missouri - proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia

BLACK IS BACK - LA MORTE DI MICHAEL BROWN IN MISSOURI PER MANO DELLA POLIZIA HA MANDATO IN TILT GLI AFROAMERICANI: “CI VOGLIONO MORTI O DISOCCUPATI: L’AMERICA SENTIRÀ LA NOSTRA RABBIA” - LA QUESTIONE RAZZIALE, MAI RISOLTA NEGLI USA, SI RIAPRE CON UN NERO ALLA CASA BIANCA (VIDEO DELLA MORTE)

IL VIDEO DELLA MORTE DI MICHAEL BROWN

 

Paolo Mastrolilli per “La Stampa”

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia

«Sentiranno la nostra rabbia». Nella bocca di Orlando non è rimasto nemmeno un dente sano, ma solo una corona di spuntoni metallici per masticare, e sulle braccia spiccano i tatuaggi che in genere marcano i membri delle gang. Sta camminando con due amici lungo Canfield Drive, vicino all’asfalto ancora macchiato di sangue, dove il 9 agosto scorso è morto il diciottenne nero Michael Brown. Va verso West Florissant Avenue, l’arteria principale del traffico a Ferguson, per partecipare alla protesta contro la polizia e chiedere l’arresto di Darren Wilson, l’agente che ha sparato a Mike.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  9missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 9


Comincia così, con questo avvertimento, la sua notte di guerriglia urbana, che sta riportando gli Stati Uniti agli scontri razziali degli Anni 60. In mezzo alla strada, un memoriale improvvisato fatto di candele ricorda Brown e gli augura di riposare in pace; sul lato c’è una croce di legno, con sopra scritto: «Attenzione, poliziotto killer in circolazione».

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  8missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 8

La famiglia di Michael ha appena lasciato trapelare i risultati dell’autopsia che ha commissionato a un suo consulente: almeno sei proiettili hanno colpito il ragazzo, e quello che l’ha ucciso è stato sparato alla testa, mentre lui si chinava. Un’esecuzione, in pratica, che confermerebbe la versione secondo cui Brown aveva alzato le mani e si era arreso. Opposta la versione che arriva invece dagli amici di Wilson: aveva fermato Mike perché camminava in mezzo alla strada, e lui lo aveva aggredito.

 

Aveva cercato di strappargli la pistola, e a quel punto era partito un colpo. Dapprima il ragazzo, che aveva appena rubato una scatola di sigari e fumato marijuana, era fuggito. Ma poi era tornato, caricando l’agente e sfidandolo: «Cosa fai, mi spari? Non hai il coraggio». Stavolta, però, Wilson aveva sparato, per difendersi.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  7missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 7

 

«E voi - ci dice Chapman Bey, un vicino di casa di Brown - credete a queste fesserie? Io ero qui, e ho sentito almeno undici colpi. La verità non ve la dicono, perché sanno che l’America salterebbe in aria. Stanno ammazzando i fratelli neri ovunque, dalla Florida al Missouri, e quando non li ammazzano li lasciano senza lavoro. Quanto ancora dovremmo sopportare?».

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  6missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 6


Il sole è calato, e fra tre ore comincia il coprifuoco ordinato dal governatore del Missouri Jay Nixon. Le vetrine dei negozi, saccheggiati nei giorni scorsi, sono coperte da tavole di legno, e la polizia sta schierata con i blindati in cima alla collina sopra West Florissant. La gente grida: «No justice, no peace», niente pace senza giustizia. Chiede l’arresto e il processo di Wilson.

 

Poi sfida gli agenti: «Non sparate, abbiamo le mani alzate». La rabbia colma l’aria, ma tra i manifestanti ci sono anche famiglie con bambini. È una folla divisa: la maggioranza marcia pacifica, ma ogni tanto compaiono ragazzi con le maschere sul volto che provocano. Scoppia una rissa, fra un gruppetto di giovani e chi li invita alla calma: «Questi - dice Dwayne, un disoccupato di Canfield Drive - sono pieni di droga, ubriachi.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  5missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 5

 

Dicono che c’è gente venuta da fuori, membri delle gang, per provocare disordini. Non lo so, ma sono idioti, perché rovinano una protesta legittima e necessaria». Vicino a lui c’è Crystal, una signora rotonda di 55 anni, che è venuta qui con le figlie: «Stiamo tornando agli Anni 60, il movimento per i diritti civili. Era ora, perché da decenni l’America fa finta che il problema razziale non esista più, mentre invece è sempre più grave. Vogliamo l’arresto dell’agente Wilson, ma non basta. Chiediamo di poter gestire le nostre comunità, riequilibrare la politica del Paese».

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  4missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 4missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  34missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 34

 

A Ferguson, ad esempio, l’80% della popolazione è nera, ma il 95% degli agenti di polizia è bianco: «Gli abusi - denuncia Crystal - sono quotidiani. Io sono stata arrestata e tenuta due giorni in prigione perché la mia patente di guida era scaduta. Ma dove altro succede questo? Mi vedete? Sono una cinquantenne grassa, con tre figlie, che sopravvive facendo le pulizie in un edificio: merito di finire il galera perché la mia patente è scaduta?». 


Intorno sembra insieme una festa, con canti e canne, e una sommossa, con auto che sgommano e ragazzi che alzano i pugni. Una giovane mostra un cartello: «Mike Brown si era arreso, perché adesso è morto? Hands up, don’t shoot», le mie mani sono alzate, non mi sparate. Sopra un palo della luce qualcuno ha appeso un disegno dello Zio Sam, con la faccia trasformata in teschio: «Impara a conoscere il tuo nemico», dice la scritta, come se l’America fosse nemica di questi americani, solo per il colore della loro pelle: «No justice, no peace». Sentiamo uno scoppio alle spalle, e ci voltiamo di scatto preoccupati: ma sono fuochi d’artificio, accesi da qualche idiota.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  33missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 33


Risaliamo West Florissant, verso le postazioni della polizia, che nel frattempo si sono riempite di agenti con le maschere antigas e i fucili imbracciati. Sono passate da poco le nove, quando arriva un’altra esplosione. L’odore penetrante e asfissiante, le lacrime che gonfiano subito gli occhi, chiariscono che stavolta non è uno scherzo. Per qualche motivo, la polizia ha deciso di caricare.

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  32missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 32

La manifestazione pareva pacifica, anche se dura, ma il capo nero degli agenti, Ronald Johnson, ha ordinato di finirla: sostiene che i provocatori hanno saccheggiato un McDonald’s, lanciato bottiglie molotov contro i suoi uomini e assalito il suo posto di comando. In pochi minuti, West Florissant diventa un terreno di guerriglia urbana. Crystal scappa via con le figlie, mescolandosi al panico della gente comune venuta a rivendicare i propri diritti; Orlando si cala una bandana bagnata sopra al naso, e comincia a raccogliere i candelotti lacrimogeni per rilanciarli contro i poliziotti. Qualcuno inciampa, cade, piange e chiede aiuto. Il latte di un McDonald’s viene rubato, oppure offerto, per lavare la faccia di chi è rimasto soffocato dai gas. 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  31missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 31


È il caos, la paura di non sapere dove girarsi. Perché al rumore dei candelotti lanciati dalla polizia, si unisce adesso quello distinto dei colpi di pistola. Qualcuno sta sparando, a caso, dalla folla. Come in una falange, le forze più deboli sono rientrate nei ranghi, cercando rifugio nelle retrovie; quelle più violente invece avanzano, sfidando gli agenti. Un poliziotto punta il fucile contro un giornalista e urla: «Smetti di riprendere, o ti sparo».

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  30missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 30

 

I colleghi intervengono, lo calmano, aiutano il reporter ad attraversare le linee. Gli spari adesso arrivano dal fianco della collina: i manifestanti violenti hanno aggirato la linea degli agenti, e puntano verso il centro comando di Ronald Johnson. Almeno trenta colpi di pistola risuonano chiari, due persone cadono. La differenza con la guerra è che qui non esiste un fronte.

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  3missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 3

Gli spari fischiano da tutte le parti, e il ragazzo che prima sembrava un manifestante impegnato a difendere i diritti civili, adesso magari ti punta la canna contro solo per togliersi lo sfizio di levarti di mezzo. Perché può, inebriato dalla rabbia e dal caos, che lo circonda e lo protegge. Anche la polizia allora alza i fucili: proiettili di gomma, ma vai a capirlo, in mezzo al panico. Ti butti per terra, dietro un muretto, come insegnano sotto le armi per diventare un bersaglio meno facile.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  29missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 29


La battaglia di West Florissant va avanti così, per due ore e mezza. Il tranquillo parcheggio davanti a un Dollar Store per famiglie povere, dove avevamo lasciato la macchina pensando che fosse abbastanza lontano dai guai, è diventato un pezzo del fronte. Chissà cosa ritroveremo, alla fine. Gli elicotteri volano bassi, sopra le teste della gente, che illuminano con i loro fari. Ti senti braccato, raggiunto: alzi le mani e la tessera da giornalista appesa al collo, sperando di evitare equivoci. L’avanguardia del fronte della polizia ci raggiunge e ci supera: «Adesso ti metti dietro quella macchina, lassù al bivio, e aspetti finché non ti diciamo che puoi muoverti. Perché qui sparano, noi andiamo dentro, e non credo che tu vuoi restarci».


È un miracolo, quando verso le undici e mezza finisce la battaglia, che per terra siano rimasti solo feriti. Il presidente Obama decide di interrompere la vacanza a Martha’s Vineyard e tornare a Washington, perché questa è la crisi razziale che rischia di rovinare la sua eredità storica. Il governatore Nixon annuncia: domani niente coprifuoco, ma i soldati della Guardia Nazionale occuperanno le strade. La sfida continua.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  28missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 28missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  27missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 27

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA