policlinico militare celio

CORPO DEL REATO - TRE MILITARI SONO STATI CONDANNATI PER AVER SOTTRATTO DEI SOLDI AL POLICLINICO MILITARE CELIO, DIROTTANDO I FONDI DESTINATI ALL'OSPEDALE SUI LORO CONTI - L'EX MARESCIALLO DELL'ESERCITO SALVATORE CICCHELLI, CONSIDERATO IL “DEUS EX MACHINA DELLA VICENDA”, SAREBBE RIUSCITO A SOTTRARRE CIRCA UN MILIONE E MEZZO DI EURO ED È STATO CONDANNATO A 9 ANNI E 2 MESI - I GIUDICI: "LE CASSE DEL CELIO ERANO PRATICAMENTE DIVENTATE IL BANCOMAT DEGLI IMPUTATI..."

ospedale militare celio 1

Michela Allegri per "il Messaggero"

 

Assegni modificati, soldi prelevati dagli stipendi, fondi destinati all'ospedale dirottati sul suo conto corrente personale e poi ritirati in contanti. Per anni, il cassiere del Policlinico militare Celio avrebbe sottratto denaro al nosocomio, arricchendosi. Dal 2009 al 2015 sarebbe riuscito ad arrotondare illegalmente la sua busta paga con un milione e mezzo di euro. Cifra che, ora, dovrà restituire al Policlinico e al ministero della Difesa. 

 

ospedale militare celio 2

L'ex maresciallo dell'Esercito, Salvatore Cicchelli, prima cassiere e poi responsabile della contabilizzazione e rendicontazione di tutte le operazioni economiche dell'Ente, è stato condannato dalla Corte dei conti a rendere il denaro prelevato di nascosto: 1.513.547 euro in tutto. Il collega Arturo Nola, che avrebbe affiancato Cicchelli in 15 operazioni illegali, dovrà pagare 90.350 euro. 

 

Entrambi sono stati già condannati in appello dal Tribunale militare: 9 anni e 2 mesi per Cicchelli, 2 anni e 4 mesi per Nola. L'accusa era peculato militare continuato e aggravato. Un terzo militare è stato condannato per un episodio minore: aveva sottratto circa ottomila euro. Visto che la somma è stata interamente restituita, l'uomo non è stato citato in giudizio dai magistrati contabili. 

ospedale militare celio

 

Cicchelli viene definito dai giudici il «deus ex machina della vicenda»: è quello «che ha agito in maniera più riprovevole», si legge nella sentenza della Corte dei conti. Come responsabile della rendicontazione di tutte le operazioni economiche del Policlinico, «ha avuto la possibilità di approfondire i meccanismi della contabilità del Celio, di cui ha saputo sfruttare con spregiudicatezza le molte falle», che sono state corrette dopo l'esplosione del caso. 

ospedale militare celio 5

 

GLI ESCAMOTAGE 

Gli escamotage per sottrarre il denaro erano complicati e raffinati: il militare avrebbe sistematicamente modificato ordini di pagamento, eseguito bonifici a creditori con somme inferiori rispetto a quelle previste dai titoli di originari. Gli inquirenti hanno specificato che alcuni importi destinati al distaccamento di Anzio, per esempio, non sarebbero mai stati devoluti alla struttura. 

 

Ma non è tutto: ci sarebbe anche stata «l'appropriazione delle somme che l'ospedale aveva in prassi di anticipare ai medici convenzionati, con l'esecuzione di bonifici sui propri conti e il prelievo delle somme, anche utilizzate per la gestione del Cup», si legge ancora nella sentenza. Il giudice contabile sottolinea poi che il militare avrebbe agito con «intento predatorio delle risorse pubbliche». 

 

ospedale militare celio

La parte più consistente delle operazioni illegali riguardava il versamento di Irpef e Inpdap, il pagamento degli stipendi, l'assegnazione di fondi. I giudici specificano che le casse del Celio erano praticamente diventate «il bancomat degli imputati, che vi hanno attinto a lungo e liberamente». Cicchelli, per esempio, da maggio 2009 a marzo 2010, avrebbe disposto pagamenti Irpef addebitando, sistematicamente, sul conto intestato al Policlinico 100mila euro in meno rispetto al titolo di pagamento contabilizzato. 

sanita' militare 1

 

Poi, si sarebbe appropriato della differenza, per un totale di circa 500mila euro, aggiungendo di volta in volta, ai singoli titoli con i quali venivano disposti i pagamenti degli stipendi, un assegno postale di 100mila euro, «omettendo però di registrarlo in uscita sulle scritture contabili dell'Ente». La somma era poi stata incassata personalmente. Il militare avrebbe seguito lo stesso copione decine di volte fino al 2015. 

 

coronavirus e medici militari

Avrebbe poi disposto passaggi di fondi dagli assegni con i quali il Policlinico pagava gli stipendi, sottraendo decine di migliaia di euro. Quando Nola lo aveva sostituito come cassiere, continuano i giudici, Cicchielli lo avrebbe coinvolto nel sistema «criminoso». 

 

Il nuovo arrivato - si legge nell'atto - «gli era indispensabile per continuare nella sua condotta illecita». Entrambi i militari sono stati destituiti. Nola, assistito dall'avvocato Lucio Marziale, ha ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali e ha trovato un lavoro.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...