
LE MORTI DI LUIGI DI SARNO E TAMARA D'ACUNTO, DECEDUTI DOPO AVER MANGIATO UN PANINO “CONTAMINATO” DAL BOTULINO A DIAMANTE, IN PROVINCIA DI COSENZA, SI POTEVANO EVITARE? – TRA I 9 INDAGATI PER LE INTOSSICAZIONE DALLA TOSSINA, CI SONO CINQUE MEDICI DI DUE STRUTTURE SANITARIE, CHE HANNO VISITATO LE DUE VITTIME PRIMA DELLA LORO MORTE – I FAMILIARI DI DI SARNO: “CHIEDEVA OSSIGENO, NON RIUSCIVA A RESPIRARE. GLI HANNO RISPOSTO: ‘AVRÀ AVUTO UNA DELUSIONE D'AMORE, SI FACCIA VEDERE DA UN NEUROLOGO’” – UNA DIAGNOSI TEMPESTIVA DEL BOTULISMO AVREBBE POTUTO SALVARLI… - RICHIAMATI DAL MERCATO QUATTRO LOTTI DI FRIARELLI, PER PRECAUZIONE
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IL RACCONTO DELLA SORELLA DI LUIGI DI SARNO, IL 52ENNE NAPOLETANO MORTO DOPO AVER MANGIATO UN PANINO
1 - BOTULINO, SI ALLARGA L’INCHIESTA SUI MORTI INDAGATI 5 MEDICI PER LE MANCATE DIAGNOSI
Estratto dell’articolo di Eleonora Camilli per “la Stampa”
Salgono a nove, tra cui cinque medici, gli indagati per le intossicazioni di botulino in Calabria. Si allarga così l'inchiesta per le morti sospette di Luigi di Sarno, 52 anni e Tamara D'Acunto, 45, deceduti dopo aver mangiato un panino con broccoletti e salsiccia, acquistato sul lungomare di Diamante. Sedici, invece, sono ancora gli intossicati, alcuni in graduale miglioramento.
Oltre al venditore ambulante, proprietario del furgoncino rosso che ha servito il cibo incriminato, nel registro degli indagati sono finiti i tre responsabili delle ditte produttrici di prodotti sott'olio e cinque medici di due strutture sanitarie del cosentino. Si tratta dei sanitari che hanno visitato le due vittime prima del loro decesso.
La Procura di Paola, guidata da Domenico Fiordalisi, ha intenzione di capire se le diagnosi siano state tempestive e per questo saranno fondamentali le verifiche sulle cartelle cliniche, già sequestrate nei giorni scorsi. L'iscrizione nel registro delle notizie di reato per i medici - precisa la procura- è un atto dovuto.
il food truck a diamante che ha servito panini contaminati con il botulino
[…] I reati ipotizzati a vario titolo per i nove indagati vanno dall'omicidio colposo alle lesioni personali colpose fino al commercio di sostanze alimentari nocive. Le parti lese sono in tutto diciotto. I sedici intossicati, dopo aver ricevuto le prime cure all'ospedale Annunziata di Cosenza, stanno migliorando. Tra loro uno dei pazienti più gravi, finito in terapia intensiva ora respira in modo autonomo. Un altro, che nei giorni scorsi aveva ricevuto la dose di antitossina botulinica, ha lasciato la rianimazione ed è stato trasferito in medicina.
Al momento, fa sapere l'ospedale calabrese, cinque sono in terapia intensiva, tre in pediatria e sei nei reparti di area medica. Le analisi effettuate dall'Istituto Superiore di Sanità sui primi tre campioni prelevati dai pazienti hanno consentito di confermare che si tratta di botulismo.
È stata proprio la diagnosi tempestiva a permettere di richiedere al ministero l'antitossina in tempi rapidi, «scongiurando conseguenze potenzialmente fatali per molti dei pazienti coinvolti» fa sapere in una nota l'Annunziata. Il focolaio di botulino, intanto, dopo una settimana sembra essersi attenuato. […]
2 - BOTULINO INDAGATI I MEDICI "RESPINSERO I PAZIENTI"
Estratto dell’articolo di Corrado Zunino per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/cronaca/2025/08/11/news/botulino_diamante_indagati_autopsie-424783193/
il food truck a diamante che ha servito panini contaminati con il botulino
Dei nove indagati per omicidio e lesioni colpose, nella questione del botulino da food truck, cresciuto nei panini ai friarielli sul lungomare cosentino di Diamante, cinque sono medici. È questa la potente novità dell'inchiesta della procura di Paola. Tre sono dipendenti del Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo, la clinica privata che ha respinto — due volte — il pittore e ambulante Luigi Di Sarno, 52 anni. Ha raccontato la sorella, Filomena: «Mio fratello si è presentato la sera di martedì 5 aprile, e di nuovo il mattino successivo. Chiedeva ossigeno, non riusciva a respirare. Gli hanno risposto: avrà avuto una delusione d'amore, si faccia vedere da un neurologo».
Altri due medici indagati sono di servizio all'ospedale, questo pubblico, di Cetraro. Loro hanno visto arrivare in pronto soccorso Tamara D'Acunto, 45 anni. L'hanno visitata e dimessa con una diagnosi di intossicazione da farmaci. Entrambi, Di Sarno e D'Acunto, sono morti, presumibilmente a causa della tossina del botulino.
Le cartelle mediche delle due strutture sono state sequestrate subito dopo i decessi, ora saranno confrontate con le autopsie da effettuare domani, dopo la riesumazione del corpo della donna. La procura ritiene che un esame neurologico — il botulino attacca i nervi — e uno gastroenterologico avrebbero dovuto essere realizzati immediatamente, a fronte di persone «in evidente stato patologico avanzato».
Sono sotto inchiesta, quindi, due responsabili della ditta produttrice dei vasetti di broccoli sott'olio: è un'azienda di Sant'Anastasia, nel Napoletano. E, ancora, un distributore del prodotto. Per i tre, si aggiunge il reato di commercio di sostanze alimentari nocive, ma, in verità, in questi casi gli avvisi di garanzia sono misure dovute di fronte ad atti irripetibili — le autopsie, appunto — da compiersi nelle prossime 24 ore.
La procura, guidata da Domenico Fiordalisi, è convinta che il centro della questione sia la cattiva conservazione delle verdure sott'olio da parte di Giuseppe Santonocito, 33 anni, l'ambulante del camioncino rosso. Ovviamente, è lui il nono indagato, ed è quello che rischia di più. […]
INTOSSICATI IN CALABRIA, IL MINISTERO RICHIAMA QUATTRO LOTTI DI FRIARIELLI ALLA NAPOLETANA PER BOTULINO: ECCO QUALI
Estratto da www.tgcom24.mediaset.it
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo urgente di quattro lotti di friarielli alla napoletana per sospetto rischio di contaminazione da botulino. L'avviso, pubblicato sul portale ufficiale nella sezione dedicata agli operatori, riguarda barattoli da un chilo destinati principalmente al settore della ristorazione e provenienti da uno stabilimento di Scafati, in provincia di Salerno. I prodotti sono commercializzati con i marchi Bel Sapore e Vittoria e sono già stati segnalati ai distributori per il ritiro immediato.
Mentre le autorità sanitarie ribadiscono l'importanza di non consumare i lotti indicati, dal comune di Diamante, in Calabria, arriva un messaggio rassicurante sui recenti casi di botulismo registrati: "Il fenomeno è circoscritto e non sussiste alcun pericolo", afferma il sindaco. Il titolare del food truck sospettato di aver servito gli alimenti contaminati è sotto accusa non solo per la presunta origine dell’intossicazione, ma anche per l'ipotesi di aver utilizzato un unico attrezzo da cucina per maneggiare più cibi, favorendo la contaminazione incrociata.
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I lotti finiti sotto richiamo Il provvedimento del Ministero riguarda quattro lotti distinti. Per il marchio Bel Sapore, i numeri interessati sono il 060325 con data di scadenza 6 marzo 2028 e il 280325 con scadenza 28 marzo 2028. Per il marchio Vittoria, i lotti sotto osservazione sono il 280325 con scadenza 28 marzo 2028 e il 290425 con scadenza 29 aprile 2028.
In tutti i casi si tratta di confezioni da un chilo, vendute per lo più a ristoranti e attività di street food. Il richiamo è stato disposto come misura precauzionale a seguito della possibilità di contaminazione da Clostridium botulinum, batterio responsabile del botulismo, una grave tossinfezione alimentare. Il Ministero invita chiunque fosse in possesso delle confezioni indicate a sospendere immediatamente l'uso e a restituire i prodotti al punto vendita.
[…] I friarielli richiamati provengono dallo stabilimento Ciro Velleca Srl di Amura Stefano, situato in via Cangiani 16 a Scafati, nel Salernitano. Secondo le informazioni ufficiali, il richiamo si inserisce in un quadro di controlli e verifiche scattati dopo episodi di intossicazione che hanno coinvolto la località turistica di Diamante, in provincia di Cosenza.
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