edoardo viii e wallis simpson

INTRIGHI DI CORTE – LA STORIA DI HARRY E MEGHAN È SOLO L’ULTIMO DEI PETTEGOLEZZI CHE LA FAMIGLIA REALE INGLESE REGALA: NEL 1936 IL RE EDOARDO VIII DOVETTE ABDICARE IN FAVORE DI SUO FRATELLO PER SPOSARE WALLIS SIMPSON, UNA DONNA DIVORZIATA CHE SE LA FACEVA CON L’AMBASCIATORE TEDESCO – QUANDO SCOPPIÒ LA SECONDA GUERRA MONDIALE, EDOARDO VIII FU SPEDITO ALLE BAHAMAS VISTO CHE CONTINUAVA A SOSTENERE PUBBLICAMENTE CHE L’INGHILTERRA NON POTEVA BATTERE HITLER ED ERA NECESSARIO UN NEGOZIATO...

Roberto De Mattei per “Libero Quotidiano”

 

edoardo viii e wallis simpson

Gli scandali che incombono sulla Corte reale inglese riportano alla mente lo scandalo che investì i Windsor nel XX secolo, minacciando di distruggere la monarchia: la crisi avvenuta nel 1936 per l'abdicazione del re Edoardo VIII, che rinunciò al trono per sposare Wallis Simpson, una americana due volte divorziata e dalla discussa moralità.

 

Il problema però non era solo religioso e morale, ma politico, come viene ben ricostruito dal recente libro, Il Re traditore (Neri Pozza, Vicenza 2022, pp. 400, euro 22) di Andrew Lownie, un giornalista noto per l'accuratezza delle biografie di cui è autore. Anche questa è meticolosa, fino alla pedanteria e documenta in maniera ineccepibile uno dei periodi più controversi della storia inglese.

 

Edoardo, principe di Galles, era il figlio primogenito del Re Giorgio V ed era noto negli ambienti mondani per i suoi gusti sofisticati, ma anche per la simpatia che nutriva verso il regime hitleriano e la British Union of Fascists di Oswald Mosley. Wallis Simpson gli era stata presentata a una festa nel gennaio 1931. La donna, che aveva divorziato dal pilota della marina Earl Winfield Spencer jr.

, aveva fama di essere una persona ambigua e molto venale.

 

edoardo viii e wallis simpson 9

Nei tre anni seguenti il principe la frequentò in società e dal gennaio 1934 ne fece la sua amante. Quando Giorgio V morì, il 20 gennaio 1936, il principe salì al trono con il nome di Edoardo VIII e Wallis divenne una presenza fissa nel palazzo reale. Nella seconda settimana di agosto del 1936 il sovrano intraprese una crociera nel Mediterraneo con Wallis, senza che il signor Simpson, suo secondo marito, fosse invitato.

 

Quando i giornali americani diedero la notizia che aveva l'intenzione di sposare Wallis Simpson, il Re fece pressione, su Lord Beaverbrook, proprietario del Daily Express, dell'Evening Standard e del Sunday Express, perché i suoi giornali ignorassero la notizia, ma poi chiese al magnate britannico il suo appoggio mediatico per mantenere il trono. Lo stesso Lord Beaverbrook, nel suo libro Un nazista sul trono d'Inghilterra.

 

L'abdicazione di Re Edoardo VIII, (Oaks, Roma 2017, pp, 186, euro 18) ci offre un accurato resoconto del gioco delle parti di quelle settimane. Edoardo VIII voleva sposarsi senza rinunziare al trono; il primo ministro Stanley Baldwin era disinteressato al matrimonio del Re, ma, voleva la sua abdicazione; l'arcivescovo di Canterbury Cosmo Lang, non voleva il matrimonio, e nemmeno il Re, che preferiva frequentare i nights club alla chiesa anglicana di cui era capo. 

edoardo viii e wallis simpson 8

 

Il 16 novembre 1936 Edoardo VIII comunicò ufficialmente al premier Baldwin la propria intenzione di sposare la signora Simpson. Baldwin fece presente al sovrano che il popolo non avrebbe approvato il matrimonio. La chiesa d'Inghilterra non riconosceva le nozze tra divorziati e la famiglia reale non poteva ignorarne gli insegnamenti. Inoltre, i servizi segreti avevano fornito a Downing Street rapporti secondo i quali Wallis manteneva "una affettuosa amicizia" con l'ambasciatore di Germania a Londra Joachim von Ribbentrop, futuro ministro degli Esteri del Terzo Reich, dal quale ricevette per un anno 17 rose rosse al giorno. 

 

edoardo viii e wallis simpson 7

Il sovrano, posto di fronte al bivio, il 10 dicembre 1936, dopo 326 giorni di regno, abdicò in favore del fratello Alberto, che prese il nome di Giorgio VI. Il 3 giugno 1937 Edoardo, divenuto duca di Windsor, sposò Wallis Simpson, che aveva ottenuto il divorzio dal secondo marito, ma alla quale Giorgio VI rifiutò di estendere il grado di "Altezza reale".

 

L'imprenditore francese Charles Bedeaux, che collaborava con i nazisti, mise a disposizione dei duchi di Windsor la sua dimora parigina e organizzò un viaggio in Germania in cui il duca di Windsor ebbe un colloquio con Adolf Hitler a Berchtesgaden.

 

Quando scoppiò la guerra il duca lasciò la Francia per il Portogallo, dove diventò un problema politico per il Regno. C'era il fondato timore che attorno a lui si potesse costituire una quinta colonna pacifista, per attribuirgli un ruolo analogo a quello del maresciallo Petain in Francia. Ribbentrop affidò al migliore degli agenti segreti tedeschi, Walter Schellen berg, il compito di catturare i duchi di Windsor, proponendo loro il ritorno sul trono, a condizione di un appoggio pub blico alla Germania. 

 

edoardo viii e wallis simpson 5

La missione fu sventata dai servizi segreti inglesi e Churchill convinse il duca a lasciare il Portogallo, nominandolo governatore delle isole Bahamas. Questa soluzione permise al governo britannico di tener lo lontano dall'Europa per il resto della guerra, ma nelle conversazioni private e anche in qualche intervista, Edoardo continuava a dichiarare che la Gran Bretagna non poteva sconfiggere la Germania e che avrebbe dovuto raggiungere un accordo negoziato con Hitler. 

 

Alle Bahamas la coppia si trovò al centro di scandali, intrighi e persino di un misterioso delitto. Il 15 aprile 1945 il duca rassegnò le dimissioni da governatore delle Bahamas. Un mese più tardi il capitano David Silverberg dell'armata americana trovò a Marburg una serie di esplosivi documenti sulle relazioni tedesco-britanniche, tra cui un volume sui Windsor che documentava l'ambigua posizione dell'ex-sovrano e della moglie. 

 

edoardo viii e wallis simpson 4

Lownie è convinto che per i tedeschi Edoardo VIII era un potenziale alleato e che lui e Wallis, non furono ingenue pedine, ma strumenti ben consci dei piani nazisti. Tutti, da Churchill alla casa reale, credevano che il duca fosse un traditore piuttosto che uno sciocco. Nel dopoguerra i Windsor condussero una vita di feste e di viaggi. Edoardo VIII era un uomo fatuo, noioso e annoia to, Wallis una donna fredda e dominatrice. Lui rimase invaghito fino all'ultimo di lei, mentre è dubbio che lei lo sia mai stata di lui.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?