
NEL CASO GARLASCO SIAMO ARRIVATI A ROVISTARE NELLA SPAZZATURA – L’INCIDENTE PROBATORIO CHE RICERCA TRACCE DI DNA SUI REPERTI DELLA VILLETTA IN CUI FU UCCISA CHIARA POGGI, RIPARTE OGGI DALL’ANALISI DEL CONTENUTO DEL SACCHETTO DELL’IMMONDIZIA: DUE VASETTI DI FRUTTOLO, UN BRICK DEL THÉ FREDDO, UNA BUCCIA DI BANANA, CHE POTREBBE AVER CONTAMINATO O CANCELLATO EVENTUALI RESIDUI DI DNA – SI TRATTA DI RIFIUTI CHE NON FURONO MAI ESAMINATI, A CUI SI AGGIUNGONO IL FRAMMENTO DEL TAPPETINO DEL BAGNO MACCHIATO DALLA TRACCIA DI SANGUE LASCIATA DALLA SCARPA DELL’ASSASSINO, IL CUCCHIAINO CHE ERA SUL DIVANO…
Estratto dell’articolo di Pierpaolo Lio per il "Corriere della Sera"
S’inizierà dalla pattumiera, al rientro oggi di periti, legali e consulenti di parte nei laboratori della Scientifica della questura di Milano. Il secondo round del maxi incidente probatorio che ricerca tracce di Dna su alcuni dei reperti della villetta di via Pascoli, a Garlasco, ripartirà dall’analisi del contenuto del sacchetto dell’immondizia.
Per un po’ sarà messo da parte quel lungo lavoro sui supporti «collosi» usati per conservare le impronte individuate sul luogo dell’omicidio di Chiara Poggi, test che martedì hanno già occupato i tecnici per nove ore. […]
Le buste sigillate
rifiuti e oggetti trovati a casa di chiara poggi dopo l'omicidio
Il programma dei lavori di oggi al primo punto vede proprio l’apertura delle buste sigillate che per quasi 18 anni sono state conservate in uno scatolone all’interno dei locali dell’Istituto di medicina legale di Pavia. Dentro ci dovrebbero essere alcuni degli oggetti raccolti a casa Poggi dopo quel 13 agosto 2007.
Ad esempio, il frammento del tappetino del bagno macchiato dalla traccia di sangue lasciata dalla scarpa dell’assassino. E poi, la scatola di cartone dei cereali della colazione, il sacchetto con i fiocchi avanzati. Ci dovrebbe essere anche il cucchiaino che era sul divano e che Chiara usava al mattino per mangiare i cereali dal sacchetto mentre guardava la tv.
La conservazione
droni fuori dalla villetta di garlasco in cui fu uccisa chiara poggi
La parte più interessante sarà però il contenuto del sacchetto della pattumiera. Cosa che in realtà sarebbe già dovuta avvenire, ma che i periti nominati dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli — la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchegiani — sono stati costretti a rimandare a oggi per la mancanza del verbale di sequestro, ritrovato solo in un secondo momento.
Il sacchetto stesso, due vasetti di Fruttolo, un brick del thé freddo, un piattino, l’incarto di plastica dei biscotti: si sa cosa c’era dentro, non cosa potrà spuntare fuori dalla ricerca di possibili tracce di materiale biologico. L’interesse investigativo sta infatti tutto nel fatto che quei pochi rifiuti non furono mai esaminati.
Anche se c’è il rischio (letterale) della buccia di banana. Perché tra i rifiuti in origine c’era anche una buccia di banana, che potrebbe aver contaminato o cancellato eventuali residui di Dna. Quegli avanzi della frutta furono tolti solo una volta sequestrato il sacchetto, quasi otto mesi dopo l’omicidio. […]
Ad aprile 2008, quando i militari del Ris, in tuta e guanti bianchi, rientrarono nella villetta per repertare l’immondizia, la buccia era ormai marcia e quasi incollata al sacchetto.
I fogli di acetato
Se rimarrà tempo, a quel punto si tornerà a lavorare sulle fascette con le impronte, per completare quanto avviato nella prima giornata, quando sono stati esaminati 17 dei 34 fogli di acetato (e non «para-adesive», come invece si pensava) su cui sono stati «catturati» i segni scovati in casa.
Dopo averli fotografati in alta definizione, saranno raccolti due campioni: uno per le analisi genetiche per cercare materiale biologico, sul residuo sarà invece eseguito l’«Obti test» per il sangue, che martedì ha sempre dato esito negativo.
Anche se sull’«impronta 10», quella sul lato interno della porta, considerata «sporca» e che si pensava potesse essere stata lasciata dal killer, il test sarà ripetuto con un kit più sensibile e un tampone più «carico».
Le unghie
Per ultimo, resterà l’esame a cui gli inquirenti guardano con più attenzione perché potrebbe certificare l’elemento che ha portato alla riapertura delle indagini.
Consulenti e periti si confronteranno sui risultati grafici (i frammenti sono stati consumati in passato nel corso dei test) dei campioni biologici rilevati sulle unghie di Chiara. Per i pm pavesi, uno dei due profili maschili è di Andrea Sempio, l’indagato di questa inchiesta «alternativa» sul delitto di Garlasco.
DELITTO GARLASCO - SOPRALLUOGO DEI RIS NELLA VILLA DELLA FAMIGLIA POGGI
I CARABINIERI DEL RIS NELLA VILLETTA DEI POGGI A GARLASCO
marco poggi - andrea sempio - angela taccia
SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI DEL RIS ALLA VILLETTA DI GARLASCO DEI POGGI
DELITTO DI GARLASCO - RICOSTRUZIONE DELLA SCENA DEL DELITTO
impronta attribuita ad andrea sempio
reperti - delitto di garlasco