federico tedeschini gaia checcucci tar roberto cingolani

“SERVE UNA PERSONA DENTRO. LO STESSO DISCORSO LO DEVI FARE A CINGOLANI” – NELLE INTERCETTAZIONI DELLA CRICCA CHE PROVAVA A INFLUENZARE IL POTERE ROMANO, GUIDATA DALL’AVVOCATO FEDERICO TEDESCHINI, SPUNTA ANCHE IL NOME DELL’EX MINISTRO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA (NON INDAGATO): IL LEGALE PIERFRANCESCO SICCO CHIEDEVA A TEDESCHINI UN POSTO PER LA COMPAGNA, GAIA CHECCUCCI, COMMISSARIO AD ACTA DELLA PROVINCIA DI IMPERIA. IN CAMBIO, LEI AVREBBE AFFIDATO INCARICHI PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO ALLO STUDIO DEL PROFESSORE – LE TANGENTI MASCHERATE DA CONSULENZE E IL DEBITO DA MEZZO MILIONE CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE: “CHE ME NE FREGA. LI PIGNORANO, POI LI SPIGNORANO”

1. LA RETE DI TEDESCHINI PER FAVORI E SENTENZE TREMANO ALTRI GIUDICI

Estratto dell’articolo di Michela Allegri e Valentina Errante per “il Messaggero”

 

FEDERICO TEDESCHINI

Silvestro Maria Russo non era l'unico giudice con cui l'avvocato Federico Tedeschini aveva rapporti confidenziali. Sono diverse le conversazioni captate dalle cimici che i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno piazzato per mesi nell'ufficio dell'amministrativista in cui lui fa riferimento, con i clienti, «ai suoi rapporti con magistrati».

 

Si legge negli atti dell'inchiesta che ha fatto finire il legale ai domiciliari insieme al collega Pierfrancesco Sicco, e che ha portato alla sospensione del giudice Russo e del commissario ad acta della provincia di Imperia, Gaia Checcucci. Gli indagati, con accuse che vanno dalla corruzione alla corruzione in atti giudiziari, sono in tutto 18.

 

FEDERICO TEDESCHINI - GAIA CHECCUCCI - SILVESTRO MARIA RUSSO

[…] Ma la rete del Prof - come è chiamato da colleghi e collaboratori - usciva dalle aule di tribunale per arrivare ai vertici delle istituzioni. Quando Pierfrancesco Sicco chiede una mano per fare ottenere alla compagna la nomina a capo dipartimento o dirigente al ministero della Transizione ecologica, nei ruoli che si sarebbero aperti per la gestione dei fondi del Pnrr, è consapevole di poter puntare in alto.

 

Non sa però di essere intercettato: «A noi serve una persona dentro per realizzare le attività, ce l'hai questo spazio disponibile visto che non hai il capo dipartimento del Pnrr. Stesso discorso lo devi fare a Cingolani - l'ex ministro, che è estraneo alle indagini, ndr -, ci sono quattro posti liberi in due ministeri», dice. Sta parlando con Tedeschini, che replica: «E uno sarebbe per Gaia?».

 

GAIA CHECCUCCI

Il riferimento è alla compagna di Sicco, Gaia Checcucci, che, per l'accusa, in qualità di commissario della provincia di Imperia ha affidato incarichi per centinaia di migliaia di euro in via praticamente esclusiva allo studio del professore. In cambio, lui avrebbe restituito una parte degli importi fatturati sotto forma di tangenti mascherate da finti contratti di consulenza.

 

TARIFFARIO

Dalle intercettazioni sembra emergere l'esistenza di un tariffario prestabilito. Quando Sicco si presenta con il prospetto dei pagamenti, elencando gli incarichi ottenuti dal collega grazie alla Checcucci, la cifra viene suddivisa. Il 20 per cento è destinato ai collaboratori dello studio, mentre il 30 per cento è per il professore.

 

FEDERICO TEDESCHINI

«Su questi devi sempre togliere il 20 per cento che si prendono loro, come sai eh? - dice Tedeschini - guarda, tu mi devi soltanto pagare il 30%». I carabinieri sottolineano che «il carattere illecito degli accordi sottesi alla fatturazione appare più evidente quando Tedeschini dà direttive al collega su come, quanto e cosa fatturare».

 

Addirittura lo tranquillizza: il suo studio segue casi diversificati, quindi ha la possibilità di giustificare forme diverse di collaborazione «così da consentire al collega Sicco l'emissione di molteplici fatture per importi poco rilevanti, che destino meno attenzione», si legge negli atti.

 

«NESSUNO CI FARÀ CASO»

ROBERTO CINGOLANI

 Ecco un'intercettazione considerata rilevante: «Cerchiamo di pensare, perché ricorda sempre su sta cosa dobbiamo stare attenti, qualche credibile forma di consulenza... fuori sacco - dice il Prof a voce bassa - facciamo tante cose... le fatture piccole a poche settimane di distanza non ci fa caso nessuno». []

 

2. TEDESCHINI: «PIGNORANO I CONTI? CHE MI IMPORTA, POI LI SPIGNORANO»

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”

 

Indebitato eppure imperturbabile il professor Federico Tedeschini, commentava la procedura di sequestro dei conti intrapresa nei suoi confronti dall'Agenzia dell'entrate (oltre mezzo milione di euro) così: «Sennò io me li faccio pure pignorare a me che me ne frega. Li pignorano, poi li spignorano...». Nella vicenda di presunta corruzione ricostruita dai carabinieri del Nucleo investigativo anche il temperamento dei singoli si rivela, dunque, importante.

 

GAIA CHECCUCCI

Ad esempio Gaia Checcucci, il pubblico funzionario di Imperia che faceva convergere consulenze (con denaro pubblico) sullo studio Tedeschini sembra impaziente di difendersi, ricostruire, spiegare e dunque il 3 novembre scorso si presenta in Procura puntando il dito contro chi l'aveva preceduta per spiegare cosa l'avesse portata a eleggere il prof Tedeschini proprio consulente: «Mi sono trovata davanti ad una situazione particolarmente critica. Situazione complessa perché niente era a regime.Ho trovato molti contenziosi in essere... Mi sono così rivolta ad uno studio non della zona, intenzionalmente, perché volevo la massima discontinuità rispetto a quel territorio...».

 

GAIA CHECCUCCI

Tace, invece, su quello che, a detta dei pm, è il vero movente delle sue scelte. Servirsi del capitale relazionale di Tedeschini per farsi nominare ai vertici di unità che gestiscono il Pnrr e i relativi fondi. Il prof che collezionava pistole (gliene sono state confiscate otto: tutte con porto d'armi) e puntava ad avvicinare responsabili delle istituzioni e uomini politici per aumentare la propria influenza e le consulenze del proprio studio ascolta con soddisfazione le parole dell'avvocato Pierfrancesco Sicco che annuncia nuovi incarichi per Checcucci (e dunque per loro): «Il ministro ha incaricato Gaia di fare il segretario dell'Autorità di distretto... sta in firma a Draghi».

 

federico tedeschini avvocato

Mentre Tedeschini progetta di cenare con il neo presidente della terza sezione del Tar, Silvestro Russo, il quale, annotano gli investigatori, «dice che festeggeranno a Trinità dei Monti da Ciampini». C'è poi Sicco jr che, in una crescente agitazione, rimprovera suo padre: «No è tutta me... - dice Leonardo Sicco riguardo al prof - però lui c'ha solo tanti buffi da avere ... dovere prendere dei soldi da uno che c'ha un milione d'euro di erario».

 

Poi, in uno sfogo improvviso grida al padre: «Sei stato 10 giorni in montagna (Sicco senior sarebbe stato in Val Venosta, ndr ) a non fare un ca.. e non ti sei mai degnato di aiutarmi!». Davanti alla gip Roberta Conforti, Russo si è avvalso della facoltà di non rispondere, fa sapere il suo difensore Pierluigi Mancuso: «Questo per avere il tempo di prendere visione del compendio probatorio e contrastare le accuse mosse». Diversamente l'interrogatorio di Tedeschini, assistito dai suoi difensori Michele Andreano e Gaetano Scalise, è durato 5 ore: «Ha respinto ogni ipotesi di corruzione».

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...