musumeci

“QUI HANNO CREATO DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO" - IL PRESIDENTE MUSUMECI INCALZA CONTE E LAMORGESE DOPO CHE A LAMPEDUSA HANNO TROVATO ALTRI 58 MIGRANTI POSITIVI: “IL GOVERNO RISPONDA O VADO DAI PM” – "L’ORDINANZA PER LA CHIUSURA DEGLI HOTSPOT? NON C'È UNO SCONTRO POLITICO TRA STATO E REGIONE, PERCHÉ LO STATO SIAMO NOI” - I SINDACI SICILIANI: "LE NOSTRE CITTÀ SONO BOMBE A OROLOGERIA. LA GENTE CI INSULTA..."

Michela Allegri per il Messaggero

 

musumeci

Per Nello Musumeci non è prova di forza politica, ma è una questione di principio che è pronto a fare valere in tribunale: il presidente della Regione Siciliana, che ha emanato un'ordinanza che dalla mezzanotte prevede la chiusura degli hotspot, dice che «non c'è alcuno scontro politico tra Stato e Regione, perché lo Stato siamo noi».

 

Ma poi in conferenza stampa accusa il governo di creare «campi di concentramento in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni», dove a inizio agosto è stata allestita una tendopoli da utilizzare per la quarantena dei migranti in caso di mancanza di posti negli altri centri. Intanto a Palazzo Chigi si ragiona sulla controffensiva: in settimana è previsto un Consiglio dei ministri nel quale l'esecutivo lavorerà all'impugnazione dell'ordinanza, considerata praticamente carta straccia.

migranti sicilia covid

 

Musumeci rivendica la correttezza: se la competenza sull'immigrazione è del governo - sostiene il Ministero - «quella sanitaria è in carico alla Regione - sottolinea invece il presidente della Sicilia - Io agisco come soggetto attuatore per l'emergenza Covid, quindi da un punto di vista sanitario e di salute pubblica», spiega. I toni ieri si sono fatti sempre più accesi: «Se i soggetti che sono chiamati a dare attuazione alla mia ordinanza non dovessero farlo ci rivolgeremo alla magistratura»

 

I NUMERI Musumeci arriva al sodo, elencando una serie di numeri: a Lampedusa ci sono altri «58 migranti positivi al Covid», mentre in tutta la Regione, ieri, c'è stato un incremento di 65 positivi. Non viene però specificato un dettaglio: la Sicilia è la regione con il minor numero di tamponi effettuati in rapporto alla popolazione.

migranti sicilia

 

I test sono stati fatti solo sul 6,57 dei cittadini, che è meno della metà della media nazionale del 13,29 per cento. Lo rileva un report dell'ufficio statistica del Comune di Palermo . I numeri drammatici snocciolati da Musumeci riguardano anche gli sbarchi: «Solo a luglio sono arrivati 7.067 migranti; a metà agosto, oltre tremila. Lo scorso anno ad agosto sono stati in totale 1.268; a luglio, 1.088».

 

musumeci almirante

Intanto, mentre la conferenza stampa era in corso, a Trapani faceva scalo la nave quarantena «Azzurra» con 602 profughi a bordo, mentre a Lampedusa l'Aurelia era costretta a rimanere in rada a causa del mare mosso. Il governatore siciliano annuncia poi l'istituzione di una task force che verificherà le condizioni igienico-sanitarie negli hotspot e nei centri:

 

«Se dovessero risultare idonei, verrebbe meno l'ordinanza, se sarà confermato quello che abbiamo visto non si potrà consentire che in quelle strutture vengano ospitati esseri umani», chiosa Musumeci. Il coordinatore è il professore Cristoforo Pomara, dell'università di Catania, nominato con l'ordinanza dell'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che prevede anche che «possano essere formulate proposte di chiusure o di riconversione delle strutture».

 

LE REAZIONI Il primo a commentare è stato Matteo Salvini: «Massimo sostegno a Musumeci che ha chiuso tutti i centri di accoglienza, chiedo agli amministratori della Lega di fare lo stesso». Poi è il turno di Giorgia Meloni: «Se gli esponenti del governo pentapiddino non sono in grado di difendere i confini, siano loro ad andare a casa. Blocco navale subito». Il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, oggi in Sicilia, invita invece Musumeci al «decoro istituzionale: ha parlato di campi di concentramento, si informi e misuri le parole».

CANALE SICILIA MIGRANTI

 

LA DIFFICILE SFIDA DEI SINDACI SULL'ISOLA

FELICE CAVALLARO per il Corriere della Sera

 

Approda la motonave in arrivo da Lampedusa e s' infuria la sindaca grillina della città di Pirandello e Camilleri mentre, come deportati, i migranti vengono ammassati fra le transenne della banchina.

 

CANALE SICILIA MIGRANTI

S' arrabbia Ida Carmina anche a costo di sposare la tesi di Nello Musumeci sulla chiusura degli hotspot: «Come si fa a trasferire a Porto Empedocle uno stuolo di migranti se il governo sa che arrivano da un focolaio con 58 positivi?». È uno dei quesiti che echeggia nel giorno della polemica contro l'ordinanza del governatore. Bersaglio di parole pesanti come pietre, stando al deputato dem Carmelo Miceli, responsabile Sicurezza del partito democratico: «Propaganda e provocazione gratuita, utile solo a creare allarmismo».

 

Ma da altre pietre sembra essere partita la controffensiva di Musumeci. Quelle volate sabato scorso al centro accoglienza di Lampedusa. Migranti contro migranti. Eritrei contro nigeriani. Tunisini contro subsahariani. Tutti in lotta per un angolo all'ombra di un albero, di un metro per piazzare il materassino di gomma per la notte. Effetto del sovraffollamento: 1.200 ospiti con 120 brandine in baracche fetide e bollenti.

migranti canale di sicilia

 

Da questo dato bisogna partire per cogliere l'amarezza della sindaca di Porto Empedocle che si sgola con i suoi, chiamando il vice ministro Cancelleri, cercando il premier Conte: «Non potete metterci nelle condizioni di pericolo in cui viviamo. L'altra sera sono scappati a decine dal porto. Molti non si sa dove siano finiti. Tanti si sono presentati in piazza la sera a ballare durante una manifestazione. Con la polizia che li inseguiva. Un pandemonio. Che agosto offriamo ai turisti?».

 

ignazio la russa nello musumeci (2)

Basta spostarsi di poco per cogliere altrettanta amarezza nella sindaca di Favara, la giovane grillina Anna Alba alle prese con i balordi (si spera) che hanno incendiato un barcone di migranti piazzato davanti a un convento come simbolo di solidarietà e riflessione: «Tutto in fumo. Ci auguriamo che non si tratti di razzisti perché noi abbiamo dimostrato di non esserlo. Ma il governo non può lasciare soli i sindaci davanti a questo disastro e, pur considerando l'ordinanza di Musumeci un errore da un punto di vista giuridico, dico che la realtà dei centri sovraffollati è intollerabile».

 

migranti a lampedusa 2

Probabilmente con sorpresa dei vertici del Movimento, è la stessa posizione del sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, anche lui pentastellato, amareggiato a tal punto da avere inviato ieri sera una lettera ufficiale al premier Conte a nome dell'intero consiglio comunale chiedendo la chiusura immediata del Cara di Pian del Lago, il centro dove si ripetono scontri con la polizia e fughe in massa. Gambino descrive la sua come «una città sempre accogliente e solidale», ma spiega che «adesso i livelli di tensione sono diventanti troppo alti, come ho scritto al ministro Lamorgese che ha solo intensificato un po' i controlli per contenere le fughe».

 

migranti lampedusa 1

Severo il giudizio rimbalzato su Palazzo Chigi: «Questa politica sorda alle richieste dei sindaci ci mette in grandi difficoltà con la nostra gente. Ogni mattina attraversiamo il portone del Comune inseguiti da improperi per la presenza dei migranti. Le nostre città stanno diventando delle bombe a orologeria. Occorre parlare con Bruxelles, come lei ha dimostrato di saper fare...».

 

Non manca il «fuoco amico» che imbarazza anche il responsabile sicurezza dem Miceli perché in una nota rivolta a Musumeci lo invita a visitare proprio il Cara di Caltanisetta «dove tutto funziona benissimo». Senza sapere della lettera inviata a Palazzo Chigi. Prova di un paradosso che lambisce la Chiesa con alcuni parroci muti, altri turbati e tanti altri ancora schierati come Don Lorenzo nella parrocchia di San Francesco a Siracusa, rigido con i fedeli: «Non venite a Messa, se gioite per l'ordinanza di Musumeci».

MUSUMECI SALVINI MELONI BERLUSCONI nello musumeci luca barbareschi

 

 

salvini musumeciMUSUMECI E SGARBI lerner musumeci

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…