barbara locci stefano natalino mele

ARCHEO-DELITTI D'ESTATE - NELL'AGOSTO DEL 1968 NATALINO MELE, 7 ANNI, ERA NELLA MACCHINA IN CUI SUA MADRE E L'AMANTE FURONO UCCISI A COLPI DI PISTOLA - IL BIMBO DORMIVA E FU PORTATO IN BRACCIO DA UN UOMO MISTERIOSO A DUE CHILOMETRI DI DISTANZA DALL'AUTO - IL PADRE DI NATALINO SI AUTOACCUSO' DEL DELITTO MA LA BERETTA CALIBRO 22 CON CUI FU REALIZZATO IL DUPLICE OMICIDIO NON FU TROVATA DALLA POLIZIA E INVECE CHI LA TROVO' NE FECE UN LARGO USO, FIRMANDO QUELLI CHE DIVENNERO I DELITTI DEL MOSTRO DI FIRENZE…

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-pacciani-ed-suoi-lsquo-compagni-merende-rsquo-non-sono-243740.htm

 

Maurizio De Giovanni per il "Corriere della Sera"

 

NATALINO MELE

Non ci fosse stato Natalino, le cose avrebbero avuto un significato diverso. Perche alla fine con Natalino e tutta un’altra storia. Rappresenta un simbolo, Natalino: e lui stesso un racconto a parte, l’emblema della fine dell’innocenza di un intero mondo. E una vittima, Natalino: una vittima che rimane viva, ma con ferite cosi profonde da mettere tutto, proprio tutto in discussione. A pensarci, lo stesso momento in cui accade tutto e altamente significativo, anche se nessuno ancora puo saperlo: la fine di agosto del 1968. Anno topico del cambiamento mondiale, lo spartiacque tra le epoche, l’inizio della rivoluzione della consapevolezza e dei costumi.

 

ANTONIO LO BIANCO E BARBARA LOCCI

L’Italia si sarebbe spaccata, di nuovo; e di nuovo ci sarebbero stati conflitti, e bombe, e morti per strada come un quarto di secolo prima. Ma quello era l’ultimo dei pensieri per Barbara e Antonio, la sera del ventuno di agosto. E appena passata la mezzanotte, sono stati a cinema a vedere l’ultimo di Sordi, Il Diavolo, guarda un po’. La Giulietta e una bella macchina, ampia e spaziosa, se si ribaltano i sedili meglio di un letto. Tutti e due i sedili pero non si possono stendere, perche da un lato c’e appunto Natalino che dorme.

 

STEFANO MELE

I due sono sposati, ma non tra loro: si vedono spesso e si divertono un mondo, purtroppo pero Antonio non ha l’esclusiva perche oltre al marito, Stefano, un manovale di origine sarda che lascia alla moglie molto campo libero, ci sono almeno un altro paio di assidui frequentatori della bella Barbara, la mamma di quel Natalino che dorme sul sedile posteriore, dietro al guidatore. Natalino che e nato il giorno di Natale di sette anni prima, meno quattro mesi, ovvio. Natalino che si appresta a subire nel sonno l’evento che rendera la sua vita profondamente diversa, e di certo assai peggiore. Natalino che sta per diventare il simbolo della perdita dell’ingenuita.

 

NATALINO MELE

Non e il massimo dell’attenzione a quello che puo vedere o sentire un bambino, e vero: ma non e la prima volta, e poi che male c’e a fare l’amore? Possiamo percio immaginare Antonio che ferma l’auto nel buio della notte, Barbara che con un sorriso malizioso abbassa lo schienale, lui che armeggia con la propria cintura. E Natalino che sogna i suoi sogni ancora di angelo.

 

Dobbiamo pero fare un breve, brevissimo salto temporale e trovare Natalino sveglio che bussa alla porta di una casa a due chilometri e cento metri dall’auto parcheggiata. Non un sentiero agevole: rovi, suolo impervio, sterrato. E il buio e totale, niente lampioni, niente finestre, niente luna. Natalino non ha nemmeno le scarpe, perche quando si e addormentato la mamma gliele ha tolte, forse l’ultimo gesto di delicatezza

di Barbara per suo figlio. Eppure Natalino e la, gli occhi pieni di sonno, i calzini bianchi puliti. E solo, Natalino, quando bussa alla porta. Spiega che il suo papa e a letto malato, che lui ha sonno e molta fame, e che purtroppo lo zio e la mamma sono morti, quindi per favore puo avere un passaggio a casa?

I DELITTI DEL MOSTRO DI FIRENZE

 

E davvero difficile che il bambino, che pure sembra un angelo, abbia volato. Ma e ancora piu difficile pensare che abbia percorso due chilometri e cento metri da solo, attraverso rovi e bosco, senza stancarsi, ferirsi e nemmeno sporcarsi i calzini. Ma il piccolo insiste nel dire che nessuno lo ha portato fin la, o che almeno non si ricorda. In una delle versioni che raccontera in seguito, in bilico tra possibile realta e infantile immaginazione, dira che qualcuno lo ha portato a cavalluccio, canticchiandogli per tranquillizzarlo La tramontana di Antoine, un successo dell’ultimo Sanremo.

 

i delitti del mostro di firenze

I carabinieri, chiamati dal proprietario della casa alla cui porta aveva bussato l’assonnato Natalino, ci misero un po’ a fare quella strada difficile: ma alla fine trovarono la Giulietta, e trovarono anche i corpi di Antonio e Barbara, interrotti prima di fare l’amore da quattro colpi di pistola a testa, distribuiti con ammirevole equita. Al termine di estenuanti interrogatori Stefano, il papa di Natalino, confesso il delitto e fu sbattuto in galera, mentre il bambino cresceva in un istituto; peccato che l’arma, una Beretta calibro 22, non fu trovata dalla Polizia e invece chi la trovo ne fece un largo uso, firmando quelli che divennero i delitti del Mostro di Firenze.

 

i delitti del mostro di firenze

A meno che, ovviamente, Stefano non c’entrasse nulla e che la sua debole mente avesse semplicemente ceduto alla pressione: diventando una vittima, come Barbara e Antonio che nemmeno riuscirono a fare l’amore, in quella bella Giulietta nuova. Vittime, si. Eppure, a raccontarlo oggi che sono morti tutti, la vittima piu terribilmente colpita ci sembra Natalino, che ha sessant’anni e guarda indietro alla propria vita come una lunga, ininterrotta conseguenza della notte in cui il mondo stava cambiando, e il suo ancora di piu.

i delitti del mostro di firenze

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...