UN PROCESSO STILE REALITY – L’EX PREMIER DEL BANGLADESH, SHEIKH HASINA, È STATA CONDANNATA A MORTE PER CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ IN DIRETTA TV, DOPO UNA SEDUTA FIUME – L’EX CAPA DI STATO, IN ESILIO IN INDIA, È STATA PROCESSATA IN CONTUMACIA PER LA VIOLENTA REPRESSIONE DELLA RIVOLTA STUDENTESCA, CON 1.400 MORTI, CHE HA PORTATO ALLA CADUTA DEL SUO GOVERNO - DELHI RIFIUTA DI ESTRADARLA, RENDENDO IMPROBABILE CHE VENGA GIUSTIZIATA O INCARCERATA…
Il verdetto è arrivato in tv al termine di una diretta fiume: Sheikh Hasina, la premier deposta 15 mesi fa dopo aver guidato per 15 anni il Bangladesh con il pugno di ferro, è stata condannata a morte ieri per crimini contro l’umanità per via della sanguinosa repressione della rivolta studentesca che ha portato alla caduta del suo governo, con 1.400 morti. Hasina, in esilio in India, è stata condannata in contumacia.
New Delhi ha finora rifiutato di estradarla, rendendo improbabile che venga mai giustiziata o incarcerata. Per il leader ad interim del Paese, il Nobel per la Pace Muhammad Yunus, è un «verdetto storico». L’Onu plaude alla sentenza ma si dice contrario alla pena di morte. La ex premier parla di verdetto «parziale e politicamente motivato». A oltre un anno dalla sua destituzione, il Bangladesh è ancora in subbuglio: l’ascesa degli islamisti e le violenze hanno messo in ombra le aspirazioni a un Paese più democratico, in vista delle elezioni previste fra tre mesi, a febbraio.
Sheikh Hasina
ESERCITO IN PIAZZA A DACCA, IN BANGLADESH
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PROTESTE IN BANGLADESH
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Sheikh Hasina

