"LA BANDA DELLA MAGLIANA, LA CAMORRA DI CUTOLO E LA 'NDRANGHETA AIUTARONO LE BR" - LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA SUL RAPIMENTO MORO: "DI CERTO NON HANNO SPARATO SOLO I QUATTRO AVIERI". CON ALTISSIMA PROBABILITÀ, SUL LATO DESTRO DI VIA FANI C’ERA UN SOGGETTO CHE HA FREDDATO CON TRE COLPI ALLE SPALLE IL BRIGADIERE FRANCESCO ZIZZI, ED ERANO PRESENTI, QUANTOMENO CON UN RUOLO DI APPOGGIO, 2 SOGGETTI A BORDO DI…

Estratto dell'articolo di Clemente Pistilli per repubblica.it

 

[..]

 

aldo moro via fani

La commissione antimafia è partita dai risultati della seconda Commissione Moro, effettuando degli approfondimenti e cercando di colmare i troppi vuoti ancora presenti tanto sull'agguato quanto sulla successiva detenzione dell'esponente della Democrazia Cristiana, ipotizzando appunto un coinvolgimento nella vicenda della criminalità organizzata calabrese, della camorra di Raffaele Cutolo e della Banda della Magliana. Un'attività che ha portato i commissari ad ottenere per la prima volta una "precisa e leggibile planimetria della scena dei fatti", realizzata dalla polizia scientifica e determinante per le audizioni, unita "ad apposite rappresentazioni tridimensionali".

 

L'Antimafia ha inoltre ascoltato nuovamente Franco Bonisoli, appartenente sin dall’inizio alla colonna milanese delle Brigate Rosse, presente all’attacco del 16 marzo 1978, che da tempo ha finito di scontare la pena e che è considerato un uomo del tutto "recuperato", tanto che ha anche "avuto un dialogo e uno stretto rapporto con Agnese Moro, Vittorio Bachelet e i familiari di altre vittime".

agguato di via fani foto di mario proto

 

[...] L'Antimafia ha poi considerato che vi fosse, con altissima probabilità, sul lato destro di via Fani un soggetto, sempre a copertura dei quattro avieri, che ha freddato con tre colpi alle spalle il brigadiere Francesco Zizzi, e che vi fossero, quantomeno con un ruolo di appoggio, due soggetti a bordo di una moto Honda.

 

Ecco dunque anche l'attività che, più nello specifico, avrebbe svolto il crimine organizzato. La commissione ha audito l'ex boss Maurizio Abbatino, della Banda della Magliana, "Crispino", noto per la fiction "Romanzo Criminale" come "Il Freddo". Abbatino ha riferito che era pervenuta alla Banda una richiesta di Raffaele Cutolo, tramite Nicolino Selis che era detenuto con lui e aveva usufruito di una licenza. di interessarsi del sequestro dell’onorevole Moro. Ha aggiunto che era stato stabilito un contatto con l’onorevole Flaminio Piccoli, esponente dei dorotei e in quel momento presidente della Dc, e che aveva assistito a distanza a un incontro tra l’esponente democristiano e Franco Giuseppucci, uno dei fondatori della Banda, sul Lungotevere, specificando che, al termine dell’incontro, aveva saputo che il compito del gruppo criminale romano sarebbe stato quello di individuare il luogo dove Moro era tenuto in ostaggio.

 

via fani agguato

"Crispino" ha pure detto di aver detto a Giuseppucci che a lui non interessava una collaborazione simile, ma che lo stesso Giuseppucci gli aveva risposto: "Se riusciamo a fare una cosa del genere ci possiamo dimenticare di andare in carcere". Abbatino ha infine affermato che Giuseppucci aveva individuato l’appartamento che si trovava in via Montalcini, in zona Portuense, e che l’informazione era stata passata a Selis, "che l’avrebbe a sua volta girata a Raffaele Cutolo, il quale verosimilmente avrebbe informato l’onorevole Flaminio Piccoli".

 

[...]

 

Infine le valutazioni sul possibile ruolo nell'agguato di Giustino De Vuono, calabrese, arruolatosi giovanissimo nella Legione straniera francese, legato alla criminalità organizzata e con un vasto curriculum di reati comuni, ma anche responsabile del rapimento dell’ingegner Carlo Saronio, maturato nell’ambito dell’Autonomia operaia. "De Vuono - sostiene l'Antimafia - è stato indicato, sin dalle prime ore successive all’avvenuto sequestro, come implicato nell’operazione del rapimento dell’onorevole Moro, in veste di elemento di appoggio alle Brigate Rosse. In seguito, è stato considerato anche come soggetto eventualmente coinvolto nella tragica conclusione della vicenda".

AGGUATO DI VIA FANI - UNO DEGLI AGENTI DI SCORTA DI ALDO MORO

 

Un'ipotesi in cui pesa l’appunto esaminato dalla seconda Commissione Moro, inviato dal Centro informativo della Guardia di Finanza di Roma al Ministero dell’Interno già la sera del 17 marzo 1978, in cui venivano riferite le notizie acquisite da "una fonte confidenziale degna di fede", che aveva riferito circa la presenza di De Vuono, insieme a Lauro Azzolini e Rocco Micaletto, in quei giorni nella capitale e rendeva nota la probabile detenzione del sequestrato in una prima prigione munita di un garage, collocata a breve distanza da via Fani. Senza contare i tanti elementi comuni tra quell'appunto e quanto scritto il 16 gennaio 1979 dal giornalista Mino Pecorelli sul bollettino della sua agenzia Osservatorio Politico:

 

via fani archivio alberto coppo

"L’articolo "Vergogna buffoni", dedicato proprio al sequestro Moro, si conclude con la frase, enigmatica ma indicativa: Non diremo che il legionario si chiama “De” e il macellaio Maurizio. L’indicazione del "legionario" non può che riferirsi a De Vuono, che aveva militato in gioventù nella Legione straniera francese, mentre "Maurizio" era il nome di battaglia di Mario Moretti, poi condannato tra gli esecutori materiali dell’omicidio dello statista. Mino Pecorelli aveva ottimi contatti con i servizi di informazione ed il suo articolo sembra dimostrare che questi apparati, non molto tempo dopo i fatti e persino nei 55 giorni del sequestro, disponessero di importanti elementi di conoscenza in merito ai punti critici dell’intera vicenda". Per i commissari le possibili "terze presenze" nella vicenda Moro non erano dunque solo quelle della criminalità organizzata.

aldo moro

 

L'auspicio della Commissione è ora quello che nuovi elementi emersi e ipotesi fatte possano essere utili per le indagini ancora aperte presso la Procura e la Procura Generale di Roma.

VIA FANIaldo moroVIA FANI2VIA FANI RAPIMENTO MOROle auto di moro a via fani dopo l agguato delle brigate rosse

 

L AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MOROaldo moroL AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MOROL AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MOROGIULIO ANDREOTTI ALDO MOROL AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MOROaldo moroALDO MOROaldo moroaldo moroMORO VIA FANI

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARRACCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...