ucraina kiev mariupol guerra

L'OFFENSIVA FINALE - PARTE STANOTTE L’ATTACCO DECISIVO RUSSO NEL SUD DEL DONBASS - LE MILIZIE DI MOSCA GUIDATE DAL "MACELLAIO" ALEXSANDR DVORNIKOV ANNUNCIANO DI AVER PRESO IL PORTO DI MARIUPOL - IL DRAMMATICO POST SU FACEBOOK DELLA 36ESIMA BRIGATA DELLA MARINA UCRAINA: “QUELLA DI OGGI SARÀ PROBABILMENTE L’ULTIMA BATTAGLIA, LE MUNIZIONI STANNO PER FINIRE. SARÀ LA MORTE, PER ALCUNI DI NOI. E PRIGIONIA PER GLI ALTRI” - SI PREPARA UNA MATTANZA - I MINISTRI DEGLI ESTERI CINESE E TURCO STANNO CONDUCENDO NEGOZIAZIONI ''SOTTO BANCO". SONO ARRIVATI ALLA CONCLUSIONE CHE, PER AVERE LA PACE SUBITO, BISOGNA LASCIARE CHE PUTIN CONQUISTI UN PEZZO DELL'UCRAINA - VIDEO

 

 

SOLDATI RUSSI A MARIUPOL

SEPARATISTI FILO-RUSSI, PRESO IL PORTO DI MARIUPOL

(ANSA) - "Il porto di Mariupol è stato liberato". Lo afferma il capo della repubblica separatista filo-russa di Donetsk, nel Donbass, citato dalla Tass.

 

UCRAINA: KIEV,33MILA ABITANTI MARIUPOL DEPORTATI IN RUSSIA

(ANSA) - Sono 33.000 gli abitanti di Mariupol che sono stati deportati con la forza in Russia e nei distretti temporaneamente occupati della regione di Donetsk. Lo ha annunciato la commissaria ucraina per i diritti umani Lyudmila Denisova nel suo canale Telegram, come riporta Unian. Nelle zone occupate della città "è in corso una brutale retata di civili, condotta con l'assistenza di collaboratori locali", ha detto Denisova.

 

MARIUPOL

A MARIUPOL «OGGI COMBATTEREMO LA BATTAGLIA FINALE: LE MUNIZIONI STANNO PER FINIRE, SAREMO UCCISI O FATTI PRIGIONIERI»

Da www.corriere.it

 

«Mariupol è stata devastata, ci sono decine di migliaia di morti. Ma nonostante questo, i russi non stanno fermando la loro offensiva».

 

Le parole del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sono arrivate nella giornata di oggi, 11 aprile, durante un discorso al Parlamento della Corea del Sud. E sono parole che riflettono l’orrore di fronte a una città di oltre 400 mila abitanti ormai rasa al suolo da continui bombardamenti e combattimenti strada per strada. Mosca cerca da settimane, senza sosta, di prenderla per poter completare un corridoio terrestre che vada dal Donbass controllato dalle repubbliche autonomiste filorusse fino alla Crimea.

 

la distribuzione di aiuti umanitari a mariupol

A quelle di Zelensky si sono unite, però, altre parole: questa volta scritte su Facebook, sulla pagina della 36esima Brigata marina separata, che proprio a Mariupol sta combattendo.

 

«Quella di oggi sarà probabilmente l’ultima battaglia, perché le munizioni stanno per finire», si legge. Dopo una resistenza durata 47 giorni, e dopo aver fatto «tutto il possibile, e l’impossibile», per mantenere il controllo della città, i marines spiegano di essere pronti a combattere — ma anche di essere stati «respinti e circondati» dalle truppe russe.

 

«Sarà la morte, per alcuni di noi. E prigionia per gli altri».

 

I militari sostengono di aver combattuto senza rifornimento di munizioni, senza cibo, senza acqua: e ora le truppe di Mosca li avrebbero spinti nell’area delle acciaierie Azovstal e del porto. «Ci hanno circondati, e ora tentano di distruggerci».

mariupol

 

«I feriti sono una montagna, quasi metà della brigata. Coloro che ancora sono in grado di reggersi in piedi tornano in battaglia. L’infanteria è stata completamente eliminata, le battaglie corpo a corpo sono condotte da membri dell’artiglieria, operatori radio, autisti, cuochi — persino l’orchestra».

 

Nel messaggio, la Brigata lamenta una mancanza di supporto da parte della leadership militare ucraina: «Abbiamo ricevuto solo una volta 50 proiettili, 20 mine, missili anticarro NLAW. Nient'altro, solo promesse non mantenute. Ci hanno dati per finiti».

mariupol

 

Il messaggio è stato ripreso dall’agenzia Afp. Su Facebook, diversi utenti ne hanno messo in discussione l’autenticità.

 

A fine marzo, in una intervista con media russi, Zelensky aveva per la prima volta parlato di una possibile capitolazione di Mariupol. Il presidente aveva spiegato di aver detto ai soldati che ancora combattevano in quella città che potevano lasciarla per mettersi in salvo.

 

«Parlo con loro due volte al giorno. Ho detto loro: “Se capite di dovervene andare, e che sia giusto farlo, che potete salvarvi, allora fatelo. Lo capisco”».

cimiteri improvvisati a mariupol 2cimiteri improvvisati a mariupol 5crematorio mobile dei russi a mariupol

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...