san gennaro

DACCI OGGI IL NOSTRO MIRACOLO QUOTIDIANO - MARINO NIOLA: “AL TEMPO DELL'ASSOLUTISMO I FENOMENI INSPIEGABILI DIVENTANO TEOLOGIA POLITICA, MANIFESTAZIONI DI UN POTERE INFINITO - E INFATTI È NEL SEICENTO CHE IL MIRACOLO DI SAN GENNARO DIVENTA CELEBRE E PERIODICO, MENTRE PRIMA ERA UNA TANTUM - SONO PROPRIO LE GRANDI SVOLTE DELLA CHIMICA E DELLA MEDICINA, A INFLUENZARE LA DOMANDA-OFFERTA MIRACOLISTICA”

Marino Niola per “la Repubblica”

 

MARINO NIOLA 2

“San Gennaro è il vero dio di Napoli!». Lo diceva Alexandre Dumas. Senza esagerare. Perché l'antico martire è il signore assoluto della devozione partenopea. E la sua funambolica liquefazione del sangue è il miracolo più famoso del mondo. Il paradigma dell'impossibile, che diventa possibile. In fondo, l'idea che una materia inaridita, sigillata da secoli in un' ampolla, possa sciogliersi e ridiventare sangue vivo è una strepitosa finta di corpo del sacro. Che fa secco il principio di realtà. Mette a sedere la difesa della ragione. Scompiglia le trame della scienza. Mura le ripartenze del senso e del buon senso.

 

statua di san gennaro

E proprio nella teatrale sproporzione tra quel che accade e la possibilità di spiegarlo, sta il fascino del miracolo. Che, per dirla con Pascal, «sorpassa sempre la forza naturale dei mezzi impiegati». Proprio come avviene nella perturbante fiction di Niccolò Ammaniti Il miracolo, dove le lacrime di sangue che zampillano senza fine dagli occhi di una madonnina di gesso, mandano in tilt l'autorità della logica e la tenuta della politica, che vacillano davanti alla destabilizzante possibilità che il miracolo avvenga davvero.

 

san gennaro ferma l eruzione del vesuvio

In questo senso la serie Sky coglie in pieno il sentimento del tempo che stiamo vivendo, in cui un capitolo della storia, che la secolarizzazione e l'eclissi del sacro sembravano aver chiuso, si riapre in tutta la sua arcaica potenza. Ecco perché, in un modo o nell'altro, crediamo poco nelle nostre capacità e aspettiamo che qualcuno faccia il miracolo. Noi orfani del miracolo economico e del suo slancio vitale, non confidiamo più nella provvidenza dell' uomo, ma ci affidiamo all' uomo della provvidenza.

 

maradona come san gennaro

Di fatto, ora e sempre, è tutta una questione di potere. L'evento miracoloso è la manifestazione tangibile di una potenza che non si misura con la fisica, ma con la metafisica. Non con la geometria, ma con la "teometria", la scala delle grandezze divine, come la chiamava il barocchissimo padre Daniello Bartoli, uno dei "gesuiti euclidei" tanto cari a Franco Battiato, che attraversano il Seicento. E ne fanno un secolo di esplorazioni, di sperimentazioni, ma anche di fibrillazioni e di folgorazioni, estetiche ed estatiche. Un'epoca che si addice ai prodigi, in cui filosofia e teologia, etica e politica, teatro e religione si rincorrono vertiginosamente sui crinali della meraviglia, dove svaniscono i confini tra natura e anti-natura.

 

Non che prima dell' età barocca non ci fossero miracoli, a cominciare da quelli attribuiti a Cristo, a san Francesco, alla Madonna. La differenza è che al tempo dell' assolutismo quei colpi di teatro del sacro diventano teologia politica, manifestazioni di un potere infinito che governa in stato di eccezione.

 

il sangue di san gennaro

Non a caso è proprio nel Seicento che il miracolo di San Gennaro In alto, una processione di San Gennaro durante un' eruzione del Vesuvio in un dipinto del Settecento diventa celebre e periodico, mentre prima era solo una sorta di una tantum. Perché, in realtà, sono proprio le grandi svolte della chimica e della medicina, prima fra tutte la scoperta nel 1628 della circolazione del sangue da parte di William Harvey, a influenzare la domanda-offerta miracolistica.

il miracolo di san gennaro

Così alla scienza che scopre la meccanica dei fluidi, la religione contrappone la superiore meccanica dei fluidi celesti. Di botto la liquefazione diventa di moda. Si viralizza. Spuntano dagli armadi delle sacrestie fiale e lacrimatoi dove fluttuano soluzioni rosso porpora. Così Napoli diventa nell' immaginario europeo la urbs sanguinum, la città dei sangui. Grazie ad uno sterminato catalogo di oltre trecento esemplari che si effondono e si rapprendono, come dei pop up del soprannaturale, in barba a tutte le leggi della vita.

 

Di queste metamorfosi prodigiose, il sangue del patrono è il modello da imitare. Le cronache del tempo parlano di fusioni e solidificazioni continue, da san Giovanni Battista a san Lorenzo, da santo Stefano a san Pantaleone. Ma i devoti si sciolgono solo per San Gennaro.

il cardinale sepe e la festa di san gennaro

 

Che a differenza dei suoi concorrenti, non ha mai avuto cali di rendimento. Fatta eccezione per il suo alter ego femminile, cioè santa Patrizia, che continua imperterrita a elargire la bellezza di una fluidificazione alla settimana. Un' enormità rispetto alle tre di san Gennaro, che cadono nelle sue date canoniche.

 

Il 19 settembre, anniversario del martirio ( Pozzuoli, 305 d.C.). Il 16 dicembre, giorno dell' eruzione vesuviana del 1631, quando il martire salvò la città. E il primo sabato di maggio. A riprova che le donne devono fare le cose due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà, come diceva la femminista canadese Charlotte Whitton. Così ogni martedì una folla femminile si accalca nella chiesa di San Gregorio Armeno, per pregare davanti al sangue prodigioso della compatrona.

il cardinale sepe papa bergoglio e il sangue di san gennaro

 

Sono almeno quattro secoli che i migliori spiriti d' Europa, da Berkeley al Marchese de Sade, da Montesquieu a Nietzsche, si interrogano sul prodigio di san Gennaro. Charles de Brosses lo definì «un graziosissimo esperimento di chimica». Goethe lo lesse come un esorcismo collettivo contro la morte. C'è anche chi ha cercato di riprodurre la liquefazione in laboratorio, trasformando il miracolo in esperimento. Altri hanno attribuito il fenomeno al calore delle mani dei sacerdoti che scalderebbero il reliquiario.

 

il busto di san gennaro

Ma a tutt' oggi il fenomeno resta inspiegato. Si sa solo che una spettroscopia certifica la presenza di emoglobina nelle ampolle. In ogni caso, se anche il trucco dovesse esserci, il vero miracolo è che nessuno sia mai riuscito a scoprirlo. E c' è da augurarsi che non lo si scopra mai. Perché quello del patrono di Napoli è un simbolo troppo complesso per poterlo rinchiudere nell' alternativa secca tra vero e falso.

 

Che ridurrebbe il mistero a impostura e la credenza a credulità. Sta di fatto che ancora oggi san Gennaro è protagonista di un grande gioco sociale che unisce laici e fedeli, all' insegna del non è vero ma ci credo. Anche se ormai il partito del non è vero prevale, il santo resta un' icona della città, un simbolo identitario.

san gennaro

Un Maradona della santità.

 

Non è un caso che negli anni in cui Diego Armando fece il doppio miracolo di regalare al Napoli due scudetti, la sua immagine troneggiava nei vicoli accanto a quella del santo. E andava a ruba un poster con il busto di san Gennaro e la faccia del campione argentino.

Un ibrido mitologico ribattezzato san Gennarmando. Ennesima prova di quel legame di sangue che affiora cristallino dai versi di Luigino, l' ineffabile poeta di Così parlò Bellavista. «San Genna', non ti crucciare, tu lo sai ti voglio bene. Ma 'na finta 'e Maradona squaglia 'o sanghe dint' 'e vvene!". E ho detto tutto.

statuette di san gennaro busto di san gennaro

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO