
L’UNICO MODO PER SCONFIGGERE IL VIRUS WEST NILE È STERMINARE LE ZANZARE – L’INFEZIONE NELL’UOMO È CAUSATA DALLA PUNTURA DI UNA COMUNE ZANZARA, CHE IN PRECEDENZA HA PUNTO UN UCCELLO SELVATICO – PER FORTUNA NON SI RISCHIA IL CONTAGIO TRA ESSERI UMANI. MA NON ESISTONO TERAPIE SPECIFICHE CONTRO LA MALATTIA, NE’ UN VACCINO – IL VIROLOGO ROBERTO BURIONI: “È UNA LOTTA POSSIBILE, MA SERVE UNA BATTAGLIA COME AI TEMPI DELLA MALARIA NEL DOPOGUERRA” – C’È UN’OTTAVA VITTIMA DEL VIRUS DEL NILO OCCIDENTALE: UN 73ENNE DELLA PROVINCIA DI CASERTA – COME SI RICONOSCE LA MALATTIA E QUALI SONO I RISCHI…
1. WEST NILE: NUOVO DECESSO IN CAMPANIA, 3^ VITTIMA NEL CASERTANO
(AGI) - Caserta, 30 lug. - Terza vittima nel Casertano affetta da virus West Nile. Questa mattina e' deceduto presso l'Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta un uomo di 73 anni. L'uomo, originario di Maddaloni, era ricoverato in rianimazione. Era affetto da altre patologie. Salgono a 3 i decessi nel Casertano, 4 in tutta la Campania.
2. COME SI CONTRAE E QUALE MALATTIA SVILUPPA IL VIRUS
Estratto dell’articolo di Laura Cuppini per il “Corriere della Sera”
1 La diffusione del virus West Nile in Italia è preoccupante?
Serve attenzione. Quest’anno sembrano esserci più casi rispetto ai precedenti, probabilmente per una serie di casualità che non riguardano il caldo o la quantità di zanzare, ma piuttosto la presenza di uccelli selvatici, serbatoi naturali del virus. E le zone paludose, come l’Agro Pontino o la Pianura Padana, sono più a rischio.
2 West Nile non passa da uomo a uomo: potrebbe accadere in futuro?
È difficile, perché il virus ha una trasmissibilità non fortissima, al contrario di Sars-CoV-2. Serve una buona quantità di sangue infetto per provocare un contagio attraverso la zanzara-vettore. O attraverso, per esempio, una trasfusione.
3 È possibile che si sviluppi una forma grave in soggetti sani?
Non possiamo escludere l’eventualità. Nei primi anni di diffusione della febbre West Nile in Italia, c’erano stati casi di encefalite in adulti senza patologie, poi guariti.
Finora la mortalità ha riguardato persone anziane immunodepresse o fragili [...]
4 Come si riconosce un’infezione da virus West Nile?
In presenza di febbre alta o sintomi neurologici centrali, come convulsioni, sonnolenza, disturbi della vista, bisogna andare in ospedale e sottoporsi al test, non solo nelle zone endemiche.
5 Quali sviluppi può avere la malattia?
Il virus, nelle forme più gravi, sviluppa encefalite, ovvero un’infiammazione del cervello. I casi gravi sono però molto rari. [...]
(Ha collaborato Carlo Federico Perno, responsabile dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale Bambino Gesù di Roma)
3. WEST NILE, SERVE UNA BATTAGLIA COME AI TEMPI DELLA MALARIA
Estratto dell’articolo di Roberto Burioni per “la Repubblica”
Il virus del Nilo Occidentale (West Nile virus) di cui in questi giorni tanto si sente parlare circola tra gli uccelli selvatici (soprattutto tra corvi, ghiandaie, gazze, merli e cornacchie) grazie alle zanzare che si infettano pungendo un volatile malato, e una volta infettate trasmettono — pungendolo — l’infezione a un uccello sano. Il problema per l’uomo si presenta quando la zanzara cambia bersaglio: se dopo aver punto un uccello malato l’insetto punge un essere umano, il paziente si infetta.
Nella maggioranza dei casi — l’80% — l’infezione umana passa inosservata, dunque i casi sono più di quelli che vengono effettivamente registrati. Quando la malattia si manifesta, provoca sintomi come febbre, malessere e un mal di testa particolarmente intenso, disturbi che spesso si risolvono da soli.
Ma in un caso su 100-150 può verificarsi una grave encefalite, che può risultare addirittura letale. Come sempre gli anziani e le persone fragili sono più vulnerabili, ma il rischio riguarda tutti, anche chi è in perfetta salute.
[...] l’impatto concreto sulla salute pubblica dipende dal numero delle infezioni umane, che a sua volta è legato soprattutto al numero delle zanzare in grado di trasmettere il virus, che in questo caso non sono tanto le zanzare tigre quanto le comuni zanzare, quelle che pungono tipicamente di sera.
[…] Le zanzare che pungono gli uomini non diventano capaci di trasmettere il virus, mentre quelle che pungono gli uccelli sì: sono infettive per tutta la loro vita (un mese) e raramente trasmettono il virus anche alle zanzare “figlie”.
Questo non è importante per l’espandersi di un focolaio, ma può permettere al virus di superare la stagione fredda, durante la quale le zanzare muoiono, ma le loro uova (dalle quali zanzare infettate e quindi infettive) possono sopravvivere. Contro il virus del Nilo Occidentale non abbiamo terapie specifiche e purtroppo neanche un vaccino in grado di bloccare la trasmissione o rendere meno grave la malattia.
Come possiamo difenderci? La risposta è tanto semplice quanto efficace: questa malattia si combatte combattendo le zanzare, che non sono solo fastidiose, ma sono pericolosissime. Infatti sono l’animale che uccide più uomini al mondo, centinaia di migliaia ogni anno, soprattutto bambini.
Bisogna contrastarle regolarmente e tempestivamente usando larvicidi e insetticidi sicuri per l’uomo ma letali per le zanzare. Anche i cittadini devono fare la loro parte, perché molte provengono da contesti privati. Basta un sottovaso pieno d’acqua, una grondaia otturata, un secchio dimenticato in giardino per crearne letteralmente un allevamento.
Nel momento dell’emergenza si possono usare repellenti (quelli efficaci contengono Deet o icaridina, gli altri non servono), ma la battaglia si vince facendo sparire (o riducendo drasticamente) le zanzare nei luoghi dove ci sono gli uomini. Ricordate che le zanzare non trasmettono solo il West Nile virus. Trasmettono anche altri agenti infettivi pericolosi, tra i quali la dengue e il Chikungunya. [...]
Non pensate che ridurre il numero delle zanzare sia impossibile. La malaria, trasmessa dalla zanzara anofele, faceva registrare in Italia decine di migliaia di casi ogni anno. Nel 1947 fu iniziata una lotta intensa contro questo insetto e a partire dagli inizi degli anni ’50 i casi di malaria prima calarono drasticamente, poi si azzerarono, tanto che nel 1970 l’Oms dichiarò il nostro Paese ufficialmente libero da questa malattia.
Dunque la lotta contro le zanzare, e quindi contro queste pericolose infezioni, è possibile: basta la volontà politica, il che significa priorità e fondi a disposizione. Ci siamo riusciti quando ci stavamo rialzando da una guerra catastrofica, possiamo riuscirci anche ora.