sam altman

IL LICENZIAMENTO DI SAM ALTMAN DA OPENAI E’ AVVENUTO DOPO CHE ALCUNI RICERCATORI DEL GRUPPO HANNO ALLERTATO IL CDA SU UN NUOVO PROGETTO DELL’AZIENDA, CHIAMATO Q* (SI LEGGE “Q STAR”), SU UN TIPO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE MOLTO VICINA ALL’”AGI”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERALE CHE UN GIORNO POTREBBE REPLICARE E SORPASSARE LE CAPACITÀ UMANE - MENTRE L’IA GENERATIVA SI BASA SU MODELLI PREDEFINITI, L’AGI SI ADATTA A NUOVE SITUAZIONI SENZA ADDESTRAMENTO - SU X, CIRCOLA ANCHE LA CLIP DEL 16 NOVEMBRE SCORSO, IN CUI ALTMAN DICE: “QUELLO CHE ABBIAMO CREATO È UNO STRUMENTO O UNA CREATURA?” - MORALE DELLA FAVA: SAM ALTMAN È STATO LICENZIATO DAL CDA E CINQUE GIORNI DOPO È TORNATO AL SUO POSTO. PIÙ FORTE DI PRIMA…

 

1 - INTELLIGENZA ARTIFICIALE, L’AZZARDO DI ALTMAN OPENAI E IL PROGETTO Q* PER LA MENTE SOVRUMANA

Estratto dell’articolo di Pier Luigi Pisa per “la Repubblica”

 

sam altman.

Qualche giorno prima che Sam Altman venisse licenziato da OpenAI, alcuni ricercatori hanno comunicato al consiglio di amministrazione dell’azienda una scoperta scientifica che - stando alle fonti citate da Reuters […] - potrebbe costituire un pericolo per l’umanità. La loro lettera avrebbe innescato un “colpo di stato” da parte del consiglio, che all’epoca era composto da Altman e altre cinque persone.

 

Almeno in quattro - il direttore scientifico di OpenAI Ilya Sutskever, la sostenitrice dell’Altruismo effettivo Helen Toner, l’esperta in robotica Tasha McCauley e l’imprenditore Adam D’Angelo hanno votato per rimuovere con urgenza l’ad dell’azienda, Sam Altman, preoccupati dal fatto che potesse commercializzare una potente tecnologia senza valutare i suoi rischi. Vale la pena ricordare che proprio Altman, alla guida dell’azienda dal 2019, ha trasformato OpenAI da laboratorio sull’intelligenza artificiale non profit ad azienda a caccia di profitti del valore di mercato di 86 miliardi di dollari.

sam altman ilya sutskever

 

Nella lettera dei ricercatori di OpenAI […] si farebbe riferimento a un nuovo progetto dell’azienda, chiamato Q* (si legge Q Star), che riguarderebbe un tipo di intelligenza artificiale molto vicina all’AGI: così viene chiamata l’intelligenza artificiale generale che un giorno si pensa potrà replicare - e in alcuni casi sorpassare - le capacità umane.

 

OpenAI, fondata a San Francisco nel 2015 da un gruppo di ricercatori e imprenditori, tra cui Sam Altman ed Elon Musk, è diventata famosa nel mondo per la sua intelligenza artificiale generativa capace di scrivere (ChatGpt) e creare immagini (Dall-E) come farebbe un essere umano. Ma la sua vera missione, fin dall’inizio, è quella di raggiungere l’AGI «per il bene dell’umanità».

 

sam altman

OpenAI definisce l’AGI come un sistema autonomo che supera gli esseri umani «nella maggior parte delle attività che hanno un valore economico». Mentre l’intelligenza artificiale generativa si basa su modelli predefiniti, e imita la creatività umana senza comprendere realmente il significato di ciò che crea, l’AGI è un tipo di intelligenza artificiale più avanzato che può adattarsi a nuove situazioni senza dover essere addestrata in modo specifico per ogni compito.

 

Alcuni ricercatori di OpenAI credono che Q* sia vicino alle capacità dell’AGI perché è stata in grado di risolvere problemi matematici che normalmente si affrontano alle scuole elementari; ma per OpenAI questo risultato avrebbe un’importanza davvero enorme.

emmett shear mira murati sam altman

Sappiamo, infatti, che ChatGpt è molto brava a scrivere testi […] mentre commette numerosi errori in matematica, dove è ammessa una sola risposta esatta.

 

Questa capacità di Q*, secondo i ricercatori di OpenAI avvicinerebbe l’intelligenza artificiale alle capacità di ragionamento della mente umana. Nello specifico, dunque, Q* non sarebbe una tecnologia “letale” per l’uomo. Ma può essere un primo passo verso l’IA in grado di pensare e agire come un uomo. Un’intelligenza artificiale che un giorno, proprio per la capacità di ragionamento e adattamento, potrebbe prendere decisioni autonome.

 

sam altman ilya sutskever

Il 6 novembre scorso, in occasione del DevDay, Sam Altman ha chiuso la giornata dedicata da OpenAI agli sviluppatori affermando: «Nel 2024 quello che abbiamo lanciato oggi - si riferiva alle intelligenze artificiali personalizzate chiamate GPT - vi sembrerà antiquato rispetto a ciò che stiamo costruendo per voi». Evidentemente questa non era solo una frase buona per il marketing. […]

 

Sul social network X, inoltre, circola anche la clip di un discorso che si dice sia stato pronunciato da Altman sempre il 16 novembre scorso, ma in un’occasione diversa. Gli utenti di X lo condividono sottolineando una sua frase: «Quello che abbiamo creato è uno strumento o una creatura?». Ma Altman in realtà sembra riferirsi all’attimo “di timore” che ha provato chi ha usato ChatGpt per la prima volta. Il giorno dopo questo intervento, Sam Altman è stato licenziato dal consiglio di amministrazione. Il suo “esilio” è durato cinque giorni, poi è tornato al suo posto. Più forte di prima. Se questo sia un bene o un male per il futuro dell’IA, non è dato saperlo.

 

sam altman 1

2 - IL PIANO SEGRETO DI ALTMAN "UN'INTELLIGENZA ARTIFICIALE INCONTROLLABILE DALL'UOMO"

Estratto dell’articolo di Arcangelo Rociola per “la Stampa”

 

Sam Altman sarebbe stato licenziato per paura dell'arrivo di qualcosa che al momento nessuno ha visto. […] Si tratta del timore che da un progetto della società, nome in codice Q*, sarebbe potuta emergere una grave minaccia per l'umanità. I ricercatori che stavano lavorando a Q* (pronuncia "Q star", stella in inglese) avrebbero notato enormi progressi in questa intelligenza artificiale. […]

Sam Altman in audizione al senato usa

 

Lo hanno raccontato a Reuters alcuni ricercatori vicini al progetto Q*, preferendo però restare anonimi. La vecchia dirigenza avrebbe preso talmente sul serio i loro timori da inserirli tra i motivi che venerdì scorso hanno portato alla defenestrazione di Altman. […] Altman quattro giorni dopo però è stato reintegrato alla guida della società, con tanto di scuse, cambio di consiglio di amministrazione e festa grande di tutti gli 800 dipendenti di OpenAi nella sede di Mission District, San Francisco.

 

sam altman elon musk 3

[…] La lettera resta inedita e OpenAi si rifiuta di confermarne l'esistenza. […] La fronda dei catastrofisti (presenti pare per metà nella composizione del Cda stesso dell'azienda) avrebbe individuato tra le pieghe dei ragionamenti di Q* l'emergere di una super intelligenza artificiale. Il suo nome tecnico è AGI, Intelligenza artificiale generale. Un salto quantico di questa tecnologia capace di acquisire in un momento indefinito un super potere: quello di superare gli umani in ogni ambito dello scìbile.

 

Un'Ia alla fine cosciente e consapevole della propria superiorità e quindi in grado di decidere per conto proprio tutto. Anche la sopravvivenza stessa della razza umana se dovesse considerarla (ragioni sue) superflua. […] È innegabile che le intelligenze artificiali miglioreranno. […] Ma […] molti studi accademici hanno dimostrato che la maggior parte dei sistemi linguistici di grandi dimensioni almeno una volta ogni dieci tendono a mentire. Meglio: si inventano le risposte. I ricercatori le chiamano "allucinazioni".

Sam Altman in audizione al senato usa

 

Difficile da calcolare che impatto avranno sulle aziende che le useranno e sulla società. Così come resta un'incognita il loro ruolo sulla disinformazione, sulla privacy, sul mondo del lavoro, sui lavoratori e i cittadini stessi quando nuovi software saranno in grado di passare al setaccio le loro vite.

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)