la villa a forte dei marmi comprata dalla moglie di ignazio la russa e da dimitri kunz fidanzato di daniela santanche

L’INCREDIBILE COLPO DELLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DIMITRI KUNZ, COMPAGNO DI DANIELA SANTANCHÈ: SONO RIUSCITI A COMPRARE A GENNAIO 2023 UNA RESIDENZA DI LUSSO E A RIVENDERLA MENO DI UN’ORA DOPO GUADAGNANDO UN MILIONE DI EURO! - È L’OPERAZIONE, SVELATA DA “DOMANI”, È AVVENUTA SU UNA VILLA A FORTE DEI MARMI, 350 METRI QUADRATI SU TRE LIVELLI, CON GIARDINO E PISCINA, RILEVATA DAL SOCIOLOGO FRANCESCO ALBERONI PER 2,45 MILIONI E RIVENDUTA A UN IMPRENDITORE CHE HA SBORSATO 3,45 MILIONI - “DOMANI”: “TUTTO LEGALE. PERÒ SEMBRA SORPRENDENTE CHE LO STESSO IMMOBILE VENGA ACQUISTATO POI RIVENDUTO NELL’ARCO DELLA STESSA MATTINA, CON UN GUADAGNO DEL 40 PER CENTO…”

 

Estratto dell’articolo di Vittorio Malagutti e Giovanni Tizian per https://www.editorialedomani.it

 

LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

Comprare una casa e rivenderla meno di un’ora dopo. Guadagnando un milione di euro. È questo l’affare segreto, una speculazione da record, che lega la famiglia di Ignazio La Russa e Dimitri Kunz, il compagno di Daniela Santanchè. Il cerchio si è chiuso il 12 gennaio scorso.

 

Quel giorno, come ha scoperto Domani, Kunz si presenta da un notaio a Milano accompagnato da Laura Di Cicco, moglie del presidente del Senato, e insieme firmano l’atto di vendita di una villa a Forte dei Marmi, una residenza di lusso immersa nel verde del Parco della Versiliana: 350 metri quadrati su tre livelli, con giardino e piscina. L’acquirente, si legge nei documenti, è l’imprenditore A. R, che sborsa 3,45 milioni.

LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

 

Kunz e Di Cicco incassano una lauta plusvalenza, un milione tondo tondo, perché avevano comprato quello stesso immobile per 2,45 milioni. Ma la sorpresa più grande è un’altra. Il contratto d’acquisto della villa era stato siglato alle 9.20 del 12 gennaio, solo 58 minuti prima di cedere quello stesso immobile a A. con un rogito firmato alle 10 e 18 minuti, come si legge nell’atto notarile consultato da Domani.

 

Meno di un’ora, quindi, per guadagnare un milione di euro. Un colpo grosso da fare invidia a uno speculatore di Borsa. Un’operazione lampo realizzata dalla moglie della seconda carica dello Stato in tandem col fidanzato, nonché partner d’affari, della ministra del Turismo.

francesco alberoni

 

La Russa e Santanchè si conoscono da decenni: il presidente del Senato guida la corrente milanese del partito di Giorgia Meloni, la stessa corrente a cui fa riferimento anche la ministra, un’imprenditrice con la passione della politica che in queste settimane è finita al centro di un vortice di accuse e sospetti per via del tracollo del suo gruppo di aziende col marchio Visibilia.

 

LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

E proprio La Russa, questa volta in veste di avvocato, nei mesi scorsi ha più volte offerto la sua consulenza all’amica Daniela, che da novembre scorso, insieme tra gli altri a Kunz, è indagata dalla procura di Milano. Di certo però nessuno poteva finora immaginare che il compagno di Santanché e la moglie del presidente del Senato fossero impegnati insieme in un business milionario che ruota attorno a un immobile di gran pregio.

 

MORDI E FUGGI IN VERSILIA

La vicenda che Domani è in grado di ricostruire, un affare di famiglia e insieme anche di governo, prende forma molti mesi prima di quel memorabile 12 gennaio. I documenti ufficiali rivelano infatti che la villa al centro di questa sorprendente operazione apparteneva al sociologo Francesco Alberoni, […]. Il primo atto va in scena il 22 luglio dell’anno scorso, quando Kunz e Di Cicco firmano un preliminare con l’avvocato Elisabetta Nati, procuratrice speciale di Alberoni, che ha 93 anni. C’è un antefatto, però: al momento del preliminare i due compratori potevano disporre della casa già da un paio di settimane. Nell’atto depositato al catasto si legge infatti che a partire dal 5 luglio «alla parte acquirente è stato concesso il possesso dell’immobile anche al fine di curare la manutenzione del giardino e quant’altro fino al rogito».

dimitri kunz daniela santanche al twiga 9 foto di whoopsee

 

La coppia Kunz-Di Cicco va di fretta. Neppure il tempo di metter mano al nuovo acquisto e all’orizzonte si profila già un altro compratore. Il 7 ottobre la moglie di La Russa e il fidanzato di Santanché firmano un nuovo contratto preliminare, ma questa volta per vendere quella stessa villa che meno di tre mesi prima avevano promesso di acquistare. Entra in scena a questo punto A. R., che si presenta per conto della Springstar, una sua società personale, e s’impegna a rilevare la villa di Forte dei Marmi versando un milione di caparra come anticipo su un prezzo finale di 3 milioni e 550 mila euro.

francesco alberoni

 

Strada facendo, però, il compratore, ottiene uno sconto di 100 mila euro, «in dipendenza – si legge nel rogito – di alcune irregolarità edilizie riscontrate e ad oggi risolte». Si arriva così alla data fatidica del 12 gennaio, quando Kunz e Di Cicco firmano in rapida successione il primo atto, con controparte Alberoni, e poi quello con A.R. Una compravendita a dir poco fortunata, anche considerando che dal milione di plusvalenza va detratta l’imposta di 247 mila euro versata al Fisco.

 

C’è un altro fatto curioso nella prodigiosa speculazione immobiliare: la firma dei due rogiti è avvenuta non solo lo stesso giorno, a meno di un’ora l’uno dall’altro, ma anche in due studi notarili diversi, a Milano, distanti tra loro quattro chilometri circa, 15 minuti d’auto.

DANIELA SANTANCHE E DIMITRI KUNZ D ASBURGO

 

UN AMICO DA UN MILIONE

Tutto legale, certo, tutto regolare. Di sicuro, però, sembra quantomeno sorprendente che lo stesso immobile venga acquistato poi rivenduto nell’arco della stessa giornata, anzi della stessa mattina, con un guadagno del 40 per cento. Tanto che, a questo punto, è lecito chiedersi qual era il prezzo giusto della villa di Forte. Quello a cui Alberoni ha ceduto l’immobile oppure quello, molto più elevato, pagato da A.R., l’acquirente finale.

 

dimitri kunz daniela santanche al twiga 7 foto di whoopsee

Interpellato da Domani, A.R. ha […] spiegato che in quel periodo era alla ricerca di una casa più grande in Versilia: «E Dimitri (Kunz, ndr) mi aveva detto che stava trattando questo immobile, per il quale avevano già fissato il prezzo. […] aggiunse che non era stato semplice chiudere con Alberoni perché c’erano questioni di eredità non facili da risolvere. Alla fine mi comunicò il buon esito, “Antonio io la prendo a prezzo favorevole”».

 

A.R. sostiene che Kunz non voleva venderla, ha accettato «perché io ho insistito». A.R., inoltre, ammette che sapeva «benissimo che Kunz l’aveva presa a 1 milione in meno, ma il mercato di Forte è quella roba lì», spiega. Ma come è possibile che nel giro di così poco tempo il valore lieviti di un milione?, chiediamo. «Eh, lui l’ha trattata prima con prezzi più bassi, è stato bravo, lui mi ha detto questo è il prezzo...e io ho detto va bene». […]

 

Quando gli chiediamo se l’affare possa essere servito a coprire i debiti di Visibilia, risponde: «Sono sincero non conoscevo questa vicenda di Visibilia, se poi loro hanno usato soldi perché utili a sanare la società non credo ci sia nulla di male. […]».

DIMITRI KUNZ D ASBURGO E DANIELA SANTANCHE

 

Questa la versione di A.R., che non aiuta granché a capire perché mai il prezzo della villa sia letteralmente esploso tra la prima e la seconda compravendita. Di certo, l’amico di Kunz non è un uomo d’affari alle prime armi. Milanese di nascita, 56 anni, casa nell’elegante quartiere di Brera, spesso presente agli eventi mondani della capitale degli affari, A.R. è un manager ben conosciuto negli ambienti finanziari.

 

Erede dei Gentilini, la dinastia di industriali che più di un secolo fa crearono a Roma l’omonimo marchio di biscotti, l’acquirente della villa di Forte ha però lasciato da tempo tutti gli incarichi operativi nelle aziende di famiglia. […] L’imprenditore milanese ora tira le fila di alcune iniziative immobiliari e buona parte delle sue attività sono state concentrate sotto l’ombrello della Springstar, una società con base a Milano, controllata dall’imprenditore insieme ai due figli.

 

ignazio la russa.

[…] Negli atti finora raccolti dai pm non c’è l’operazione immobiliare tra la moglie di La Russa e il fidanzato della ministra. Di certo, però, il grande affare in Versilia si innesta in contesto di estrema fragilità finanziaria per Santanché e il fidanzato, imbrigliati nelle società della galassia Visibilia. Kunz, peraltro, nel momento in cui porta a termine la doppia operazione della villa in Toscana è ancora l’amministratore unico di Visibilia editrice, una delle società finite sotto la lente dei magistrati milanesi. […]

I DUE ROGITI PER LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA E POI VENDUTA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: MATTEO PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)