zarya dell alba dell'alba

C'È ALMENO UNA COSA IN CUI L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE NON CI RIMPIAZZERÀ (PER ORA) - L'UFFICIO AMERICANO PER IL COPYRIGHT SI È RIFIUTATO DI PROTEGGERE CON IL DIRITTO D'AUTORE UN FUMETTO CREATO DAL SOFTWARE "MIDJOURNEY" - PER I FUNZIONARI, LA PIATTAFORMA UTILIZZATA PER CREARE "ZARYA DELL'ALBA" NON CAPISCE LA GRAMMATICA E LA SINTASSI DELLE FRASI E ANCHE SE RECEPISCE LE INDICAZIONI SCRITTE DEGLI UOMINI, I SUOI PRODOTTI SONO...

1. NO AL COPYRIGHT PER IL FUMETTO CREATO DAL ROBOT

Estratto dell'articolo Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”

 

zarya dell alba

L’intelligenza artificiale, che tutto macina e travolge, perde una partita negli Stati Uniti. La sconfitta arriva il 21 febbraio 2023 davanti ai funzionari dell’Ufficio per il Copyright. I funzionari si sono rifiutati di proteggere un fumetto (Zarya dell’alba) che gli algoritmi hanno disegnato sulla piattaforma Midjourney. […] Il fumetto degli algoritmi non sarà tutelato dal diritto d’autore per un motivo preciso. L’uomo non è l’artefice diretto delle tavole ed è relegato al ruolo di semplice ispiratore del lavoro.

zarya dell alba

 

L’Ufficio del Copyright, […] ricorda che Midjourney non capisce la grammatica e la sintassi delle frasi, non ragiona né crea. Recepisce le indicazioni scritte degli uomini, è vero, ma i suoi prodotti sono imprevedibili negli esiti. […]

 

2. SE L’INTELLIGENZA È ARTIFICIALE VA GOVERNATA

Estratto dell'articolo di Mariarosaria Taddeo per “la Repubblica”

 

chatbot

L’arrivo di nuove tecnologie digitali porta spesso con sé delle distrazioni. Nei primi anni 2000 quando iniziava il Web2.0, ci domandavamo se fosse possibile che amicizia e fiducia esistessero online. Nel frattempo, trascuravamo questioni relative alla protezione dei dati e all’autonomia degli utenti. Diciotto anni dopo abbiamo pagato cara la distrazione, quando con Cambridge Analytica abbiamo capito che con il social network si potevano manipolare le opinioni delle persone fino ad alterare i meccanismi di voto.

 

chatbot

Poi sono arrivati il Web3.0 e la blockchain e ci siamo distratti con domande sulla democrazia diretta e i rischi che queste tecnologie avrebbero posto alle istituzioni democratiche. Abbiamo trascurato i problemi di governance — come si regolamenta un sistema altamente distribuito come la blockchain, come si assicura l’ accountability ? […]

 

Con i modelli generativi di intelligenza artificiale (IA) rischiamo una nuova e pericolosa distrazione, confondendo grandi capacità di calcolo statistico e raffinate architetture computazionali con intelligenza, creatività, finanche coscienza. Nel caso dell’IA la distrazione nasce da un serio errore concettuale: si confonde l’indistinguibilità dell’artefatto (un quadro, una poesia, un testo) con l’indistinguibilità del processo per produrre l’artefatto.

 

intelligenza artificiale 2

[…] Se non si può distinguere tra un dipinto di un essere umano e uno prodotto dall’IA, allora l’IA dipinge come un essere umano. Niente di più sbagliato. I modelli generativi non fanno altro che ritrovare correlazioni statistiche in enormi banche dati. Manipolano simboli ignorandone il significato.

 

[…] Chiarire l’origine della distrazione ci permette di indentificare alcuni problemi su cui invece dovremmo concentrarci. Nel caso di ChatGPT ce ne sono almeno tre: autonomia; diritti; responsabilità. […] Iniziamo con l’autonomia, quella degli esseri umani.

chatbot scuola

 

L’IA media tra noi e l’ambiente circostante, suggerendo opzioni, facilitando decisioni e ora anche offrendo contenuti per capire e interpretare la realtà che ci circonda. Questa mediazione rischia di erodere la capacità degli esseri umani di scegliere e decidere[…].

 

È per questo, per esempio, che è cruciale garantire la trasparenza […] e allo stesso tempo includere (e non proibire) l’uso di ChatGPT nelle scuole, per educare a riconoscere, usare e controllare questa tecnologia. Ci sono poi questioni relative ai diritti, nei giorni scorsi si è parlato di diritto d’autore rispetto alle immagini con cui sono stati allenati alcuni modelli generativi. Al diritto d’autore si aggiunge la privacy.

 

chatbot scuola

[…] Molti di questi contenuti sono protetti in Europa dalla GDRP e dal diritto all’oblio. Ma è problematico far rispettare questi diritti ai così detti tech provider (OpenAI, Microsoft, Goolge). […] Questi problemi non sono ragioni per rifiutare l’IA, ma sfide complesse che dobbiamo vincere per assicurarci il controllo di questa nuova tecnologia e farne una leva di sviluppo e progresso. Non potremo farlo se continuiamo a distrarci con idee fantascientifiche.

 

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."