papa francesco e joseph ratzinger bergoglio

“A PAPA FRANCESCO DEV’ESSERE PESATO MOLTO IL DUALISMO CON BENEDETTO XVI” - MASSIMO FRANCO: “CHE OLTRE UN ANNO DOPO LA MORTE DEL ‘PAPA EMERITO’ CONTINUI A PARLARNE, A RECRIMINARE SU QUANTI HANNO CERCATO DI USARE RATZINGER CONTRO DI LUI, È IL SEGNO DI UNA FERITA NON RIMARGINATA. VERREBBE DA DIRE CHE SIA FRANCESCO SIA BENEDETTO SONO RIMASTE VITTIME DI QUELL’ANOMALIA EPOCALE. C’È CHI HA NOTATO ANCHE L’IRRITUALITÀ CON LA QUALE IL PAPA ARGENTINO HA RIVELATO ALCUNI DETTAGLI DEL CONCLAVE DEL 2013. L’IMPRESSIONE È CHE LE SUE PAROLE TOLGANO QUALCOSA ALL’ALONE DI SACRALITÀ INTORNO ALLE VOTAZIONI NELLA CAPPELLA SISTINA…”

Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

 

bergoglio funerali di ratzinger

A Francesco dev’essere pesato molto il dualismo con Benedetto. Che oltre un anno dopo la morte del «Papa emerito» continui a parlarne, a recriminare su quanti hanno cercato di usare Joseph Ratzinger contro di lui, è il segno di una ferita non del tutto rimarginata. Osservata a distanza di ormai quindici mesi, la saga decennale dei «due Papi» — iniziata nel marzo del 2013 e conclusasi con la morte di Benedetto XVI alla fine del 2022 — rimane un trauma non superato: né da Jorge Mario Bergoglio né dalla chiesa cattolica.

 

BERGOGLIO RATZINGER

E il fatto che Francesco parli del Conclave che lo ha eletto evocando il ruolo di Benedetto; che racconti i preparativi per il proprio funerale rapportandosi alle esequie del predecessore, e prendendone le distanze; e che torni a attaccare duramente, senza nominarlo, il segretario di Ratzinger, nonché ex prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gänswein: tutto fa pensare a una sofferenza irrisolta di un pontefice costretto a subire l’ombra di chi aveva rinunciato dopo molti secoli a essere Papa, permettendo la sua elezione.

 

BERGOGLIO RATZINGER

Verrebbe da dire che sia Francesco sia Benedetto sono rimaste vittime di quell’anomalia epocale. C’è chi ha notato anche l’irritualità con la quale il Papa argentino ha rivelato alcuni dettagli del Conclave del 2013. Lo fa nell’ultimo libro-intervista El sucesor , il successore, con il giornalista Javier Martinez-Brocal, in uscita in Spagna. È la prima volta che un pontefice parla del numero di voti ottenuti dall’uno o dall’altro «candidato»; o che racconta le manovre per bloccare o favorire un cardinale o l’altro. L’impressione è che le parole di Francesco tolgano qualcosa all’alone di sacralità intorno alle votazioni nella Cappella Sistina. Non a caso, alla fine i risultati sono messi in cassaforte nell’Archivio vaticano, ma le schede vengono bruciate.

 

PAPA WOJTYLA - BERGOGLIO - RATZINGER

Per paradosso, è un altro elemento che marca la distanza da Benedetto, smitizzando perfino l’atto più alto della vita del cattolicesimo: l’elezione di un pontefice […] Presentarlo come un gioco di manovre, nel quale si contrappongono cordate e si confrontano grumi di potere, magari racconta un pezzo di verità inconfessabile. Ma desacralizza l’idea del Conclave.

 

bergoglio ratzinger

D’altronde, nel momento in cui ha rinunciato, Benedetto XVI è stato il primo a compiere un gesto «eversivo» nella storia della Chiesa. Si è trattato di una decisione presa in modo solitario, mai regolamentata […] Lo stesso Francesco l’ha legittimata in via di principio, ma non ha deciso nulla in proposito. E […] ha mostrato di non avere nessuna intenzione di dimettersi. Più che il «modello Ratzinger» […] mostra di voler seguire «il modello Wojtyla», il papa polacco Giovanni Paolo II.

 

BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO

La lunga agonia fu seguita […] dalle televisioni di tutto il mondo. Ma all’ombra della sua malattia, ci si cominciò a chiedere chi governasse davvero in Vaticano, e con quale obiettivo. Probabilmente, una domanda tra le tante che hanno portato alla rinuncia di Benedetto. Per il momento non riaffiora, perché Francesco sembra in grado di andare avanti. […]

 

Sullo sfondo, però, la domanda si ripropone di fatto come la grande incognita dei prossimi mesi. Rilancia la memoria traumatica della coabitazione tra i «due Papi», anche se quello legittimo era uno solo, Francesco. E proietta l’attenzione sul prossimo Conclave, vicino o lontano che sia. Con un ulteriore interrogativo. E cioè se il prolungamento del pontificato di Bergoglio favorirà una successione nel segno della continuità, come farebbero pensare le nomine cardinalizie che ha compiuto di Concistoro in Concistoro: ormai 99 dei 137 votanti in Conclave sono stati scelti da lui.

BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO

 

Può essere. Ma l’aritmetica del «tutti bergogliani» o quasi trascura le dinamiche particolari dei Conclavi. Quando «tutti» sono col Papa, si ha solo un’illusione di unanimità.

Appena entrati nella Cappella Sistina per eleggere il successore, lo scenario cambia; e le previsioni possono perfino rovesciarsi.

 

Nel frattempo, rimane da capire se e quanto quello che resta del periodo dei «due Papi» continuerà a influenzare i comportamenti; e magari a portare a nuove rivelazioni. Di certo, la morte di Benedetto il 31 dicembre del 2022 non ha ristabilito la «normalità» del papato. Ha riconsegnato una Chiesa e un Vaticano divisi e col fiato sospeso.

RATZINGER E BERGOGLIO ITALIA S GOD TALENT BY CARLI BERGOGLIO RATZINGERRATZINGER E BERGOGLIO jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…