funerali funerale roberto maroni

L'ULTIMO SALUTO A BOBO MARONI – AI FUNERALI DI STATO DELL'EX MINISTRO LEGHISTA, A VARESE, HA PARTECIPATO ANCHE GIORGIA MELONI: “L'ITALIA È STATA FORTUNATA A POTER CONTARE SU DI LUI” – PRESENTI I PRESIDENTI DELLE CAMERE, LA RUSSA E FONTANA. MOLTI I RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO: OLTRE AI LEGHISTI SALVINI GIORGETTI E CALDEROLI, ANCHE TAJANI, SANTANCHÉ E LOLLOBRIGIDA – IL FERETRO È STATO PORTATO DA POLIZIOTTI IN ALTA UNIFORME – VIDEO

 

1 – MARONI: MELONI, ITALIA FORTUNATA A POTER CONTARE SU DI LUI

ignazio la russa e giorgia meloni ai funerali di roberto maroni

(ANSA) - "Era una persona capace di grande visone e di grande concretezza. Era una delle persone che ho conosciuto che più sapevano fare il gioco di squadra". Così la premier Giorgia Meloni visibilmente commossa ha ricordato Roberto Maroni lasciando i funerali di Stato a Varese.

 

"Ne ho un ricordo straordinario, tra l'altro ci sentivamo - ha concluso -. Penso che l'Italia sia stata fortunata a poter contare su una persona così nelle sue istituzioni".

 

2 – MARONI: SALVINI "ORGOGLIO PER LEGA E ITALIA"

SALVINI MANTOVANO CALDEROLI E LOLLOBRIGIDA AI FUNERALI DI ROBERTO MARONI

(ITALPRESS) - Roberto MARONI "è stato un orgoglio per la Lega e per l'Italia. La sua città e la sua comunità gli ha dato il saluto più bello, è stato bello vedere anche altri sindaci di territori diversi e idee diverse. Era una persona seria, anche il sole lo saluta. È il modo giusto per ringraziarlo". Così il

segretario della Lega Matteo Salvini uscendo dalla storica sede del partito, a Varese, al termine delle esequie di Stato per l'ex ministro e segretario del Carroccio.

 

Ai cronisti che gli chiedono quale sia l'eredità politica lasciata da MARONI, risponde: "Risolvere i problemi e non crearli. Siamo qua per questo. Lui ha fatto il segretario federale prima di me, per me sarà ancora più impegnativo ed emozionante guadagnarmi la fiducia giorno per giorno".

 

3 – I FUNERALI DI MARONI A VARESE

Da https://milano.repubblica.it/

 

funerali di roberto maroni a varese

Poliziotti in alta uniforme per portare il feretro, accolto da un lungo applauso e seguito dalla famiglia, forze dell'ordine e gonfaloni schierati in piazza. A Varese questa mattina i funerali di Roberto Maroni - morto martedì scorso all'età di 67 anni -  nella Basilica di San Vittore, cattedrale della città. Funerali di Stato, quelli per l'ex ministro dell'Interno, decisi ieri dal Consiglio dei ministri.

 

E sono tanti i rappresentanti del governo arrivati in città per salutare l'ex ministro, a partire dalla premier Giorgia Meloni che ha detto: "L'Italia è stata fortunata a poter contare su di lui". Maroni che della Lombardia è stato anche governatore, viene ricordato per l'ultima volta nella sua città. I cittadini seguono la funzione da un maxischermo, la piazza infatti è 'blindata' per l'accesso delle autorità, con le transenne per creare delle corsie.

 

FUNERALI DI ROBERTO MARONI

Il feretro è stato appunto portato dai poliziottiin alta uniforme, come da protocollo dei funerali di Stato. Sulla bara un cuscino di fiori bianchi. In piazza alpini, carabinieri e guardia di finanza e diversi gonfaloni di Comuni e Regioni.

 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa, è stata accolta da un applauso e a fine cerimonia ha detto visibilmente commossa: "Roberto Maroni era una persona capace di grande visione e di grande concretezza. Era una delle persone che ho conosciuto che più sapeva fare gioco di squadra. Ne ho un ricordo straordinario. L'Italia è stata fortunata a poter contare su una persona così nelle sue istituzioni".

 

funerali di roberto maroni

Presenti alle esequie anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e diversi ministri. I tre governatori leghisti, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Luca Zaia sono entrati insieme in chiesa. Ai funerali sono arrivati anche i due vice premier a pochi minuti di distanza, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Tra i ministri sono presenti Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, Daniela Santanché e Francesco Lollobrigida.

 

ignazio la russa e giorgia meloni ai funerali di roberto maroni 3

"Abbiamo sentito una grande vicinanza e un grande amore e affetto. Papi sappiamo che per te non è stato facile essere un papà perché il tuo lavoro, che era la tua passione, ti ha costretto a passare del tempo lontano da casa, spesso non eri a casa, accendevamo la tv e ti vedevamo lì, ma non siamo mai stati arrabbiati con te, forse nella fase dell'adolescenza, ma è durato poco perché poi era sempre una grande gioia vederti tornare a casa, eri un introverso, un timidone, nonostante i comizi, le ospitate, i vertici coi grandi potenti del globo, tirare fuori tue emozioni era difficile, a chi ti chiedeva come stavi preferivi dire 'bene'". Così Filippo, il figlio di Roberto Maroni, che ha ringraziato tutti a nome della famiglia al termine dei funerali.

 

Roberto Maroni "è stato un uomo politico capace di passione e moderazione, di determinazione senza aggressività". Così in un messaggio letto durante i funerali di Stato l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha ricordato Roberto Maroni. È stato un uomo politico "capace di aver cura dell'insieme, di proporsi e di farsi da parte", ha concluso.

 

mario monti ai funerali di roberto maroni

"A Varese ho sentito dire spesso in questi giorni 'era uno di noi'. È bello quando un politico riesce a farsi percepire così, come uno di noi. Le sue origini umili non le ha mai rinnegate e sempre vissute con normalità  soprattutto quando tornava a Lozza dove era non il ministro ma il marito di Emilia e il padre di Chelo, Fabrizio e Filippo". Lo ha detto il vescovo ausiliare di Milano, monsignor Giuseppe Vegezzi, nella sua omelia. Vegezzi ha ricordato la passione per la musica di Maroni e di quando suonava ai matrimoni in chiesa con la sua band 'Distretto 51'. "È bello pensare che sta cantando anche per noi" ha aggiunto, sottolineando la sua capacità di ascoltare e capire tutti" e il suo impegno politico "come servizio al bene dei cittadini. Sempre per dialogare e mai per distruggere".

 

"Era un visionario. Le Olimpiadi le abbiamo portate a casa anche grazie a lui. Ma soprattutto in lui c'era un'incrollabile fiducia nel fatto che si potevano fare". A dirlo è il sindaco di Milano Beppe Sala, al suo arrivo a Varese. "Era un amico e molto anche un confidente, una persona di cui ci si poteva fidare. Quando c'erano cose delicate e volevi confrontarti con qualcuno, con lui eri sicuro che non sarebbero uscite dalla stanza. Era quel tipo di persona e manca per questo", ha sottolineato Sala.

 

ignazio la russa e giorgia meloni ai funerali di roberto maroni 2

Uno striscione con la scritta 'Grazie Bobo' in verde è stato appeso sul balcone della sede storica della Lega in piazza Podestà, a Varese. In omaggio all'ex ministro e governatore lombardo leghista, il Comune ha disposto il lutto cittadino e le bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici.

 

Presenti anche Pierfrancesco Majorino e Letizia Moratti, candidati alla presidenza della Regione Lombardia per centrosinistra e Terzo polo, con l'ex premier Mario Monti. "Credo che Roberto Maroni fosse davvero una persona perbene e anche un interlocutore molto piacevole. Un avversario leale e quindi credo che la Lombardia abbia perso una persona seria", ha detto Majorino.

ignazio la russa e giorgia meloni ai funerali di roberto maroni 1giancarlo giorgetti ai funerali di roberto maronifunerali di roberto maroni 3beppe sala ai funerali di roberto maronifunerali di roberto maroni 2funerali di roberto maroni 1

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...