eva robins

AVETE MAI VISTO IL PORNO FANTA-POLITICO "LA CERIMONIA DEI SENSI", PASSATO ALLA STORIA (DELLA SEGA) PER L’ESORDIO NELL’HARD DI EVA ROBIN’S? - BARBARA COSTA: “SI FA CHIAMARE UNICAMENTE EVA, E NELLA LOCANDINA E' STROMBAZZATO COME “L’UNICO VERO ERMAFRODITO!” - IL CLOU DELLA CENA-ORGIA, CON ANTIPASTO DI FELLATIO, CON EVA ROBIN’S CHE SI SCATENA IN UN RAPPORTO NON SI SA SE FINO IN FONDO PENETRATIVO CON ANNJ GOREN…” - VIDEO

"LA CERIMONIA DEI SENSI" - VIDEO:

https://bit.ly/43jtD4m

 

Barbara Costa per Dagospia

 

eva robins nel film la cerimonia dei sensi

“Avete ridotto l’Italia a una montagna di m*rda!!!”, e se lo grida Gesù non solo c’è da crederci, ma da genuflettersi, e correre con Lui in strada, a manifestare, contro i politici, i potenti, i corrotti, industrialotti e alte cariche militari, untuosi e falsi, tutti, e clero compreso, clero vizioso e viscido, che fa Ultime Cene scatologiche e orgiastiche, con cortigiane nude, a 4 zampe, prone a ogni turpe circo sadomaso.

 

Ma rieccolo, il Gesù Cristo di prima, sempre più allucinato, pompato, scaz*ato, che li scaccia via, tutti 'sti p*rconi e relative m*gnotte, Gesù che però, ad esser sinceri, pure Lui ha commesso atti impuri, tra un miracolo e l’altro, tra ciechi e storpi e lazzari resi alla vita, Gesù ha sc*pato, con una, vieppiù tossica, da Lui salvata provvidenzialmente dallo stupro di una schiera di magnaccia, e questa fanciulla, si chiama Maria Maddalena.

sandy samuel

 

Dove trovare un Gesù più alterato, gasato, saldamente indomito nel redimere l’umanità dai suoi peccati? E se poi questa umanità è italiana, sessantottina pure se è il 1979, ubriaca di strategie della tensione e servizi segreti deviati e stragi di stato e appelli pipposi di "io so" pasoliniani, attorniati di ammucchiate fetish… questo Gesù è passato al cinema, al genere eccentrico, filone erotico barra lugubre, nella prima prova cinematografica del regista Antonio D’Agostino, uno che il porno assolutamente non lo voleva fare, anche se, dopo questo debutto – andato malissimo! – si è buttato per ripicca e disperazione (ma ottimi introiti) nel porno, arrivando a flirtare con quello zoorastico.

 

eva robins nel film la cerimonia dei sensi 4

Il film in questione è "La Cerimonia dei Sensi", che in origine si intitolava "Dimensione Delirio" e davvero questo titolo cassato avrebbe in pieno centrato quel che è un farneticante sgangherato calderone, a impianto cristologico, impasticcato di stomachevole e banale politichese. Film che è un porno ma che non doveva per il suo regista esser tale, bensì di denuncia, sociale, totale, di una Italia come la tacciava (ancora!!!) a fine anni '70 chi si fregiava impegnato e si pensava e esaltava senza il minimo dubbio dalla parte giusta della Storia (per me, sc*pavano poco).

la cerimonia dei sensi

 

L’Italia è da rovesciare, bruciare, intera da rivoluzionare, e che bello farlo da dietro la macchina da presa secondo un plot che, è chiaro, per il regista D’Agostino era il massimo e che fila come segue: siamo talmente rivoluzionari e all’avanguardia che ci rifacciamo a Gesù e a ciò che Pasolini ha salmodiato nei suoi ultimi film, ceeeeerto, e ci mettiamo la morale in scene immorali e di sesso che è brutto, sporco e cattivo: in questa maniera noi puri salviamo la Nazione dall’etico strapiombo.

 

la cerimonia dei sensi (3)

Sicché, per Antonio D’Agostino, Gesù torna sulla Terra non veramente ma (scelta parac*la) nella mente KO di uno stuntman in coma dopo un incidente stradale e stuntman che, tra la vita e la morte, sogna di essere un Gesù protestatario e agitatore che fa il casino che ho descritto prima, e che delirante partecipa alle manifestazioni politiche (nei '70 ci stavano fissati, e specie nelle grandi città, in strada a strillare e a menare perché qualcosa di meglio non si aveva da fare né da pensare) e un Gesù che è il Bene pure se transige il Sesto Comandamento. Un Gesù che il popolo italiano non aspettava altro, e ci va dietro, convinto. Un Gesù che dal Potere è fermato, infine chiuso in manicomio.

 

eva robins nel film la cerimonia dei sensi 5

Questo film è passato alla Storia non per il suo messaggio a cui il regista Antonio D’Agostino tanto teneva, e nemmeno per i mal di stomaco dei critici (che lo hanno recensito “squilibrato, irrisolto, ambizioso, eccessivo, surreale, trash”) ma per l’esordio nel porno di Eva Robin’s, che qui nemmeno si fa chiamare come nei porno successivi, Eva Coatti, il suo vero cognome, ma unicamente Eva, nella locandina strombazzato “l’unico vero ermafrodito!”.

 

Strano che il lungimirante D’Agostino non abbia sbraitato di fronte a tal decisione edoni-consumistica, ma forse non è potuto intervenire perché locandina e frame sono parte del massacro su questo film operato dai distributori, i quali, in netta contrarietà ai voleri del regista (che li denuncia) trasformano "La Cerimonia dei Sensi" in un porno fantapolitico, con scene hard aggiunte, realizzate con performer top secret. Il clou dell’ultima cena orgia, a antipasto di fellatio, con Eva Robin’s che sbuca da dietro un divano a forma di labbra e si scatena in un rapporto non si sa se fino in fondo orale e penetrativo con Annj Goren è, se non sbaglio, l’unica sequenza di sesso che D’Agostino avrebbe diretto.

 

eva robins nel film la cerimonia dei sensi

Invece i distributori ve ne immisero tantissime altre, massimamente porno, allungando la solfa dagli iniziali 86 minuti a un’ora e 53, con momenti senza audio, e mi dicono circoli una versione con pornoattori che fanno sesso non simulato sguazzanti in una vasca colma di polistirolo.

 

De "La Cerimonia del Sensi" ci sono tre versioni "ufficiali": quella originale del regista, una con sequenze soft (che talvolta passa persino in TV, ma purgata), e una con atti porno fatti e finiti. Ne esistono altresì versioni vendute ai mercati francese e spagnolo e, se i porno-guardoni d’oltralpe si sono potuti gustare spezzoni porno soft inseriti a caso ma in cui si denuda la pornostar Sandy Samuel, quelli spagnoli, oltre ad eccitarsi davanti a copule porno che con la trama un cavolo c’entrano, hanno in bonus la scena di un ritorno di Mussolini (da loro, Franco era caduto da poco…!), resuscitato dal Cristo protagonista rimbambito dai più destrorsi. Scena prontamente troncata dai censori governativi italiani.

eva robins anni 80la cerimonia dei sensi antonio d agostinoeva robins antonio zequilala cerimonia dei sensi (4)la cerimonia dei sensi (5)la cerimonia dei sensi eva robinsla cerimonia dei sensi (2)la cerimonia dei sensi 1la cerimonia dei sensi (7)la cerimonia dei sensi (6)la cerimonia dei sensi locandinaannj goren porn videoannj gorenla cerimonia dei sensi (1)la cerimonia dei sensi (9)la cerimonia dei sensi (8)la cerimonia dei sensieva robins nel film la cerimonia dei sensi 3

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)