prostitute nigeriane

DALLA NIGERIA CON FURORE - IL PAESE AFRICANO E’ IL “SERBATOIO” DA CUI ARRIVA IL PIÙ ALTO NUMERO DI MIGRANTI SULLE NOSTRE COSTE - IL 75% DI CHI SCAPPA LO FA PER RAGIONI ECONOMICHE MA A FLAGELLARE I NIGERIANI CI SONO ANCHE GUERRIGLIERI, FAIDE SUL PETROLIO, I JIHADISTI DI BOKO HARAM - ECCO LA SITUAZIONE

tribu ikebiri nigeriatribu ikebiri nigeria

Lorenzo Simoncelli per “la Stampa

 

Per il secondo anno consecutivo la Nigeria è il Paese africano con il più alto numero di migranti arrivati sulle coste italiane. Da gennaio a maggio, secondo i dati dell' Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), dalle coste libiche sono arrivati 9.286 uomini e donne nigeriani.

 

carico nigerianocarico nigeriano

Un numero superiore del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Senza ancora contare i mesi estivi che, grazie alle favorevoli condizioni del Mar Mediterraneo, rappresentano l' apice degli arrivi. Solo nel mese di luglio del 2016, erano sbarcati sulle coste italiane 6.424 cittadini nigeriani. Aumentato anche il numero di richiedenti asilo con passaporto del più popoloso Stato africano, passati dai 1.862 di aprile ai 2.285 di maggio (dati ministero dell' Interno). Già lo scorso anno c' era stato un incremento del 50% con un totale di 27.289 domande di asilo, di cui 13.066 erano state negate.

 

pozzi petroliferi nigeriapozzi petroliferi nigeria

Il 75% di chi fugge dalla Nigeria lo fa per ragioni economiche. Secondo i dati dell' Oxford Poverty and Human Development Initiative (Ophi), l' 84,4% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. Su 180 milioni di persone, i disoccupati sono circa 11,5 milioni, di cui la metà giovani, il tasso più alto negli ultimi 8 anni. Nonostante la ripresa del prezzo del petrolio, di cui la Nigeria è primo produttore in Africa con 1,7 milioni di barili al giorno, la crescita economica stenta con il Pil in contrazione dello 0,5% anche nel primo quadrimestre del 2017.

comunita ikebiri protesta contro chevroncomunita ikebiri protesta contro chevron

 

Dagli Stati cristiani del Sud del Paese, in teoria i più ricchi data la presenza di greggio nel delta del Niger, provengono la maggior parte dei migranti. Una regione in stallo per le serrate trattative tra il presidente Buhari, il cui stato di salute da mesi è ormai un mistero con ripetuti viaggi a Londra per visite mediche, e le varie sigle di guerriglieri che pretendono una maggiore ridistribuzione degli introiti garantiti dalle multinazionali del petrolio, Eni compresa.

 

slum di lagosslum di lagos

Si stima che ogni giorno circa 250mila barili di greggio vengano venduti sul mercato nero grazie agli attacchi agli oleodotti. Circa 300 chilometri più a nord si nasconde un altro hotspot della migrazione, soprattutto femminile. Città di Benin, Stato di Edo, area da cui provengono molte delle ragazze che finiscono nel racket della prostituzione italiana gestita dall' alleanza camorra-mafia nigeriana a Castelvolturno.

 

sex worker nigerianasex worker nigeriana

La crisi maggiore in termini di popolazione sfollata rimane nel Nord-Est del Paese, dove il gruppo jihadista Boko Haram, seppur ridimensionato grazie alle incursioni dell' esercito nella loro roccaforte di Sambisa, continua a terrorizzare interi villaggi. Un' emergenza che, dal 2009 al 2017 ha causato oltre 20mila vittime e 1,5 milioni di sfollati interni (dati Iom) soprattutto nello Stato di Borno.

 

Nella città di Monguno, lo scorso anno, sono arrivati 140 mila rifugiati interni, un numero superiore a tutti i migranti arrivati in Europa nel 2016. Negli ultimi mesi ad aggravare la situazione e a spingere sempre più persone alla fuga verso l' Italia si è aggiunta la carestia, in parte causata dall' impossibilità di coltivare i campi per gli attacchi di Boko Haram, in parte a causa del riscaldamento climatico. Secondo l' Unicef 450 mila bambini sono già gravemente malnutriti e tra questi il 20% è prossimo alla morte.

prostituta nigerianaprostituta nigeriana

 

Un altro punto di partenza è Lagos, megalopoli da 18 milioni di abitanti e capitale economica del Paese, dove milionari e senzatetto convivono a pochi metri di distanza. Dai tre lati opposti del Paese, nigeriani di diverse etnie confluiscono a Kano, città settentrionale quasi al confine con il Niger, dove partono le carovane di uomini e trafficanti verso la Libia.

 

A un anno di distanza dall' accordo (Partnership Framework) siglato dal Consiglio europeo con alcuni Stati africani, tra cui la Nigeria, che garantisce incentivi ai Paesi in cambio di aiuti concreti nel fermare la migrazione verso l' Europa, i risultati sembrano scarsi. A cominciare dal rimpatrio dei cittadini a cui non è stato concesso l' asilo politico.

prostituta di lagosprostituta di lagos

 

Dopo anni di assenza la cancelliera Angela Merkel ha compreso la necessità di intervenire direttamente in Africa per creare posti di lavoro e ridurre l' ondata migratoria. La prima fase del «Piano Merkel» si è aperta durante il G20 di Amburgo appena concluso, con 300 milioni di euro investiti in programmi di formazione professionale e occupazione. Un pacchetto da cui è esclusa la Nigeria, che nel 2030 avrà una popolazione di 260 milioni di persone, da sola un terzo dell' Europa.

PROSTITUTA NIGERIANAPROSTITUTA NIGERIANAestrazione di petrolio nel delta del niger in nigeriaestrazione di petrolio nel delta del niger in nigeriaBLITZ CONTRO LA MAFIA NIGERIANABLITZ CONTRO LA MAFIA NIGERIANAtruppe nigeriane liberano bagatruppe nigeriane liberano bagabaraccopoli di lagosbaraccopoli di lagosENI NIGERIAENI NIGERIAdue dollari a prestazione a lagosdue dollari a prestazione a lagos

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