giorgia meloni spiagge vuote

TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE, ALLA FACCIA DEI "TROMBETTIERI DI REGIME" CHE CI RACCONTANO CHE VA TUTTO BENE, MADAMA LA MARCHESA - GLI STABILIMENTI BALNERARI SONO MEZZI VUOTI: GLI ITALIANI, IMPOVERITI E CON I SALARI DA FAME, NON RIESCONO A PERMETTERSI PIU' NEANCHE QUALCHE GIORNO IN UNO STABILIMENTO - E NON E' SOLO UNA QUESTIONE DI PREZZI, CHE COMUNQUE SONO ALLE STELLE: SI RITROVANO IN DIFFICOLTA' ANCHE GLI STABILIMENTI “LOW COST". A JESOLO, DOVE UN LETTINO (CON SPRITZ OMAGGIO) COSTA 16 EURO, UN QUINTO DEI POSTI È LIBERO - I BALNEARI SONO ARRIVATI A RIMPIANGERE I TEDESCHI E NEMMENO IL PONTE DI FERRAGOSTO SEMBRA ATTIRARE GENTE - ORA CHE GLI ITALIANI STANNO SCOPRENDO DI AVERE LE PEZZE AL CULO E IL PORTAFOGLI VUOTO, NONOSTANTE LA PROPAGANDA RAI-MEDIASET RINCOGLIONISCA GLI ELETTORI DI ILLUSIONI, COME CAMBIERA' IL CONSENSO DEGLI ITALIANI? ANDRANNO IN MASSA A VOTARE PER FRATELLI D'ITALIA?

Estratto dell’articolo di Giampaolo Visetti per “la Repubblica”

 

jesolo spiaggia

L'ultima spiaggia? Lettino e ombrellone in offerta speciale a Ferragosto. Altro che overtourism: per la prima volta, dopo l'incubo mucillagine, Jesolo fa i conti con l'eclissi del villeggiante. Anche il mare popolare, simbolo storico dell'estate adriatica nel Nordest, soffre il congedo dall'età dell'oro. […] «Anni di criminalizzazione del turista mordi e fuggi — sospira Daniel Gerotto, bagnino alla Nemo Beach — e adesso avercene».

STABILIMENTO BALNEARE - SPIAGGIA

 

Inizio agosto marino da paura: 14 chilometri di sabbia e di sole da riempire e invece niente, migliaia di sdraio e di ombrelloni chiusi pure a mezzogiorno. «Ricordo le tedesche — dice Alico Boschiero, direttore dell'Arenile dei Pioppi — tenaci come in fabbrica. Per due settimane si stendevano alle 8 e alle 18 erano ancora immobili sul lettino, entusiaste e paonazze. O le famiglie italiane: aprivano casa in giugno e sgonfiavano il canotto con l'inizio delle scuole. In aprile prevedevo al centesimo il bilancio stagionale dei miei mille ombrelloni. Adesso, ogni giorno, una scommessa».

 

SPIAGGIA DI JESOLO

[…]  Rispetto all'anno scorso i parziali delle presenze sono da lacrima: meno 19% in maggio, da meno 5 a meno 7 tra giugno e luglio, meno 10% da inizio agosto. Nebbia fitta perfino sulla sacra spiaggia ferragostana: libero, certificano le prenotazioni, un ombrellone su cinque a Jesolo Lido, uno ogni tre lungo il litorale tra Caorle e Rosolina. Incolpevole lo spaventa-turisti del caro lettino.

 

«Nessun aumento — dice Paolo De Favero, direttore dei bagni Mascagni — o ritocchi del 3-5%. Un giorno costa da 16 a 27 euro in settimana, da 32 a 50 nel weekend. Il problema è che germanici e italiani sembrano scomparsi. Quando riappaiono, arrivano e ripartono in giornata: scelgono la spiaggia libera, si portano il pranzo al sacco, rinunciano a cocco e cornetto».

STABILIMENTO

 

[…]  «Se alla domenica attacchi uno o due giorni feriali — dice il bagnino Davide Pasqual — risparmi il 15%. Se prendi il lettino tutta la settimana tagli il 30%, spritz, doccia e bagno compresi. Risultato? Zero. La gente non c'è. Quella che c'è arriva tardi, cammina sulla battigia, fa il bagno e va in bici: la giornata spiaggiati a rosolare faccia e schiena è finita».

LETTINO IN SPIAGGIA

 

Numeri senza precedenti per Jesolo. Secondo sabato d'agosto, ore 11.30: 40mila ombrelloni disponibili, 12.455 ancora liberi e chiusi. Già riservati per il pontone di Ferragosto? Ventiseimila. Un anno fa, stesso periodo, si era in overbooking. «Il meteo sullo smartphone — dice Carla Costantini, infermiera di Padova cresciuta al Lido — segna il prima e il dopo del last minute. Aggrapparsi alla pioggia impedisce di guardare in faccia la realtà: le economie europee sono in crisi, le guerre pesano, le persone perdono il lavoro, le pensioni calano e il costo della vita esplode. Jesolo resta una spiaggia per tutti, ma anche il low cost diventa un lusso». Conseguenza: seconde case chiuse anche nel cuore dell'estate, habitué del Nordest irrintracciabili, hotel occupati al 70% e migliaia di B&B in saldo.

SPIAGGIA DI JESOLO

 

[…] «Le abitudini — dice Roberta Nesto, presidente della Conferenza dei sindaci della Costa veneta — sono cambiate. Si risparmia su tutto, il lusso è stare via, il resto è troppo. Addio quindici giorni fermi, meglio sei weekend quando iniziano le offerte. Lettino e ombrellone non sono più la priorità. Si spende piuttosto per bici e pedalò, per visitare una città vicina o una cantina, o per il parco acquatico». […]

 

 

CIFRE RECORD A SANTA MARINELLA, IN PROVINCIA DI ROMA. "IL NOSTRO LIDO NON È PER TUTTI"

Valentina Lupia per https://roma.repubblica.it/cronaca/2025/08/09/video/cifre_record_a_santa_marinella_in_provincia_di_roma_il_nostro_lido_non_e_per_tutti-424780709/

 

SPIAGGE VUOTE

A Santa Marinella, in provincia di Roma, nel fine settimana un ombrellone e due lettini costano 60 euro al giorno. Una cifra monstre che gli habitué del posto giustificano: «Qui non è per tutti, è da sempre un luogo caro, si sa che è così». Il lido è “La perla del Tirreno”, che rispetto alla maggioranza degli stabilimenti intorno vanta una lunga lingua di sabbia al posto degli scogli. Per la responsabile Leila Fares è però impossibile proporre un listino più basso. «I nostri ombrelloni sono più distanziati rispetto alla norma e ogni giorno puliamo materassini e teli: il nostro è un servizio attento, diamo lavoro a 20 persone e non facciamo pagare l’ingresso dei bambini». Ma qualche critica, ammette, è arrivata: «Mi hanno chiesto se fossimo in Costa Smeralda», racconta Fares. A pochi metri ci sono un bar che chiede 5 euro per una crema di caffè e un chiosco che si fa pagare 14 euro un cheeseburger di tonno con cipolla, rucola e maionese.

 

CARO SPIAGGE, NEL GROSSETANO CHI PUÒ VA IN SPIAGGIA LIBERA

SPIAGGE VUOTE

Laura Bonaiuti per https://firenze.repubblica.it/cronaca/2025/08/09/video/caro_spiagge_nel_grossetano_chi_puo_va_in_spiaggia_libera-424780386/

 

Continua la crisi degli stabilimenti balneari sulle coste della Toscana, a parte le piccole oasi di Capalbio, Follonica, dove per lo più c'è un turismo stanziale, nelle altre zone si fatica a raggiungere i numeri degli anni passati. Rincari dappertutto, dai lidi ai ristoranti ai parcheggi per le auto: "Una famiglia non può permettersi più di qualche giorno", dice un bagnante. Uno dei gestori di un lido alla Giannella punta il dito contro la spada di Damocle della Bolkenstein, che avrebbe costretto ad alzare i prezzi.

 

"IL MARE DELLA PUGLIA NON È PIÙ PER TUTTI, È UN LUSSO. PER RISPARMIARE PORTIAMO IL CIBO DA CASA"

Erika Cuscito per https://bari.repubblica.it/cronaca/2025/08/08/video/il_mare_della_puglia_non_e_piu_per_tutti_e_un_lusso_per_risparmiare_portiamo_il_cibo_da_casa-424779687/

SPIAGGE VUOTE

 

“Il mare della Puglia non è più per tutti”. Anche sulle spiagge del barese si parla del caroprezzi: i bagnanti confermano le nuove tendenze con prezzi sulle spiagge non alla portata di tutti. “Andare al mare è diventato un lusso - dicono - con due stipendi medi è impossibile pensare di spendere 100 euro al giorno per una giornata in un lido”. Eppure sul litorale barese si tiene duro, anche grazie a qualche strategia attuata per risparmiare un po’ di soldi. “Il cibo lo portiamo da casa - spiega una signora - panini, focacce e piatti freddi. È un buon metodo”

 

CARO LIDI, LA PROTESTA DI RESIDENTI E TURISTI A MONDELLO: “PREZZI TROPPO ALTI”

Noemi La Barbera per https://palermo.repubblica.it/cronaca/2025/08/09/video/caro_lidi_mondello_protesta_residenti_turisti_estate_mare-424780737/

 

Il mare negato di Palermo ha tante facce: stabilimenti che sembrano sempre più inaccessibili, prezzi proibitivi per le famiglie e la spiaggia libera della borgata di Mondello che appare, invece, sempre più stretta. Mentre i lettini dei lidi rimangono vuoti. C'è chi sostiene che sia per i costi alti, mentre sempre più persone, anche i turisti, optano per la spiaggia non a pagamento. E il mare? Dalla passeggiata di Mondello, a causa degli ombrelloni degli stabilimenti, si vede a stento.

SPIAGGE VUOTE

 

PD: “VACANZE DIFFICILI PER GLI ITALIANI MA IL TG1 RACCONTA UN’ALTRA REALTÀ”

Da www.repubblica.it

 

Vacanze e turismo, il Pd critica la Rai e il Tg1. I componenti dem della Vigilanza Rai affermano in una nota: "Ancora una volta la Rai, attraverso il Tg1, sceglie di dipingere un Paese che non c'è. Nel servizio sul turismo, la narrazione è quella di un'estate da record, con agosto destinato a “fare il pieno” e un settore in salute. La realtà, invece, racconta altro. Sempre più italiani rinunciano alle vacanze che sono diventate sempre più difficili da fare. Il potere d'acquisto è crollato: per molti, anche un ombrellone in spiaggia è diventato un lusso".

 

SPIAGGE VUOTE

"Secondo il sindacato balneari - prosegue una nota - gli ombrelloni occupati sono il 15% in meno rispetto allo scorso anno. Gli albergatori si aspettano un calo di presenze, mentre Altroconsumo segnala che dal 2020 i prezzi delle strutture ricettive sono aumentati del 34%. I salari, invece, scendono: -7,5% rispetto al 2021 (dati Ocse). Lo ha ammesso persino il presidente di Federalberghi, ricordando che “il turismo è legato alle buste paga”. E intanto i lavoratori del settore continuano a vivere nella precarietà, come dimostra lo sciopero dei bagnini a Rimini per stipendi troppo bassi".

 

Secondo il Pd, “la crisi è reale e riguarda centinaia di migliaia di famiglie, ma il servizio pubblico televisivo continua a edulcorare la situazione, prestando così la propria linea editoriale alla volontà del governo di mettere la mordacchia al dissenso e impedire un dibattito pubblico libero e pluralista”.

 

La nota aggiunge: “Chiediamo una Rai realmente indipendente, che racconti il Paese per com'è e non per come il governo vuole farlo apparire. Salari, inflazione, precarietà e diritto alle vacanze non sono dettagli: sono la fotografia di un'Italia in difficoltà e meritano di stare al centro dell'informazione pubblica".

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