discorso su Fincantieri e Leonardo?

MASSIMO DALEMA

«Beh, le ha menzionate lui sostenendo che cercava di rappresentare gli interessi di queste aziende. Dopo di che non mi ha detto nulla, [] nulla di concreto».

 

D'Alema quando l'ha chiamata?

«Se non ricordo male il 19 gennaio».

 

Con che scusa le ha annunciato la visita di Mazzotta?

«Mi ha detto: "Adesso mi occupo di promuovere gli interessi delle aziende italiane all'estero". Primo: non avevo motivo di immaginare quello che poi è successo. Secondo: io sono istituzionale, mi chiama l'ex presidente del Consiglio ed ex ministro degli Esteri»

 

Quando D'Alema le ha comunicato di rappresentare le aziende italiane all'estero le ha fatto anche i nomi di Leonardo e Fincantieri?

«Sì, ha fatto riferimento alle due aziende, è chiaro. Non rappresentante il "sostenere", no? "gli interessi", una cosa così, non mi ricordo il termine esatto, ma non rappresentante»

mail dalema giordo pubblicata a la verita

 

Le ha detto che lo faceva per qualche società?

«No, nessun dettaglio di questo tipo si è limitato a "viene un mio amico", capito?»

 

Tutti e due hanno fatto i nomi di entrambe le aziende?

«Questo mi sembra di sì (breve interruzione) sì, sììì. Altrimenti non lo avrei ricevuto».

 

Di scritto non le hanno lasciato nulla?

«Nulla»

 

Ambasciatore sembra di capire che le abbiano teso una specie di imboscata

«Al presidente non tanto a me»

 

A quale presidente mi scusi?

«Al presidente D'Alema»

 

jet m346 di leonardo

Ma è lui che ha tirato in mezzo lei a questa storia.

«Sì, però, la cosa si riduce a un colloquio di meno di mezz' ora di cui ho immediatamente informato Leonardo. Quello che succede dopo era inimmaginabile per me, veramente un film di bassa categoria».

 

Nessuno le ha detto che stavano facendo un lavoro di intermediazione per un affare da 4 miliardi?

«Ma no questo Mazzotta non è molto articolato»

giuseppe giordo

 

Le viene in mente altro?

«No, perché non c'è altro abbia la cortesia, ho solo risposto a una chiamata dall'Italia non sono mai stato informato di nulla in nessuna fase»

alessandro profumo hensoldt

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT