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MEDICI, E’ ORA DI FARE SUL SIERO! ARRIVA IL DECRETO CHE PREVEDE VACCINO OBBLIGATORIO E SCUDO PENALE (MA NON TOTALE) IN CASO DI MORTE DEL MALATO - LA RESPONSABILITÀ DEI SANITARI È LIMITATA ALLA SOLA COLPA GRAVE - I MEDICI SARANNO ALLONTANATI SE RIFIUTERANNO DI FARSI INOCULARE: "LA SCELTA DI NON VACCINARSI NON E' COMPATIBILE CON L'ASSISTENZA SANITARIA"

Francesco Grignetti per "la Stampa"

 

medico sotto stress per il covid

Aiutare i sanitari che sono impegnati nella campagna di vaccinazione con una norma di salvaguardia, colpire quelli che invece fanno resistenza a vaccinarsi, mettendo a rischio i pazienti. Domani arriverà un decreto che cambierà molte cose per il mondo sanitario.

 

Il decreto, già annunciato dal premier, e a cui sta lavorando la ministra Marta Cartabia, conterrà una tutela giuridica a fronte di ipotetici casi letali. Non si potrà chiamare «scudo penale» perché comunque, se ci fosse un decesso, sarebbe inammissibile che non sia apra un procedimento da parte del magistrato, e conseguente iscrizione al registro degli indagati del sanitario, ma comunque la garanzia ci sarà perché la legge farà una distinzione tra decessi «colposi» e casi addebitabili «a colpa grave».

medici ospedali

 

Era quanto chiedeva appunto l' Ordine dei medici.

Ed è soddisfatto il Sindacato medici italiani: «Per accelerare la campagna di massa - afferma Pina Onotri - si creino le condizioni di salvaguardia per i professionisti sanitari e per i medici impegnati nell' immunizzazione».

 

stanchezza negli operatori socio sanitari

Finisce invece lo scandalo di operatori sanitari, in ospedali come nelle Rsa, che rifiutano di vaccinarsi eppure restano in prima linea. Il decreto prevederà un obbligo per i sanitari a contatto con il pubblico. L' operatore potrà sempre rifiutarsi, ma di conseguenza dovrà essere spostato, e messo in posizione laterale. In alternativa sono previste sanzioni, quali la sospensione graduale dal servizio e dallo stipendio. Sono previste sanzioni anche per le strutture, ospedali cliniche ambulatori o Rsa, che non facciano rispettare la norma e non diano comunicazione all' Asl vigilante.

 

medici e infermieri sotto stress

Spiega Maurizio Zega, presidente dell' Ordine delle professioni infermieristiche di Roma: «Nessuno mette in discussione la libertà individuale ma la scelta di non vaccinarsi non è compatibile con l' assistenza sanitaria. La sicurezza del paziente deve rimanere in primo piano».

 

Già oggi esistono precisi requisiti per chi assiste una persona malata. «E se uno di questi requisiti è, in pandemia, la vaccinazione anti Covid, questo diventa un elemento fondamentale. Come chiedere al pilota di non bere alcol prima del volo. È un requisito imprescindibile».

 

Tutti temi che la ministra Cartabia ben conosce, dato che nel 2018 firmò da relatrice una sentenza della Corte costituzionale che dava copertura all' obbligo della vaccinazione contro il morbillo.

medici morti covid 6

 

Già all' epoca si precisava che in date condizioni, una raccomandazione può legittimamente diventare un obbligo. E per i sanitari, la raccomandazione esiste eccome.

È necessaria comunque una legge altrimenti non è possibile allontanare un dipendente dalle proprie mansioni. Saranno previsti perciò anche indennizzi più sostanziosi di quelli attuali per il cittadino che lamenti danni permanenti a seguito del vaccino.

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