fabrizio piscitelli diabolik

NARCO-ROMA – DIETRO L’OMICIDIO DIABOLIK UN PATTO TRA I MERCANTI DI DROGA - L’ASCESA DEL CAPO ULTRÀ AVREBBE INFASTIDITO I BOSS CHE GESTISCONO LO SPACCIO NELLA CAPITALE - IL RUOLO DELL’AMICO DEL CAPO ULTRAS (NON INDAGATO) E I SOSPETTI RILANCIATI DALLA MOGLIE DI DIABOLIK SU UN NARCOTRAFFICANTE DELLA MALA ROMANA (RIBATTEZZATO ER MILIARDERO)

Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

 

fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt002

Un patto tra capi per eliminare Fabrizio Piscitelli, 53 anni. Un accordo tra i mercanti della droga che governano lo spaccio a Roma per assassinare un loro pari che si era ingrandito troppo. Un tavolo di boss a cui, fino all'ultimo momento, aveva trovato posto anche Diabolik.

 

La colpa del capo ultras della Lazio sarebbe stata quella di essere cresciuto troppo in prestigio e potenza. Un'ascesa che gli avrebbe attirato invidie e rancori. Avrebbe spaccato i già fragili equilibri della mala romana, rimodulando a suo favore le quote della vendita di cocaina, marijuana ed eroina nella Capitale.

 

Un ambizioso Piscitelli avrebbe cementato contro la sua persona i pezzi da novanta dello spaccio. Capi che avrebbero sentenziato la sua fine, dividendosi in due categorie: chi voleva la sua morte e chi invece sulla dipartita del Diablo sarebbe rimasto indifferente. La motivazione dell'assassinio, fatta poi girare ad arte nel mondo della criminalità, è invece legata ad un presunto mancato pagamento di una grande partita di droga da parte dell'ultras biancoceleste. Una giustificazione finta, una scusa insomma per armare la mano del killer che il 7 agosto gli ha sparato un colpo alla nuca al parco degli Acquedotti.

fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt003

 

È questo lo scenario tracciato da chi indaga sull'assassinio di Piscitelli: Squadra Mobile, la sezione omicidi, coordinata da Andrea di Giannantonio e il pubblico ministero Nadia Plastina compongono così il complicato puzzle. Una nuova tessera da aggiungere riguarda la figura di Fabrizio Fabietti, un signore della droga, amico intimo di Diabolik. È lui che ha accompagnato le figlie e la moglie di Piscitelli all'ultimo derby, il primo settembre. Giorno in cui è stato ricordato dalla curva Nord l'ex capo ultras.

 

FABRIZIO PISCITELLI DIABOLIK

Ebbene il cellulare di Fabietti sarebbe stato agganciato alla cella telefonica che gestisce le chiamate nell'area che comprende il parco degli Acquedotti il 7 agosto intorno alle 19.00, giorno e ora dell'omicidio del Diablo. L'amico intimo del leader degli Irriducibili avrebbe spiegato la sua presenza in zona agli inquirenti sentito a sommarie informazioni. Da non indagato perciò. In pratica Piscitelli lo avrebbe dovuto raggiungere dopo un appuntamento con un'altra persona (di cui Fabietti non conosce l'identità) per una successiva visita in famiglia.

 

APPUNTAMENTO

Chi invece sostiene di conoscere l'identità dell'uomo che ha dato l'appuntamento a Diabolik è Rita Corazza. La moglie di Piscitelli ritiene che il marito avrebbe dovuto incontrare Alessandro Capriotti al parco degli Acquedotti. Un nome di peso nella mala romana, ribattezzato Er Miliardero.

 

 

Un appellativo che deriva dallo stile di vita elevato e abbondantemente ostentato del 48enne. Un narcotrafficante, imputato per bancarotta, che sta finendo di scontare la sua pena ai domiciliari. Tuttavia l'uomo gode di una serie di permessi che gli consentono di uscire il pomeriggio. A portare la procura su questa pista è stata la famiglia di Piscitelli. Capriotti (non indagato) sentito dagli agenti della Squadra Mobile ha negato di aver dato un appuntamento a Diabolik: «Non dovevo vedere Fabrizio Piscitelli», ha detto ai poliziotti un paio di settimane fa. A breve l'inchiesta subirà un'accelerazione.

fabrizio piscitelli diabolik 11fabrizio piscitelli diabolik 3fabrizio piscitelli diabolik 6fabrizio piscitelli diabolik 7fabrizio piscitelli diabolik 9fabrizio piscitelli diabolik 4fabrizio piscitelli diabolik 8roma, ucciso fabrizio piscitelli alias diabolik 14

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."