laglio george clooney barack michelle obama roberto pozzi

LAGLIO COL BENE CHE TI VOGLIO – IL PAESINO SUL LAGO DI COMO BLINDATO PER LA VISITA DELLA FAMIGLIA OBAMA A CASA CLOONEY, MA IL SINDACO GODE: “CI GIOCHIAMO QUESTO JOLLY ORMAI DA 15 ANNI. OBAMA? IO DI CERTO NON LO INCONTRERÒ, SIAMO DEI MOSCERINI. MA SIAMO FELICI DI QUESTA PUBBLICITÀ” – CHISSÀ SE SONO FELICI ANCHE GLI ABITANTI: IL TRAFFICO SARÀ CHIUSO, COME LA SPIAGGIA E IL MOLO…

Emanuela Grigliè per “la Stampa”

roberto pozzi sindaco laglio 1

 

«Laglio caput mundi», scherza, ma neanche tanto, il sindaco Roberto Pozzi. Già nel radar degli appassionati di gossip hollywoodiano come residenza elettiva del divo George Clooney, il paesino sul lago di Como, 920 abitanti, entra ora anche nella mappa del potere. Qui è tutto già blindatissimo per lo sbarco imminente dell' ex presidente americano Barack Obama, atteso da sabato a lunedì per una mini-vacanza. In compagnia della famiglia, e quindi potere al quadrato, vista l' influenza ormai massima della moglie Michelle, che con "Becoming" è in corsa per il memoir di maggiore successo di sempre (più di 10 milioni di copie vendute). Presenti anche le due figlie, la 20enne Malia, reduce del primo anno ad Harvard, e Sasha, 18 anni.

la villa di george clooney a laglio

 

Gli Obama saranno ospiti a Villa Oleandra dai Clooney. George e Amal più i gemellini Ella e Alexander, due anni, sono arrivati a Como già martedì mattina. L' ex first family viene dalla Provenza, con volo privato fino a Malpensa. Per il trasferimento sul lago si ipotizza auto blindata scortata e la chiusura al traffico della vie che sbucano sulla statale Regina. Gli abitanti di Laglio si preparano a un weekend di fuoco.

 

BARACK OBAMA GEORGE CLOONEY

Ma del resto sono abituati, visto che oltre a essere molto pittoresco il comune comasco si è distinto anche per la tenacia con cui protegge gelosamente la privacy dei suoi cittadini onorari, ordinanza anti paparazzi compresa, con divieto di avvicinarsi a Villa Clooney e stop anche ai droni. «Ci giochiamo il jolly Clooney ormai da 15 anni - spiega il primo cittadino Pozzi - e quest' anno abbiamo un super jolly con l' arrivo addirittura di un ex presidente, un uomo che è ancora una delle persone più influenti al mondo.

 

laglio

Siamo molto orgogliosi, faremo di tutto per accoglierlo dignitosamente. Io di certo non lo incontrerò, siamo dei moscerini, ci mancherebbe. Ma ben felici di tutta questa pubblicità». Accoglienza che implica un dispiego di forze di sicurezza mai avuto prima, pari a quello di una visita di stato, e una logistica complicata dal fatto che il paesino è tutto stretto intorno a un' unica strada e al lago. «Ci stiamo organizzando con misure di sicurezza molto importanti, un protocollo concordato dal ministero dell' Interno e dalla prefettura di Como. Abbiamo chiesto di vietare alcuni spazi pubblici, tra cui i parcheggi dietro a Villa Oleandra». Sarà impossibile anche ai pedoni l' accesso alla spiaggia di Riva Soldino e al molo di Laglio.

 

BARACK E MICHELLE OBAMA

Non è previsto nessun incontro pubblico, difficile che ci sarà una qualche photo opportunity visto che quasi sicuramente gli spostamenti degli ospiti saranno via lago, dalla darsena privata dell' attore, ma chissà.

 

«Di sicuro Clooney gli mostrerà il lago portandolo a fare un giro in barca. L' idea che ci siamo fatti è che vedranno i fuochi della sagra di San Giovanni, che è l' evento della stagione da noi», aggiunge il sindaco. Si parla anche di un cena di beneficenza sabato sera, bocche cucite sui nomi degli chef convocati e degli ospiti attesi. Da tempo girano voci che vorrebbero Clooney puntare alla Casa Bianca, ipotesi smentita più volte ma alimentata dal supporto dell' attore al partito democratico e dell' impegno suo e dalla moglie, avvocatessa per i diritti internazionali, e diverse cause umanitarie.

 

laglio

Ma quello che si dirà con Obama non lo sapremo mai. Perché quello che succede a Laglio resta a Laglio. Dove la riservatezza è maniacale. «L' anno sorso c' erano ospiti Harry e Meghan (duchi di di Sussex, ndr) e non ce ne siamo neanche accorti», dice uno degli unici abitanti di Laglio che accetta di parlare. «Lo abbiamo saputo dal telegiornale. Clooney ha comprato tutto quello che c' era intorno alla sua villa, quindi non c' è più modo di avvicinarsi. Certo non ha potuto eliminare chi abitava già di fronte, loro vedono quello che succede, ma non raccontano niente. Quando George era fidanzato con la Canalis c' erano un sacco di giornalisti, pullman di gente che arrivava apposta. Oggi non è più così. C' è molto meno clamore, forse ci siamo abituati».

 

«Una delle caratteriste di noi laghèe è la proverbiale riservatezza», sottolinea Pozzi.

dettaglio villa di clooney a laglio

«Nessuno ferma mai George per strada o dice quello che fa. Del resto gli siamo molto riconoscenti, perché grazie a Lui con L maiuscola ci è cambiata la vita. Prima si lavorava solo come operai nelle aziende seriche oggi abbiamo il turismo, che vogliamo mantenere di qualità e non di massa. La tutela della privacy è anche tutela ambientale», conclude il sindaco, che deve scappare perché c' è il Time che lo cerca per un' intervista.

 

roberto pozzi sindaco laglio 2

Così Oltreoceano la fama di Laglio rimane idilliaca. Qui la scorsa estate (dopo un diniego iniziale per non interferire con la stagione dei matrimoni) è stato girato "Murder Mystery", produzione Netflix con Jennifer Aniston. Lago di Como supersta r.

villa clooney a laglioclooney laglioroberto pozzi sindaco laglio

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?