putin litvinienko

LONDRA RIABILITA LA COMMISSIONE MITROKHIN E LE DICHIARAZIONI DI LITVINENKO PER ATTACCARE PUTIN – IL GIUDICE ROBERT OWEN SOSTIENE CHE L’EX SPIA DEL KGB POTREBBE ESSERE STATA UCCISA CON IL POLONIO SU ORDINE DEL GOVERNO RUSSO – ARICICCIA LA STORIA DI PRODI PREZZOLATO DAI SERVIZI SOVIETICI

VASILI MITROKHINVASILI MITROKHIN

Giacomo Amadori per “Libero QuotidianO”

 

Per il giudice inglese Robert Owen l'ex spia del Kgb Alexander Litvinenko potrebbe potrebbe essere stato ucciso su ordine del governo russo anche per la sua eccessiva loquacità con la commissione parlamentare d'inchiesta italiana Mitrokhin. Più precisamente Owen cita due filoni «particolarmente sensibili» sviluppati da Litvinenko in Italia che potrebbero aver spinto Mosca a eliminare fisicamente l' ex colonnello. Il principale riguarda i presunti legami tra il Cremlino e l'Fsb (già Kgb) con la mafia russa.

 

Litvinenko denunciò questi rapporti pericolosi inizialmente proprio alla Mitrokhin e per queste accuse sarebbe stato avvelenato con il polonio da due ufficiali dell' Fsb probabilmente con l'autorizzazione del direttore Nikolai Patruscev e del presidente Vladimir Putin.

mitrokhin 02 archivemitrokhin 02 archive


Per il magistrato le altre dichiarazioni che potrebbero aver messo a repentaglio la vita di Litvinenko sarebbero quelle su Romano Prodi, descritto come «presunto uomo del Kgb in Italia». Eppure quando Libero, nel maggio del 2015, dopo aver letto gli atti dell'indagine inglese, aveva anticipato che a Londra stavano rivalutando il lavoro della tanto vituperata Mitrokhin, compresa la parte riguardante Prodi, la portavoce dell' ex premier ci accusò di non aver senso del ridicolo e di aver riesumato vecchie accuse.

 

mario scaramella caso mitrokhinmario scaramella caso mitrokhin

Ora probabilmente scriverà al premier inglese David Cameron che ha incaricato la toga dell'Alta corte Owen di presiedere la commissione governativa («inquiry») sull' omicidio Litvinenko. Le conclusioni del giudice non piaceranno neppure a quei politici e giornalisti italiani che negli anni scorsi avevano cercato di ridicolizzare la Mitrokhin, istituita nel 2002 per svelare i rapporti tra il Kgb e uomini delle nostre istituzioni.

 

In prima linea nel tentativo di demolizione si distinsero le truppe cammellate di Repubblica che offrirono in pasto ai lettori interviste a ex 007 sovietici smentite durante le udienze della commissione inglese.

mitrokhin 01mitrokhin 01


Con quell'operazione il quotidiano romano intendeva dimostrare l'inconsistenza delle accuse di Litivinenko e la malafede dei suoi presunti pupari, Paolo Guzzanti e Mario Scaramella, il consulente incaricato delle indagini sul finanziamento ai partiti, le modalità operative del Kgb e i legami fra terrorismo e agenti segreti comunisti. Gli attacchi di Repubblica si concentrarono soprattutto contro Scaramella.

mario scaramella caso mitrokhin2mario scaramella caso mitrokhin2


CITATO 153 VOLTE

Nel suo rapporto finale Owen sembra aver ben altra opinione sulle notizie raccolte a Roma. Per esempio scrive: «È evidente dalle prove che ho udito e visto che il signor Litvinenko ha fornito a Scaramella una grande quantità di informazioni». E non spazzatura.


Nel suo documento il magistrato cita 153 volte per nome l'avvocato napoletano che per primo, in Occidente, prese in consegna Litvinenko e i suoi interrogatori alla spia russa sono diventati una specie di architrave dell' inchiesta inglese. Londra, in un certo senso, riabilita Scaramella che con l'ex 007 recupera dossier perduti e individua spie, antenne e terroristi così vicini al Cremlino da provocarne la reazione.

Sede dell\'MI5 servizi segreti inglesiSede dell\'MI5 servizi segreti inglesi


Ma il feeling tra Londra e Roma su questo tema non deve sorprendere. Infatti dopo le rivelazioni dell'ex colonnello russo a Scaramella, anche su iniziativa della commissione Mitrokhin, l' ex spia venne fatta emigrare in Inghilterra per passare sotto la protezione dell' MI6, il servizio segreto britannico.


ANCHE AL QAEDA

LitvinenkoLitvinenko

Ma torniamo ai due argomenti sensibili affrontati in Italia dal colonnello russo. Nel capitolo 4, intitolato «Perché qualcuno dovrebbe voler uccidere Alexander Litvinenko?» Owen accende i riflettori su Semion Mogilevich: «Litvinenko ha detto a Scaramella che il signor Mogilevich (che ha descritto come un "ben noto terrorista criminale") era "in buoni rapporti con il presidente russo Putin e la maggior parte degli alti funzionari della Federazione russa"; (…) che il signor Mogilevich era un trafficante d'armi che vendeva armi ad al Qaeda; e che sapeva "oltre ogni dubbio che Mogilevich è l' agente di lunga data di Fsb e tutte le sue azioni, tra cui i contatti con al Qaeda, sono controllati da FSB… Proprio per questo motivo l' Fsb protegge Mogilevich dall' Fbi".

 

alexander litvinenkoalexander litvinenko

Queste accuse erano contenute in una dichiarazione scritta che il signor Litvinenko inviò via fax agli uffici della commissione Mitrokhin». Quindi Owen passa all' argomento più delicato per la platea italiana: «In secondo luogo, nel corso dei suoi colloqui con Scaramella, Litvinenko ha affermato di avere prova che Romano Prodi, politico italiano di lungo corso, è stato un agente del Kgb.


Scaramella ha detto: "Litvinenko ha presentato questa notizia come la più importante nelle sue mani". Un' informazione di questo tipo era chiaramente molto sensibile. È possibile immaginare che, se si seppe che il signor Litvinenko stava facendo questo tipo di dichiarazioni a un' istituzione formale quale la Commissione Mitrokhin, potrebbero essere stati fatti tentativi di metterlo a tacere.

PUTIN 46PUTIN 46

 

Scaramella ha dato prova del fatto che i file contenenti le informazioni che Litvinenko gli aveva dato furono messe sotto chiave, ma che in almeno un' occasione ci fu una violazione delle misure di sicurezza e che sono state fatte copie non autorizzate dei file». Owen non commenta le dichiarazioni su Prodi, ma non ne prende le distanze in nessun modo.

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...