energia prodotta dallo spazio

SCORDATEVI LE CRISI ENERGETICHE COME QUELLA CHE HA LASCIATO IL TEXAS AL FREDDO E AL BUIO: L'ULTIMA AMERICANATA È PIAZZARE I PANELLI SOLARI IN ORBITA, PRODUCENDO ENERGIA SOLARE DALLO SPAZIO PER CONVOGLIARLA NELLA PARTE DELLA TERRA DOVE SERVE - A MAGGIO È PARTITA LA MISSIONE DEL PENTAGONO PER REALIZZARE IL PRIMO ESPERIMENTO: "SI POTRÀ RIFORNIRE CHICAGO E UNA FRAZIONE DI SECONDO DOPO, SE NECESSARIO, LONDRA" - POSSIBILE ANCHE L'UTILIZZO A SCOPI MILITARI...

Antonio Calitri per "Il Messaggero"

 

neve e gelo in texas 2

La crisi energetica che ha colpito il Texas la scorsa settimana lasciando milioni di persone al freddo e al buio per giorni potrebbe essere un lontano ricordo con la nuova tecnologia che sta sviluppando il Pentagono per produrre energia elettrica nello spazio e convogliarla nella parte della Terra dove serve.

 

Così come potrebbero essere alleviati i disagi in caso di terremoti, passaggi di uragani o qualsiasi altra calamità naturale e non, dove una delle prime conseguenze è la caduta delle infrastrutture energetiche.

 

neve e gelo in texas 1

A rivelare il progetto PRAM, acronimo di Photovoltaic Direct Current to Radio Frequency Antenna Module, in italiano Modulo di antenna fotovoltaica a corrente diretta e radiofrequenza è un'esclusiva della CNN, che svela alcuni dettagli del primo esperimento della missione spaziale supersegreta del drone X-37B, la navicella lanciata nello spazio lo scorso maggio.

 

DAI FILM ALLA REALTÀ

Di progetti di satelliti che producono energia nello spazio da utilizzare per colpire (e distruggere) la Terra o una parte di questa, fino ad ora si sono visti solo in film e fumetti di fantascienza con i supereroi o i sopravvissuti che partivano in missioni ad alto rischi per disattivare questi sistemi infernali e salvare il nostro pianeta.

 

pannello solare

Da qualche mese e finora in gran segreto, un progetto del genere ma con fini ben più nobili, come quello di fornire energia in ogni angolo della terra in caso di calamità sta compiendo i primi passi. Anche se, il fatto che il progetto sia sviluppato dall'ente di difesa del paese più potente del mondo, non esclude che ci possano essere anche delle declinazioni militare del nuovo sistema.

 

pannelli solari nello spazio

Il progetto è partito dalla considerazione che l'energia solare che si trova prima dell'atmosfera è molto più potente di quella che arriva sulla Terra perché contiene anche i raggi blu che di solito non raggiungono il suolo ma restano in alta quota, colorando il cielo di azzurro così come lo vediamo noi.

 

Quindi, i raggi catturati fuori dall'atmosfera dovrebbero permettere di produrre molta più energia rispetto a quella che viene prodotta sulla Terra tanto che il co-sviluppatore del PRAM Paul Jaffe ha detto che «stiamo ricevendo una tonnellata di luce solare in più nello spazio solo per questo».

 

il pannello solare americano

Partendo da questo concetto, all'interno dello US Naval Research Laboratory di Washington, un team di scienziati ha realizzato un piccolo pannello solare quadrato, grande quanto un cartone di pizza ed esattamente 12 pollici per lato (pari a 30,48 centimetri), adatto a raccogliere e convertire i raggi solari preatmosferici.

 

Questo pannello è stato imbarcato sul drone X-37B lo scorso maggio mentre sulla Terra l'attenzione era rivolta alla diffusione della pandemia, e una volta nello spazio è riuscito a produrre circa 10 watt di energia pronta ad essere inviata sulla Terra. Una quantità di energia modesta ma che potrebbe caricare ad esempio un computer portatile, un tablet o diversi smartphone, raggiungibili in qualsiasi angolo del pianeta; anche ad esempio, su un'imbarcazione in mezzo all'oceano.

 

impianto fotovoltaico spaziale

Ma questo è solo l'inizio perché come ha spiegato Jaffe alla CNN, «il progetto prevede decine di pannelli e, se scalato, il suo successo potrebbe rivoluzionare sia il modo in cui l'energia viene generata e distribuita agli angoli remoti del mondo e potrebbe contribuire alle reti più grandi della Terra».

 

esperimento americano

ENERGIA DALLA MICROONDE

In alcune simulazioni fatte a Washington, il solare spaziale che si sta sviluppando, potrebbe perfino arrivare a produrre diversi gigawatt di elettricità e fornire direttamente energia a intere città. Il prossimo passo dello sviluppo di questo progetto è quello di portare l' energia prodotta al di là dell'atmosfera direttamente sulla Terra.

 

energia prodotta dallo spazio

Per questo, gli scienziati del PRAM stanno lavorando a delle antenne solari capaci di trasmettere questa energia sotto forma di microonde, che una volta arrivate a destinazione possono essere facilmente riconvertita in elettricità. Con il vantaggio, conclude Jaffe, «che i satelliti ad energia solare, rispetto a qualsiasi altra fonte di energia, hanno la trasmissibilità globale, si può inviare energia a Chicago e una frazione di secondo dopo, se necessario, inviarla invece a Londra o a Brasilia».

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…