giuseppe santalucia marta cartabia

GIUSTIZIA ALLA VACCINATA – L’ANM PROVA A CORREGGERE IL TIRO DOPO LA NOTA SULLA VACCINAZIONE AI MAGISTRATI CHE SUONAVA COME UNA MINACCIA. IL MINISTERO SBUGIARDA LE TOGHE: LA CARTABIA AVEVA GIÀ RISPOSTO NEGATIVAMENTE ALLA RICHIESTA - M. FELTRI: “I RISTORATORI SONO ALLA CANNA DEL GAS E CHIEDONO DI LAVORARE DI PIÙ, ANCHE SENZA VACCINO; I MAGISTRATI CONTINUANO A RICEVERE LO STIPENDIO E, SENZA VACCINO, VOGLIONO LAVORARE DI MENO. ERA DIFFICILE DESCRIVERE MEGLIO IL CONCETTO DI DISEGUAGLIANZA FRA I GARANTITI E I NON GARANTITI”

mattia feltri (2)

1 - IO SO' IO

Mattia Feltri per "la Stampa"

 

Raffrontate le due scene. Scena numero uno, la protesta dei ristoratori. Sono scesi in strada a Milano con le mascherine e i cartelli, e nei prossimi giorni replicheranno a Bologna, a Napoli, a Roma.

 

Protestano perché non lavorano da un anno, o lavorano a metà servizio, o soltanto con la consegna a domicilio e, dicono, non è questione di irresponsabilità ma di sopravvivenza (i primi a pagare, questa è un' aggiunta mia, sono stati sguatteri e lavapiatti, spesso stranieri, spesso assunti in nero).

 

Non chiedono né sostegni né vaccini, chiedono di lavorare. Scena numero due, la protesta dei magistrati. Il loro sindacato ha diffuso una nota per esprimere «disagio e sconcerto» poiché l' illustre corporazione non è stata inserita fra quelle da vaccinare prioritariamente (sacrilegio!), e pertanto saranno costretti a rallentare lo svolgimento delle mansioni, o in casi estremi a sospenderle.

 

magistrati

Per dirla meglio, i ristoratori sono alla canna del gas e chiedono di lavorare di più, anche senza vaccino; i magistrati continuano a ricevere lo stipendio e, senza vaccino, vogliono lavorare di meno. Era difficile descrivere meglio il concetto di diseguaglianza fra i garantiti e i non garantiti, fra chi non mangia se non si rimbocca le maniche e chi mangia comunque, in prossimità della crapula, ma lo stesso si lagna e con accenti di protervia.

 

Era difficile immaginare - rubo il lampo a Carlo Nordio - un' esemplificazione più spettacolare della Giustizia che non sa che cosa sia la giustizia. Era difficile trovare due immagini così simili e così distanti a rappresentare la tragedia nella tragedia del nostro povero Paese.

 

GIUSEPPE SANTALUCIA

2 - VACCINAZIONE AI MAGISTRATI CARTABIA SBUGIARDA L'ANM E GLI AVVOCATI PROTESTANO

Michela Allegri per "il Messaggero"

 

Il giorno dopo la bufera, il tentativo è quello di correggere il tiro. «Nessuna minaccia di sospensione dell' attività giudiziaria - dice il presidente Giuseppe Santalucia - L' Anm non sospende nulla, non ha mai pensato di farlo. Abbiamo rappresentato a chi ha compiti organizzativi di valutare se ruoli stracarichi e udienze affollate possano convivere con la recrudescenza del virus. Quella nota non era una richiesta di vaccinazione prioritaria».

 

magistrati

Sul banco degli imputati, questa volta, almeno in astratto, finiscono i magistrati. Dopo la diffusione della nota, con la quale il sindacato delle toghe invitava i dirigenti degli uffici a sospendere l' attività giudiziaria non urgente, in risposta alla decisione del Governo di procedere con la campagna vaccinale seguendo il criterio dell' età anagrafica, arriva anche una bacchettata da parte del ministero della Giustizia.

 

Nessuna replica ufficiale da parte della Guardasigilli, ma da via Arenula mettono le cose in chiaro: la presa di posizione dell' Anm è difficile da comprendere, visto che, durante un colloquio con la ministra Marta Cartabia, oltre a parlare della proroga delle misure emergenziali fino al 31 luglio - c' è uno specifico punto nel decreto che arriverà oggi in Cdm -, si era discusso anche dei vaccini.

 

MAGISTRATI ERMELLINO

L' Anm conosceva da allora la scelta del Governo di procedere per classi di età. Una linea condivisa dalla Cartabia e considerata fondamentale per evitare competizioni tra categorie. Tanto che, di fronte alla richiesta avanzata dal sindacato delle toghe di inserire i magistrati tra i soggetti da vaccinare con priorità, la Guardasigilli aveva risposto negativamente.

 

LA CAPITALE

A Roma, a piazzale Clodio, nel più grande tribunale d' Europa, la presa di posizione dell' Anm suscita opinioni differenti. Negli uffici della Procura alcuni pensano che il ragionamento del sindacato delle toghe dovrebbe valere unicamente per il personale giudiziario maggiormente a contatto con il pubblico e, soprattutto, che deve affrontare diverse ore di udienza in aule piccole, scarsamente arieggiate, con un viavai continuo di persone.

 

MAGISTRATI

Il vaccino prioritario, però, non può valere per tutti: «In molti svolgono soprattutto mansioni di ufficio, incontrano poche persone, hanno la possibilità di organizzare gli appuntamenti. Non avrebbe senso vaccinarli prima degli anziani». Dall' altro lato, l' ex presidente dell' Anm, Eugenio Albamonte, sottolinea che, in realtà, «nessuno vuole privilegi. Ci sono solo persone che lavorano a pieno ritmo, come se non ci fosse l' emergenza sanitaria, e che pongono un problema: se non è possibile vaccinarsi, allora è necessario ridurre gli afflussi ai tribunali, senza arrivare allo stallo dello scorso anno».

 

Non sono d' accordo con l' Anm, invece, gli avvocati. Il presidente della Camera penale di Roma, Vincenzo Comi, sottolinea che «È necessario rispettare le priorità vaccinali delineate. Non ha senso cercare di difendere o tutelare una sola categoria, le battaglie devono essere per i cittadini e una Giustizia rapida ed efficiente è un diritto». In questi giorni, inoltre, a Roma è in corso un' astensione degli avvocati per protestare sulle disfunzioni del processo penale telematico.

Marta cartabia al Meeting di Comunione e liberazione

 

«Imporre il proprio punto di vista, minacciando l' interruzione delle udienze è un metodo che non possiamo condividere - dice invece il presidente del consiglio dell' ordine di Roma, Antonino Galletti - Il fatto di essere inclusi nell' elenco delle categorie, che secondo Anm dovrebbero essere vaccinate in via prioritaria, non può indurci ad accettare come soluzione quella di proporre uno sciopero bianco che rallenti ulteriormente la Giustizia».

 

marta cartabia

Ma la polemica rimbalza da Nord al Sud. «La campagna vaccinale deve proseguire rapidamente con regole uniformi, dando priorità agli anziani e ai soggetti fragili», dice Ezia Maccora, vicepresidente dell' ufficio Gip di Milano, che si è ammalata di Covid l' anno scorso.

 

«Sono stata ricoverata e ho visto tante persone care ammalarsi e alcune perdere la vita. Ma non voglio passare avanti a nessuno e aspetto il mio turno come è giusto che sia», aggiunge, sottolineando però che «in alcuni settori della giustizia le condizioni di lavoro non sono adeguate». I rischi più alti sono per gli operatori del settore penale: in molti tribunali - Roma compresa - le aule sono inadeguate ad ospitare in sicurezza i processi.

 

IN ABRUZZO

marta cartabia sergio mattarella

A preoccupare il Governo, comunque, sono anche le decisioni autonome delle Regioni. In Abruzzo, per esempio, è stata avviata la vaccinazione di magistrati e personale giudiziario di cancelleria. A disporlo è una delibera approvata dalla Giunta abruzzese il 22 marzo, che inserisce tra la «popolazione target» per il vaccino anche gli «operatori a vario titolo qualificati Ufficiali di Polizia Giudiziaria, compreso il personale operante presso le Procure della Repubblica ed i Tribunali».

 

Una decisione che ha suscitato molte polemiche. I primi a insorgere sono stati ancora una volta gli avvocati. «La determinazione dei criteri di priorità nelle vaccinazioni deve essere unica a livello nazionale», dice Gian Domenico Caiazza, presidente dell' Unione nazionale camere penali italiane.

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO