donald trump prevost papa leone xiv

POSTACARO DAGO, FINGENDO PER DIECI MINUTI DI ESSERE VATICANISTI (COME STANNO FACENDO TUTTI IN QUESTI GIORNI) AZZARDIAMO CHE IL SOFFIO DELLO SPIRITO, PRESO ATTO DEL NEO-PAGANESIMO INTERPRETATO DA DONALD E DAI SUOI BECERI SERVI, ABBIA RIDEFINITO GLI USA, ANCORA CENTRO DEL MONDO CONTEMPORANEO, COME TERRA PROFETICA, DA RIEVANGELIZZARE... – LA PRECISAZIONE DI MARIA ROSARIA BOCCIA: “RITA DE CRESCENZO NON FA PARTE DEL PROGETTO POLITICO DA ME AVVIATO…”

Articoli correlati

VIDEO-FLASH! SI SALVI CHI PUO - MARIA ROSARIA BOCCIA HA FONDATO UN PARTITO POLITICO: \'CORREREMO..\'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LETTERA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A DAGOSPIA

 

Caro Dago,

 

maria rosaria boccia - rita de crescenzo - 1

Mi trovo costretta a intervenire in merito all’articolo recentemente pubblicato, che associa la mia persona a Rita De Crescenzo in un contesto politico, insinuando una sua partecipazione al progetto da me avviato.

 

Desidero chiarire che Rita De Crescenzo è stata ospite in alcune rubriche del mio podcast “Pasta”, un progetto nato con l’intento di avvicinare il pubblico alla politica attraverso un linguaggio diretto e accessibile. Tuttavia, il partito politico menzionato nell’articolo è stato fondato esclusivamente da me e, come ho detto chiaramente nell’intervista a cui fai riferimento, al momento Rita De Crescenzo non fa parte di questa iniziativa.

 

Trovo profondamente scorretto che, nonostante ciò, si sia scelto di associare la sua immagine alla mia iniziativa politica, pubblicando una foto decontestualizzata il cui unico effetto è quello di svilire e screditare il mio impegno. Sarebbe bastato ascoltare l’intervista per riportare correttamente i fatti.

 

maria rosaria boccia con rita de crescenzo 5

La mia scelta di fondare un partito politico, la mia eventuale candidatura in Campania, e quanto accaduto il 7 maggio scorso nell’Aula del Senato, con il voto sul diniego delle chat che ha oscurato elementi fondamentali di verità su una figura istituzionale, sono, a mio avviso, fatti di ben maggiore rilievo pubblico rispetto al gossip artificiosamente costruito con un’immagine scelta solo per suscitare clic e sarcasmo.

 

Non comprendo, e francamente non accetto più, che ogni volta che si parla di me si debba ricorrere a narrazioni distorte, a elementi trash o a toni sprezzanti, anche in contesti in cui ci sarebbe spazio per una riflessione politica seria. La nascita di un nuovo soggetto politico, così come il mio possibile confronto elettorale con Gennaro Sangiuliano, meritano attenzione. E invece, ancora una volta, si preferisce scivolare sul terreno della denigrazione personale.

 

Chiedo quindi la rimozione immediata delle immagini e dei riferimenti a Rita De Crescenzo dall’articolo in questione, poiché fuorvianti e lesivi. Puoi tranquillamente mantenere ogni riferimento alla mia discesa in campo, al contesto campano e anche al possibile “duello” con Sangiuliano: tutto ciò è parte della legittima dialettica politica. Ma ciò che non è accettabile è che si parli della mia persona solo per infangare, sviare o ridicolizzare.

 

Confido in un tuo atto di responsabilità editoriale, e in una pronta rettifica.

 

Cari saluti

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

Lettera 1

parto 6

Caro Dago, in Italia 4 donne su 10 sono vittime di violenza durante e dopo il parto. Si va dall'offesa verbale con frasi del tipo «non sai spingere» o «non ti lamentare» a quella fisica, come la negazione dell'epidurale, l'episiotomia senza anestesia (l'incisione del perineo per facilitare il parto), la sutura senza anestesia o l'assenza di supporto per l'allattamento. Povere quote rosa, vessate in ogni dove. Qualcuno informi il "patriarca" Mattarella!

A.B.

 

Lettera 2

Donald Tusk Keir Starmer Volodymyr Zelensky Olena Zelenska Emanuel Macron Friedrich Merz – foto lapresse

Caro Dago, prima telefonata Zelensky-Papa Leone XIV, il leader ucraino: "L'ho invitato a Kiev". Gli chiederà consigli sui missili a lungo raggio?

Maxmin

 

Lettera 3

Caro Dago, il caso di Emanuele De Maria e del suo permesso di lavorare all'esterno del carcere è al vaglio del ministero della Giustizia. Per la difesa: "Nel carcere aveva fatto un ottimo percorso, non aveva mai dato segni di squilibrio".

 

Eh certo, come tutti i femminicidi in carcere, lontano dalle donne, si era comportato benissimo... Ma ci prendono per coglioni?

P.T.

 

vladimir putin - parata militare a mosca per il giorno della vittoria

Lettera 4

Caro Dago, il Cremlino: "Non accettiamo ultimatum sulla tregua". Ovvio, ma quando mai, nella storia, il perdente di una guerra ha preteso di dettare le condizioni a chi stava vincendo? Sui cervelli degli occidentali dev'essere calata una fitta nebbia...

J.N.

 

Lettera 5

Caro Dago, l'Europa ha aiutato l'Ucraina (o Zelensky e i suoi oligarchi?) con 202 miliardi, gli Usa con 119. Coglioni alla duecentesima! E poi si lamentano che le destre avanzano...

M.H.

 

Lettera 6

matteo renzi (6)

Caro Dago, Renzi contro Schlein e Landini: «Questo referendum è un regalo a Meloni, lei è in difficoltà e loro pensano ad attaccare i governi del passato». L'ex premier ormai dispensa consigli a tutti tranne che a se stesso. Si è affezionato troppo al 2%?

Ezra Martin

 

Lettera 7

Caro Dago, a Lampedusa tutti si aspettano una visita del successore di Papa Francesco, Leone XIV, ma quando arriva???

Lucio Breve

 

Lettera 8

EMANUELE DE MARIA

Caro Dago, a Emanuele De Maria, detenuto per aver ucciso una ragazza tunisina di 23 anni, Oumaima Rache, a Castel Volturno in provincia di Caserta nel 2016, è stata data una seconda possibilità e l'ha sfruttata alla grande compiendo un secondo femminicidio. Forse sul tema, prima di tutto, bisognerebbe "educare" giudici e magistrati.

Nino

 

Lettera 9

Caro Dago,

Corrado Augias nell'ultima puntata di “Otto e mezzo” afferma che le destre europee e internazionali carpiscono i voti della brava gente che si lascia ingannare perché, si legge tra le righe, sono un pochino ignoranti. Se ne faccia una ragione: pochi sono i campioni di perspicacia e ingegno che possano paragonarsi alla sua capacità intellettiva e capire queste cose, e molti sono gli incolti e i somari che democraticamente avranno in futuro la possibilità di votare a destra, sempreché sia ancora concesso loro la facoltà di farlo. Fortunatamente.

Tonyborg

 

Lettera 10

corrado augias foto di bacco

Poco prima che il nuovo pontefice si affacciasse, la banda dei Carabinieri, con clangori d’armi in parata, invade San Pietro, martellando per mezza dozzina di volte l’Inno di Fratelli d’Italia e squarciando la solennità della piazza in trepida attesa.

 

Il sacro impastato alla fanfara patriottica, come un brindisi stonato nel cuore della Città del Vaticano. Suggestione della statista della Garbatella? O da quale anfratto mentale è sgorgata questa visione grottesca?

Dark Fenix

 

Lettera 11

Caro Dago,

non mi pare che lo storico Niall Ferguson sia nel giusto nel paragonare il comportamento di Trump, anti Occidente, con il comportamento di Nixon. Infatti quest'ultimo non ha mai fatto esternazioni contro l'Occidente, la Nato, l'ossessione dei dazi e tanto altro.

 

Nixon è stato allontanato dal potere con l'impeachment per la questione del Watergate, una vicenda di spionaggio sul partito avversario, senza intaccare il prestigio degli Usa, come baluardo dell'Occidente.

Cordiali saluti. Giovanni Attinà

 

Lettera 12

VOLODYMYR ZELENSKY - GIORGIA MELONI - CONSIGLIO EUROPEO - FOTO LAPRESSE

Caro Dago, un TSO urgente per le opposizioni! Se la Meloni va ad un incontro dove si parla di difesa europea viene definita guerrafondaia, se partecipa ad un incontro con Zelensky da remoto viene visto come un grave danno per l'Italia, una cosa è certa con questa opposizione la Meloni governerà 20 anni...+ Iva.

BF

 

Lettera 13

A Dagospia.

Le parti in tragedia. Putin sa cosa vuole dagli USA. Anche Trump sa cosa Putin vuole da lui: no NATO forever in Ucraina. Il “Caligola di New York” continua a inscenare mille balletti con mille contorcimenti al fine di confondere il Russo. Ma Putin non è Eltsin, che si fece intortare. “Iddu” non si fermerà finché non otterrà “NO NATO”. Il resto potrebbe sembrare trattabile.

Olho

 

Lettera 14

donald trump in versione papa leone xiv - meme creato con l'intelligenza artificiale

Caro Dago, probabilmente avrò una intelligenza limitata ma non riesco a capire perché "la sinistra" sbraita se nelle istituzioni, qualunque siano, vengono nominati persone di area governativa al posto di chi era stato messo lì proprio dalla sinistra, che pur non vincendo elezioni, ha sempre governato e gestito il potere (copyright Zanda-PD)

FB

 

Lettera 15

Caro Dago,

fingendo per dieci minuti di essere vaticanista -come stanno facendo tutti in questi giorni- azzardo che il soffio sello Spirito, preso atto del neo-paganesimo interpretato da Donald e dai suoi beceri servi -non tutti americani- abbia ridefinito gli USA, ancora centro del mondo contemporaneo, come Terra profetica, da rievangelizzare...

Rob

 

DATE UN'AMAREZZA AI VOSTRI BAMBINI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA HABEMUS PAPAM BY ELLEKAPPA

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…