
“MI SONO OCCUPATA IO DEL ‘DEPEZZAMENTO’ DI ALESSANDRO” - LA CONFESSIONE HORROR DI LORENA VENIER, LA 61ENNE CHE HA UCCISO E FATTO A PEZZI IL FIGLIO 35ENNE, CON LA COMPLICITÀ DELLA NUORA MAILYN CASTRO MONSALVO: “HO UTILIZZATO UN SEGHETTO E UN LENZUOLO PER CONTENERE IL SANGUE E L'HO SEZIONATO IN TRE PEZZI: NON CI SONO STATI SCHIZZI, PER QUESTO I CARABINIERI HANNO TROVATO TUTTO IN ORDINE. PENSAVO CHE CON IL TEMPO SI SAREBBE CONSUMATO. SUCCESSIVAMENTE, LO AVREI PORTATO IN MONTAGNA PER ABBANDONARLO LI, DOVE LUI DICEVA CHE VOLEVA FOSSERO DESTINATE LE SUE SPOGLIE. E' STATA MAILYN A CHIAMARE IL 112: IL PIANO ERA ATTENDERE POI FAR SPARIRE I RESTI, MA HA AVUTO UNA CRISI” - DURANTE LA CHIAMATA TRA LE DUE DONNE CI SAREBBE STATA UNA LITE: VENIER AVREBBE PROVATO A STRAPPARE IL TELEFONO ALLA NUORA E…
Ucciso e fatto a pezzi: mamma, 'l'ho sezionato io da sola'
LORENA MADRE DI ALESSANDRO VENIER
(ANSA) - "Mi sono occupata da sola del 'depezzamento' di Alessandro: ho utilizzato un seghetto e un lenzuolo per contenere il sangue e l'ho sezionato in tre pezzi: non ci sono stati schizzi, per questo i carabinieri hanno trovato tutto in ordine". E' la sintesi della parte più drammatica del racconto di Lorena Venier dopo la morte del figlio. La donna, nel lungo racconto al pm e ripetuto al Gip, ha spiegato la successione degli eventi. Mailyn è intervenuta soltanto per spostare le tre parti nell'autorimessa.
Ucciso e fatto a pezzi: legale, perizia psichiatrica per Lorena
(ANSA) - "Lorena Venier, l'infermiera di 61 anni che ha ucciso e fatto a pezzi il figlio Alessandro, di 35 anni, dovrà essere sottoposta a perizia psichiatrica". Ne è convinto l'avvocato difensore, Giovanni De Nardo, che in queste ore incontrerà la propria assistita nel carcere femminile del Coroneo, a Trieste. La donna, come da prassi in questi casi, è guardata a vista dagli agenti di Polizia penitenziaria.
alessandro venier Mailyn Castro Monsalvo
Nelle prossime ore la Procura di Udine dovrebbe assegnare l'incarico per l'autopsia, a cui parteciperà anche un perito della difesa incaricato dall'avvocato di Mailyn, Federica Tosel. Meno probabile che venga indicato anche un consulente dalla difesa della mamma: "La ricostruzione fatta è quanto mai precisa e c'è piena assunzione di responsabilità", ha fatto sapere il suo avvocato.
Ucciso,fatto a pezzi: Mailyn crolla, mamma avrebbe taciuto
(ANSA) - "E' stata Mailyn a chiamare il 112: il piano era attendere poi far sparire i resti, ma ha avuto una crisi". Lo spiega Lorena Venier nella ricostruzione di quanto avvenuto dal 25 luglio - giorno dell'omicidio - al 31, quando la nuora chiede l'intervento dei Carabinieri. Ci sono stati anche momenti di tensione tra le due donne. Chiamato il numero di emergenza 112, Mailyn, in un italiano ancora stentato - era arrivata in Italia nel 2022 - denuncia: "Mia suocera ha ucciso il figlio". Poi si sente un litigio: "No, Lorena, no". Forse Lorena tentava di strapparle il telefono di mano. Sulle sue braccia sono stati individuati alcuni lividi.
Ucciso, fatto a pezzi: mamma, "avrei lasciato resti in montagna"
(ANSA) - "Pensavo che con il tempo si sarebbe consumato. Successivamente, lo avrei portato in montagna per abbandonarlo li, dove lui diceva che voleva fossero destinate le sue spoglie". Sono le parole di Lorena Venier, l'infermiera di 61 anni, di Gemona (Udine), che ha ucciso e fatto a pezzi il figlio Alessandro, di 35 anni, in uno dei passaggi di quanto contenuto nella lunga e dettagliata confessione del delitto, che ha organizzato e poi realizzato assieme alla nuora Mailyn Castro Monsalvo di 30 anni, che sarebbe stata l'istigatrice.
Le parole della Venier spiegano anche perché non è stato coinvolto nessun'altro nel disegno criminale: "Pensavamo di poter fare tutto da sole, una volta sezionato, sarebbe bastato attendere che si consumasse prima di portarlo in montagna", ha aggiunto la donna.
LOREDANA VENIER - ALESSANDRO VENIER - MARYLIN CASTRO MONSALVO
ALESSANDRO VENIER