taranto ilva torino morti sul lavoro milano fattorino just eat

LAVORARE UCCIDE – LE MORTI BIANCHE SONO UNA STRAGE INFINITA: A TARANTO UN OPERAIO DELL’ILVA DI 28 ANNI MUORE SU UNA GRU DOPO L’IMPATTO CON UNA FUNE D’ACCIAIO. A TORINO UN TECNICO CADE NELLA FOSSA DI UN VANO ASCENSORE – INTANTO A MILANO UN FATTORINO DI “JUST EAT” PERDE UNA GAMBA PER…

1 - È UNA STRAGE INFINITA MUOIONO SUL LAVORO UN OPERAIO DELL' ILVA E UN TECNICO A TORINO

Elisa Forte e Federico Genta per “la Stampa

 

ILVA

Nel giorno in cui la procura di Padova ha iscritto nel registro degli indagati sette persone per l' incidente nelle acciaierie, altri due nomi si aggiungono alla lunga lista delle morti per infortunio. Tragedie sul posto di lavoro, colleghi e famiglie distrutte dal dolore. Succede a Taranto come a Torino.

 

«La strage legale»

ANGELO RAFFAELE FUGGIANO MORTO ILVA

Da ieri ci sono altri due piccoli orfani dell' Ilva. Al loro fianco, ci sono i Tamburi battenti: donne e uomini, madri e padri che hanno formato un nuovo sodalizio anti-Ilva. Su decine di lenzuola esposte sui loro balconi ai Tamburi, nel rione che ospita da oltre cinquant' anni il colosso siderurgico più discusso d' Italia, scrivono «Basta alla strage legale».

 

Dentro alla fabbrica, ancora una volta tragico luogo di morte per i suoi lavoratori, regna il dolore. Profondo e silenzioso. All' Ilva è il giorno dell' ennesimo lutto. L' ultima vittima avrebbe compiuto 28 anni a dicembre: è morta su una gru, mentre era al lavoro sotto il sole di maggio e a pochi metri dall' immenso blu del mare di Taranto.

ILVA DI TARANTO

 

Angelo Raffaele Fuggiano, giovane marito e papà di due bambini piccoli, un maschietto e una femminuccia, viveva poco distante dallo stabilimento siderurgico. Era nato ai Tamburi: viveva lì con la sua famiglia.

 

PROTESTA DEGLI OPERAI DELL ILVA

Tra le polveri rosse e i wind-days, le giornate nelle quali il vento soffia forte, le scuole restano chiuse e i residenti devono tapparsi a casa per evitare le sostanze chimiche. Era cresciuto respirando quei veleni, ma aveva un lavoro grazie a quella fabbrica.

 

ILVA MUORE OPERAIO

La dinamica

Angelo è morto colpito alle spalle: una fune d' acciaio sarebbe saltata in fase di ancoraggio dalla macchina scaricatrice colpendolo alla schiena. L' impatto violentissimo ha vanificato ogni tentativo di soccorso.

ILVA DI TARANTO jpeg

 

L' incidente è avvenuto al quarto sporgente degli impianti marittimi mentre l' operaio stava cambiando la fune a una delle gru che scaricano i minerali che servono alla produzione dell' acciaio, ferma da due giorni.

 

IMPIANTO ILVA A TARANTO

La notizia ha l' effetto di una bomba per migliaia di operai mentre è in corso la quarta delle 10 giornate di assemblee. La morte del giovane operaio di Ferplast, azienda dell' indotto, irrompe mentre sul caso Ilva si giocano due partite: da una parte la trattativa sulla cessione dello stabilimento pugliese ad Arcelor Mittal, dall' altra il contratto di governo M5S-Lega che segna il suo destino nella «riconversione economica basata sulla chiusura delle fonti inquinanti».

ILVA

 

Fim, Fiom, Uilm e Usb ieri hanno proclamato uno sciopero che proseguirà fino alla conclusione del primo turno di oggi. «Sicurezza al centro della vertenza», ha tuonato l' arcivescovo Filippo Santoro. «C' è ancora molto da fare».

E a Torino un altro morto Angelo non è l' unica vittima di ieri. A Torino un attrezzo cade nella fossa di un vano ascensore. Poi il colpo più pesante e sordo di un corpo che precipita per sei metri. Massimo Drogo, 48 anni di Torino, era un tecnico esperto.

CADE IN VANO ASCENSORE E MUORE

 

Dipendente di una ditta specializzata con alle spalle mezzo secolo di storia, è morto ieri mattina dopo essere caduto mentre stava lavorando al primo piano di una palazzina Anni 50, quartiere Mirafiori.

 

È successo tutto sotto gli occhi di un giovane collega: «Ero sul tetto della cabina che avevamo appena sostituito - racconta -. Ho sentito i rumori sotto di me, quando sono corso di sotto per aiutare Massimo, lui non mi rispondeva più».

ILVA

 

La vittima, forse sbilanciata quando gli è scappata di mano la chiave inglese, oppure colpito da un malore, ha sbattuto la testa: i soccorsi sono arrivati in pochi minuti ma non c' era più nulla da fare.

 

I titolari dell' azienda, adesso, parlano di una tragedia imprevedibile, malgrado tutte le norme di sicurezza fossero rispettate. La procura ha disposto l' autopsia, ma pare una storia come tante in una Torino che nel 2017 è risultata la terza città italiana con più morti sul lavoro. Altri ventuno, i casi, soltanto nei primi tre mesi di quest' anno.

 

 

2 - FINISCE SOTTO A UN TRAM DURANTE UNA CONSEGNA FATTORINO DI JUST EAT PERDE UNA GAMBA

Monica Serra per “la Stampa

 

just eat

Correva verso l' ennesima consegna, l' ultima. Per una manciata di spiccioli ha perso una gamba a 29 anni un rider di «Just Eat», in seguito a un grave incidente stradale con due tram.

 

Una tragedia che conferma i rischi che affrontano questi giovani lavoratori, in bici o in moto, senza tutele. E ancora in cerca di un' identità contrattuale, dopo la recente sentenza del Tribunale di Torino che non ha riconosciuto loro lo status di lavoratori subordinati, facendoli rientrare nella categoria degli autonomi.

 

FATTORINO JUST EAT SCHIACCIATO TRAM 1

Ma anche vittime di un sistema di guadagno a chiamata che impone ritmi forsennati e che spesso "spinge" questi giovani, molti dei quali stranieri, a non osservare le più elementari regole del codice della strada.

 

L' incidente è avvenuto poco dopo l' ora di pranzo in via Ludovico Montegani, nel quartiere Stadera, alla periferia sud di Milano. Secondo la prima ricostruzione della polizia locale, sembra che il 29enne, milanese, ma originario della provincia di Napoli, sia stato travolto da un tram della linea 3 mentre, in sella al suo scooter Honda Sh 125, stava tentando il sorpasso di un altro tram che si trovava davanti a lui.

FATTORINO JUST EAT SCHIACCIATO TRAM 2

 

L' Atm, l' azienda che gestisce i trasporti locali a Milano, ha precisato che il fattorino è rimasto schiacciato tra i due convogli. Probabilmente non si è accorto del mezzo che arrivava nella direzione opposta. In quel tratto la strada non è asfaltata, ma ci sono masselli di pietra che rendono ancora più difficile mantenere il controllo delle moto vicino ai binari del tram.

FATTORINO JUST EAT SCHIACCIATO TRAM

 

Per estrarre il corpo del ragazzo rimasto incastrato tra le ruote e i binari è stato necessario l' intervento dei vigili del fuoco. I soccorritori del 118 lo hanno trasportato d' urgenza all' ospedale Policlinico.

 

Il 29enne è sempre rimasto cosciente, ma i medici non sono riusciti a salvargli la gamba, che è stata in parte amputata. È finito in ospedale anche il conducente del tram che, sotto choc, è stato aggredito con un pugno da un passante.

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...