ruiz joshua

“SONO SOLO UN TIPO GRASSOTTELLO. È DA QUANDO SONO NATO CHE MI SOTTOVALUTANO” – IL NEOCAMPIONE MONDIALE DEI PESI MASSIMI ANDY RUIZ DEMOLISCE I CLICHÉ SULL’OBESITÀ (E SUI PUGILI CON LA PANCETTA) -  IN UN LIBRO UNO STORICO RACCONTA IL RAPPORTO CON IL GRASSO IN ECCESSO: DA SEGNO DI BENESSERE A SINTOMO DI STUPIDITÀ (TRUMP, CHE NON E' CERTO MAGRO, DILEGGIA GLI AVVERSARI PER I CHILI DI TROPPO) - INVECE PER I MEDICI... - VIDEO

 

ruiz

Giuliano Aluffi per il Venerdì-la Repubblica

 

«SONO solo un tipo grassottello. È da quando sono nato che mi sottovalutano» spiegava Andy Ruiz in un’intervista su YouTube a fine maggio, pochi giorni prima dell’incontro di boxe nel quale ha messo al tappeto un gigante dal fisico scultoreo, Anthony Joshua, diventando campione mondiale dei pesi massimi. Pochi avrebbero scommesso su quell’esito, proprio per l’evidente differenza nel fisico dei due contendenti. Pregiudizi e cliché sull’obesità non sono però una novità della nostra epoca, così basata sulla visualità.

 

Affondano invece le loro radici nella storia millenaria della civiltà, come mostra il saggio Fat: A Cultural History of the Stuff of Life (Grasso: una storia culturale della materia della vita, Reaktion Books) di Christopher Forth, docente di storia all’Università del Kansas. «Proprio i pugili sono un buon esempio di come nascano questi stereotipi» spiega Forth. «Nell’arte vasaria dell’antica Grecia erano gli unici atleti a essere raffigurati con la pancetta.

ruiz joshua

 

E studi come quelli di Karl Grossschmidt della Medical University di Vienna, capaci di risalire dagli isotopi presenti nel collagene delle ossa dei gladiatori dromani agli alimenti che questi avevano ingerito, rivela una dieta ricca di carboidrati, soprattutto orzo e legumi: ciò aumentava il grasso sottocutaneo, che nella lotta dava una protezione contro i colpi degli avversari». Siccome nell’antichità pugili e gladiatori non erano considerati come i più acuti tra gli uomini, nacque l’associazione – indebita – tra grasso corporeo e scarsa intelligenza.

 

ruiz joshua

«Come se il grasso, oltre a isolare da pugni e fendenti, ottundesse anche la percezione del mondo». L’associazione si estendeva anche agli animali: «Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia del 78 d.C. scrive che quelli con un addome molto grande sono meno intelligenti dei più snelli» dice Forth. «Questo perché nelle società agricole gli animali grassi sono quelli messi all’ingrasso perché l’uomo se ne cibi. E la loro vita passiva non evoca il rispetto suscitato, per esempio, dai predatori selvatici». In altri casi però la grassezza era un vanto. Nelle camere funerarie sotto i templi costruiti a Malta tra il 3500 e il 2500 a.C, sono state trovate statuette – come la donna dormiente dell’Ipogeo di Hal-Saflieni – dalle fattezze assai rotonde, che secondo gli archeologi sottolineano sia lo status altolocato della persona sepolta sia il desiderio che questa abbia una vita felice nell’oltretomba, priva di ristrettezze alimentari.

ruiz

 

«Il grasso corporeo come indice di bellezza è tipico anche di certe zone dell’Africa: nel XIV secolo, a proposito delle donne della tribù nomade berbera dei Bardama, il grande viaggiatore marocchino Ibn Battuta scriveva: “Sono le donne più belle e hanno le figure più eleganti; sono bianche e molto grasse. Si cibano di latte e miglio”. La grassezza era status symbol anche tra gli indiani di alta casta, e questo, nel XIX secolo, risultava incomprensibile ai dominatori inglesi» sottolinea Forth. «Nello stesso periodo, e fino al Novecento, in Turchia le donne venivano sottoposte a cure ingrassanti per renderle più desiderabili secondo il canone di bellezza locale».

 

FORTH COVER

In Occidente invece già dall’Ottocento si inizia a inquadrare la pinguedine come un problema di salute. Con alcune esagerazioni: per il medico William Wadd, autore nel 1829 del trattato Comments on Corpulency, i bevitori obesi rischierebbero addirittura l’autocombustione, per un mix letale tra il grasso e l’alcol. «Nonostante la forzatura, questo è comunque uno dei segni del passaggio a una visione più scientifica: il corpo come una macchina che si alimenta bruciando grasso, e l’obesità come un problema fisico-meccanico, più che come un tratto connaturato all’individuo». Nell’800 si inizia a studiare seriamente il metabolismo, vengono introdotte le tavole con l’altezza e il peso e lo statistico Adolphe Quetelet introduce il concetto di rapporto tra peso e altezza che fu la base per la definizione – nel 1972 – del Bmi, l’indice di massa corporea (corrisponde al peso in chilogrammi diviso per il quadrato dell’altezza in metri. Un Bmi tra 25 e 30 indica sovrappeso, superiore a 30 obesità).

 

Se nella pittura cristiana della Controriforma il motivo del memento mori (ricordati che devi morire) consiste in un teschio ammonitore che fa capolino in lussureggianti nature morte, una copertina del 1909 di Physical Culture mostra un uomo assai in carne accompagnato dal testo «La malattia e una morte precoce sono in agguato in un grande stomaco». «Da “materia della vita” il grasso è ormai visto come “materia della morte”» osserva Forth.

 

PHYSICAL CULTURE RIVISTA

«Nel 1908 il medico inglese Caleb Saleeby scrive che le cellule del grasso sono “meno vive” delle altre, che il grasso non dovrebbe essere considerato un “tessuto vivente” e che l’uomo corpulento trascina con sé un mucchio di materia “morta”, che disturba il funzionamento della macchina del corpo». Nella prima metà del ‘900 gli scompensi dell’obesità vengono evidenziati anche dalla psicologia. «Lo stereotipo che i grassi siano persone più allegre delle altre viene smentito dalla psicoanalista tedesca Hilde Bruch: i suoi studi, rilanciati da riviste come Life, negli anni Quaranta e Cinquanta rivelano come il cibo spesso sia la compensazione per qualche privazione affettiva o frustrazione».

 

DONNA DORMIENTE IPOGEO HAL SAFLIENI

Più tardi, nel 1976, si inizia a parlare di «epidemia di malattie cardiache» con l’obesità come causa principale in un articolo su The Times. Dieci anni dopo l’obesità viene segnalata come fattore di rischio per il diabete, e si prosegue fino a oggi con i richiami dell’Oms. Eppure, nonostante la consapevolezza odierna della serietà di questo problema, l’irrisione dell’obesità è ancora ubiqua e trasversale agli schieramenti ideologici. «Trump, che non è certo magro, ha più volte dileggiato in pubblico, per i loro presunti chili di troppo, sia politici nemici che persone dello spettacolo (come Kim Kardashian).

donald trump twitter 4

 

E alcuni opinion maker e vignettisti democratici hanno fatto lo stesso, rappresentando l’elettore medio trumpiano come una persona ottusa e grassa» spiega Forth. «Forse il simbolo più evidente di come questo antichissimo stigma sia così difficile da estirpare è una campagna del 2009 degli animalisti della Peta (People for Ethical Treatment of Animals), che ritrae una donna obesa in bikini sulla spiaggia accanto alla scritta: “Salvate le balene. Perdete il grasso, diventate vegetariani”». Una risposta meno drastica dei pugni di Andy Ruiz l’ha data lo scrittore francese Raoul Mille: nella sua biografia Gros et heureux de l’être (grasso e felice di esserlo) scrisse «Noi obesi sappiamo di essere mortali, sono gli altri che immaginano di non esserlo».

kim kardashiankim kardashian 2ruiz joshuaruiz joshuaruiz joshuaruiz joshuaruiz joshuaruiz joshua

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO