francesca donato angelo onorato

“MIO MARITO È STATO UCCISO, I COLPEVOLI SARANNO SCOPERTI” – L'EURODEPUTATA FRANCESCA DONATO, MOGLIE DI ANGELO ONORATO, TROVATO MORTO CON UNA FASCETTA AL COLLO NELLA SUA AUTO A PALERMO, ESCLUDE L'IPOTESI DEL SUICIDIO – L'ULTIMA FRASE DELL'ARCHITETTO ALLA MOGLIE: “VADO A CAPACI PER RISOLVERE UNA COSA, SPERO ‘IN MODO BONARIO’...” – ONORATO AVEVA FATTO UN PASSO INDIETRO NEL PROGETTO PER LA CREAZIONE DI APPARTAMENTI NELLA ZONA DI CAPACI: “VOGLIO EVITARE CONTATTI CON PERSONE SBAGLIATE”   

Estratto dell’articolo di Felice Cavallaro per il “Corriere della Sera”

 

angelo onorato francesca donato

Anche se sul corpo del marito non sono stati trovati «segni di violenza», Francesca Donato, la moglie di Angelo Onorato, lo ripete a se stessa da martedì sera: «L’autopsia non determina la fine delle indagini». E non vuol sentire echeggiare l’ipotesi del suicidio perché per lei continua a trattarsi di «un delitto».

 

Non può dare elementi ulteriori, anche se non smette un attimo di pensare agli snodi irrisolti di questo giallo nel salone dell’Addaura con le vetrate sul mare solcato dalle vele. Quiete opposta al turbinio che la scuote, mentre dalla Medicina legale restituiscono la salma per i funerali di oggi, che si terranno a mezzogiorno in cattedrale.

 

angelo onorato

L’ultimo saluto per gli amici e i parenti increduli come questa giovane vedova, i figli Carolina e Salvatore, 21 e 25 anni, sempre vicini: «Chiedo solo rispetto per questo momento drammatico che con loro sto vivendo». Poi, una richiesta al mondo mediatico: «Vorrei che si smettesse di parlarne sui giornali. Siamo alla ricerca di risposte che è molto difficile trovare. Ma proprio per questo c’è bisogno di riservatezza, senza invenzioni».

 

Alla categoria delle invenzioni apparterrebbe la ricostruzione di un misterioso incontro di Angelo Onorato alle 10 del mattino in un bar di viale Strasburgo dove l’architetto, un’ora prima della morte, avrebbe preso il caffè «con uno sconosciuto». La caccia è cominciata solo sui media e in tv, subito cancellata da Francesca Donato che conosce bene lo «sconosciuto»: il cognato Antonio. Si tratta del marito della sorella di Onorato, che egli stesso era andato a prendere alle 9 in aeroporto, appena arrivato da Milano per un battesimo. Poi, un caffè in quel bar e la frase che ancora rimbomba nel cuore della signora Francesca: «Vado a Capaci per risolvere una cosa, spero “in modo bonario”».

 

francesca donato sul luogo del ritrovamento del marito angelo onorato

Ripercorre questa traccia e ogni instante di un tormento giunto al quinto giorno: «Io ho il problema che devo soltanto andare avanti». È decisa a rimettere insieme le tessere del mosaico. Non parla della sua vita personale o di arenati progetti politici, dopo il passaggio da eurodeputata della Lega alla Dc di Totò Cuffaro.

Parla dell’obiettivo numero uno: «Sono certa che si scoprirà la verità, che si scopriranno i colpevoli di questo delitto».

 

[…]  sono stati ascoltati, fra gli altri, Giuseppe Pretesti e Cristiano Battaglia, i due imprenditori del commercio e dell’edilizia che da Onorato hanno rilevato in tempi recenti quote di aziende interessate a una lottizzazione progettata a Capaci. Il paese a metà strada fra Palermo e aeroporto dove il padre di Onorato ha lasciato un terreno di 9 mila metri quadrati. Lo stesso dove la vittima aveva chiesto dal 2014 di realizzare i primi 25 appartamenti. Con difficoltà, in qualche modo confermate dal sindaco Pietro Puccio.

 

il luogo del ritrovamento di angelo onorato

[…]  Snodi burocratici e rapporti locali che Onorato, dopo tanti anni, preferiva lasciare ai due amici, senza più figurare. Facendo un passo indietro per evitare contatti con «persone sbagliate», come le ha definite nella lettera alla moglie, scritta a febbraio e consegnata a un avvocato due giorni prima dell’epilogo di un giallo aperto.

angelo onorato 1angelo onorato 2ritrovamento corpo di angelo onorato 3ritrovamento corpo di angelo onorato 5ritrovamento corpo di angelo onorato 1ritrovamento corpo di angelo onorato 2angelo onorato

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…