viagra rosa

LE PARI OPPORTUNITÀ DI GODERE – NEGLI STATI UNITI VIA LIBERA DEFINITIVO AL “VIAGRA ROSA” PER LE DONNE – IL FLIBANSERIN SARÀ COMMERCIALIZZATO, SU PRESCRIZIONE, DAL PROSSIMO 17 OTTOBRE – MA SERVE DAVVERO?

Elena Meli per “corriere.it

 

La Food and Drug Administration Usa ha approvato il flibanserin, noto anche come “viagra rosa”. La prima pillola che promette di aumentare il desiderio sessuale nelle donne, il medicinale Addyi di Sprout Pharmaceuticals, sarà commercializzata, su prescrizione, negli Stati Uniti a partire dal prossimo 17 ottobre.

Via libera al Flibanserin viagra femminileVia libera al Flibanserin viagra femminile

 

Una decisione celebrata dal 'New York Times' come una vittoria della campagna di lobbying che, in questi mesi, aveva accusato la Fda di ignorare i bisogni sessuali delle donne.

 

Da una parte infatti c’è chi rivendica il diritto delle donne a combattere il calo del desiderio tanto quanto gli uomini, sebbene con modalità terapeutiche parecchio differenti; dall’altra chi pensa che il problema della scarsa voglia di far sesso sia per lo più strumentalizzato e teme gli effetti collaterali di una cura per una condizione che non mette a rischio la salute di chi ne soffre.

 

In mezzo il flibanserin, la molecola “della discordia”: chiamato “viagra rosa”, ha avuto un percorso a dir poco travagliato nelle sperimentazioni cliniche e soprattutto nelle discussioni delle agenzie regolatorie per decidere in merito al suo arrivo sul mercato.

 

La nascita come antidepressivo

Flibanserin è stato scoperto negli anni ‘90, quando anche in Italia alcuni ricercatori hanno iniziato a sperimentarlo sui topolini come antidepressivo: la molecola infatti agisce sui recettori della serotonina, il neurotrasmettitore “della felicità” la cui carenza è coinvolta nei disturbi dell’umore, e su altri due trasmettitori cerebrali fondamentali, dopamina e noradrenalina.

 

VIAGRA FEMMINILEVIAGRA FEMMINILE

Gli studi parevano promettenti, indicavano infatti che agisse più in fretta degli antidepressivi “classici” ai quali servono in media un paio di settimane prima di vederne gli effetti sui sintomi. Ma la vera sorpresa arrivò quando iniziarono i trial clinici: le donne coinvolte riferivano spesso un “effetto collaterale” imprevisto, ovvero un consistente incremento del desiderio sessuale.

 

Da qui, negli anni 2000, l’avvio di studi centrati su donne in pre e post-menopausa con il cosiddetto disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, il termine “medichese” per identificare la perdita della voglia di rapporti sessuali che spesso si accompagna al calo degli estrogeni in menopausa. I dati raccolti hanno mostrato una certa efficacia del farmaco, in un periodo in cui già si registrava il fallimento di un altro candidato a diventare il viagra rosa, ovvero il testosterone in cerotti o gel bocciato dagli enti regolatori per le donne in post-menopausa a metà degli anni 2000.

Nasce il viagra femminileNasce il viagra femminile

 

Invece, alcuni trial con flibanserin segnalavano un effetto significativo nei confronti del placebo. In altri le reazioni delle donne parevano più blande, ma la corsa al nuovo viagra per le donne era ormai iniziata, e con questa le richieste di registrazione del farmaco per trattare il disturbo del desiderio sessuale ipoattivo.

 

Il percorso accidentato verso l’approvazione

La FDA aveva già bocciato due volte flibanserin: la prima nel 2010, quando gli esperti hanno ritenuto troppo scarse le prove di efficacia a fronte di effetti collaterali come stanchezza, ipotensione, svenimenti, nausea. Al tempo, tuttavia, l’ente sottolineò l’importanza di continuare a fare ricerca per rispondere a un bisogno medico femminile reale: non si negò insomma l’esistenza di un disturbo da calo della libido, almeno per alcune.

 

Da allora, il dibattito si è a dir poco infuocato e non ha accennato a diminuire neppure nel giugno scorso, quando il farmaco ha incassato un primo parere positivo, benché non vincolante, da una commissione FDA.

 

VIAGRA FEMMINILEVIAGRA FEMMINILE

Su un lato della barricata stanno alcune associazioni per i diritti delle donne come “Even the Score”, ovvero “Pareggiamo i conti”, fra le più agguerrite nel farsi sentire da quando la FDA ha rimesso mano al dossier flibanserin: secondo loro approvare il farmaco significa avvicinarsi a una parità di genere sotto le lenzuola finora negata, visto che per l’impotenza ci sono 26 farmaci approvati e invece non ne esiste nemmeno uno per il calo del desiderio femminile.

 

Un argomento poco solido secondo altri, che sottolineano come i “viagra blu” agiscano aumentando l’afflusso di sangue al pene, quindi su meccanismi squisitamente “meccanici” che possono incepparsi per motivi variegati, organici e non: non interferiscono però con la libido, qualcosa di ben più complesso soprattutto al femminile, e infatti non sono registrati per l’uso in uomini con calo del desiderio, ma per pazienti affetti da una condizione clinica precisa, l’impotenza.

VIAGRA FEMMINILEVIAGRA FEMMINILE

 

La nascita di un nuovo mercato o la risposta a un bisogno?

I contrari all’approvazione del farmaco fanno notare come il desiderio nelle donne sia questione assai delicata e una sua riduzione, che può essere dovuta a mille motivi, non andrebbe medicalizzata sfornando la pillolina che fa tornare la voglia a comando, a maggior ragione se quella pillolina comporta effetti collaterali. Blandi quanto si vuole, certo, ma superflui se si cerca di combattere un problema che non mette a repentaglio la salute e si prospetta l’assunzione cronica di un medicinale che comunque non è mai acqua fresca.

 

viagra femminile viagra femminile

Il timore è che si stia cercando di alimentare un mercato potenzialmente enorme, stimato in miliardi di dollari se è vero che circa una donna su dieci soffre di calo del desiderio: l’American Psychiatric Association ad esempio non lo include più nella lista delle patologie, ma innumerevoli esperti sottolineano come il problema non solo esista, ma comporti anche un peggioramento drastico della qualità di vita che giustifica appieno la “corsa” alla terapia. Il dibattito continua, se non altro perché gran parte dei dati su flibanserin arrivano da trial condotti su donne in pre e post-menopausa, quindi non sulla popolazione generale: che succede se a non avere più voglia di sesso è una trentenne con tutti gli estrogeni al posto giusto? Il farmaco è ugualmente utile?

 

Il parere dell’esperta

coppia sessocoppia sesso

Finora non ci sono risposte certe, anche se forse prima o poi si arriverà a una valutazione più serena della questione mettendo sul piatto rischi e benefici per le donne: se lo augura la ginecologa Rossella Nappi, endocrinologa e sessuologa della Clinica Ostetrica e Ginecologica del policlinico universitario San Matteo di Pavia, che pochi giorni fa sulle pagine di Expert Opinion in Pharmacotherapy ha auspicato di "abbassare le bandiere delle malattie inventate o della 'guerra fra i sessi' per fare ricerca accanto alle donne

 

focalizzate sui loro bisogni e le loro aspettative, lavorando su efficacia e sicurezza per trovare una risposta al problema del calo del desiderio. Bilanciare questi due aspetti nel trattamento cronico di una condizione che non minaccia la vita può essere molto difficile, in menopausa e soprattutto nelle donne in età fertile: sebbene le questioni relative alla sicurezza siano importanti in entrambi i sessi, la necessità di assumere un farmaco per settimane per avere un effetto significativo nelle donne è il motivo principale per l’estrema cautela nel prendere decisioni».

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO